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Come Pianificare la Rotta per la Crociera in Barca - Marenauta Blog

Pianificare rotta crociera

– 12 Settembre 2019 – Vita a bordo

Pianificare rotta crociera
Vita a bordo

Partire in crociera: come pianificare la rotta

Come pianificare la rotta di crociera. C’è un momento, molto prima di partire, in cui la crociera prende forma nella nostra testa. Immaginiamo di mollare gli ormeggi, mettere la prua all’orizzonte, passare le ore al timone, approfittare delle soste in rada. Un itinerario di viaggio fantastico si dipana nei nostri pensieri, le destinazioni, gli scenari e la vita a bordo. Tutto è nitido nella nostra immaginazione, perfetto nella sua forma desiderata e non vediamo l’ora che si avveri. Dopo questa fase di sogno tuttavia viene quella pratica, necessaria a rendere il tutto reale e concreto. In altre parole si passa alla vera e propria pianificazione della rotta della crociera. Il bravo skipper, infatti, pianifica sempre la rotta della navigazione anche se sa molto bene che quella tabella di marcia subirà quasi sicuramente delle variazioni perché il mare rimane un ambiente imprevedibile.

Vediamo allora come pianificare al meglio la rotta per potere navigare in sicurezza. Un’operazione necessaria e non banale, visto che la maggior parte degli incidenti in crociera dipendono anche dagli errori e le approssimazioni di questa importante preparazione.

Partenza, navigazione, atterraggio

 rotta crociera

La pianificazione della rotta serve a sviluppare una descrizione nautica il più completa possibile del viaggio che compirà la propria imbarcazione. Comincia dal porto o dalla baia di partenza in cui si molleranno gli ormeggi, passa attraverso il tracciamento puntuale della rotta con la verifica dei punti nave e gli approdi d’emergenza lungo il percorso e si conclude con l’analisi della zona di ormeggio o ancoraggio a destinazione.

Come pianificare la rotta di crociera. La prima operazione è quindi programmare il pilotaggio della barca per l’uscita dall’area di partenza controllando i pericoli, i passaggi obbligati, le zone interdette, gli allineamenti, i segnalamenti, i canali navigabili, i canali radio di comunicazione con le autorità marittime locali e i rilevamenti di punti cospicui per una veloce determinazione del punto nave. Dopodiché occorre tracciare la rotta stimata di navigazione determinando i punti stimati di verifica e annotando possibili anomalie, oltre a verificare porti e ridossi di emergenza. Infine con gli stessi criteri adottati nella fase di programmazione della partenza si determina il pilotaggio di entrata nell’area di arrivo, un porto, un marina o una baia.

Lo studio di carte nautiche e portolani

Rotta crociera

Per programmare al meglio la rotta lo skipper deve riunire tutte le carte nautiche, i portolani e le pubblicazioni che interessano le zone attraversate per un primo calcolo delle miglia totali. Chi naviga in oceano a questo scopo può contare sulle Pilot Chart che contengono tutte le notizie meteorologiche in forma testuale e grafica con direzione,forza e frequenza dei venti dominanti, le correnti oceaniche, le rotte degli uragani e gli itinerari consigliati in determinati periodi di stagione tenendo conto sia della lunghezza del tragitto che delle condizioni meteo relative alle aree da navigare.

Come pianificare la rotta di crociera. Il livello di profondità di questa analisi di carte e portolani e il tempo necessario per la preparazione del viaggio dipendono dal grado di conoscenza dell’area, della barca e dell’equipaggio. Il frutto di queste indagini deve essere sempre elaborato in forma scritta con descrizioni e grafici ed essere portata in barca in modo da potere essere consultata più volte in qualunque momento della navigazione.

Le giuste domande prima di partire

Rotta crociera

Ricordiamo che l’itinerario stimato è appunto solo un’ipotesi, certo la migliore rispetto ai propri appunti, ma può, anzi deve essere rivisto e modificato in caso di cambiamenti delle condizioni meteorologiche. Il piano di rotta può essere condiviso o meno con il resto dell’equipaggio, la scelta spetta allo skipper. Il rischio infatti è di di creare aspettative sull’itinerario che possono essere disattese oppure quello di stimolare l’ingerenza dell’equipaggio nelle decisioni del comandante della barca.

Per compilare al meglio il piano di rotta ci sono delle domande chiave che è bene farsi prima di cominciare e che andranno a indirizzare lo studio di carte, portolani e bollettini meteo. Vediamole insieme:

  • Quanto è lontana la mia destinazione
  • Qual’è l’ora stimata di arrivo?
  • Quali sono le previsioni meteo?
  • Quanto durerà la mia navigazione?
  • Navigherò di giorno o di notte?
  • Quali pericoli incontrerò durante la navigazione?
  • Ho abbastanza carburante?
  • Come gestirò i turni di guardia?
  • La barca ha tutte le dotazioni e gli strumenti necessari per il tipo di navigazione che si affronterò?

Per rispondere a queste domande lo skipper deve valutare l’adeguatezza della barca e dell’equipaggio, i limiti dello scafo in termini di pescaggio e poi verificare l’assicurazione della barca e i documenti di bordo. Quindi procedere allo studio di carte e previsioni meteo.

Che tempo farà? L’analisi del meteo previsto

Rotta crociera

Come pianificare la rotta di crociera. L’analisi del meteo risulta un elemento imprescindibile e determinante nella pianificazione della crociera. Si lascia la banchina solo e soltanto se le previsioni meteo sono buone. Per coloro che navigano in Mediterraneo uno dei servizi meteorologici più completi per i diportisti è sicuramente MeteoMed. Va detto poi che l’evoluzione di un fenomeno a livello di campi barici ci fornisce una previsione, ossia la semplice fotografia di un momento atmosferico che però può nascondere molti errori e insidie quindi l’osservazione dei fenomeni attuali e futuri non è sufficiente per determinare la correttezza di una tendenza meteorologica. È sempre necessario possedere le informazioni sul progresso del meteo, quindi la situazione barica almeno 24 ore prima del momento di osservazione.

Ricordatevi che gli orari delle mappe meteo sono espresse in UTC e vanno aggiornati all’orario del fuso di riferimento. Analizzate infine la previsione attesa in relazione alla vostra presunta posizione e orario.

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come giornalista professionista per testate nazionali e internazionali.

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