Incontrare balene e delfini in crociera: guida per i velisti
Incontrare balene e delfini in crociera: guida per i velisti. Avvistare balene e delfini durante la navigazione è una vera gioia per l’equipaggio. In Mediterraneo sono tante le specie di cetacei che vengono avvistate regolarmente, il più delle volte proprio da equipaggi in barca a vela. Delfini, balenottere, megattere, perfino orche e balene. Alcuni di questi grandi mammiferi spesso sono stanziali in determinate zone, mentre altri si incontrano in modo meno prevedibile.
La prossima volta che vi dirigete al largo durante la vostra crociera a vela, tenete allora a portata di mano il binocolo e la guida all’identificazione dei cetacei: potreste vedere uno spruzzo inaspettato, una pinna scura o il caratteristico soffio di una grande balena che sale in superficie per respirare. Sarà sempre un incontro emozionante.
Leggi anche: Crociere in barca: 10 consigli per renderle eco-sostenibili
Un’affascinante varietà di specie
I cetacei, termine collettivo che indica balene, delfini e orche, sono animali sociali e intelligenti, con società e comportamenti complessi. I cetacei dentati (odontoceti) predano pesci e altri animali più grandi. Vanno dalle focene più piccole al capodoglio che si immerge in profondità, il quale ha il cervello più grande del regno animale e produce i suoni più forti mai registrati in natura.
Incontrare balene e delfini in crociera: guida per i velisti. Le balene senza denti (misticeti o fanoni) usano set di fanoni a pettine per filtrare piccole prede come krill, gamberetti e pesciolini da grandi boccate d’acqua. Prima dell’avvento della plastica, dell’acciaio e della fibra di vetro, i fanoni venivano utilizzati per realizzare molti oggetti resistenti e flessibili, dagli ombrelli alle fruste per carrozze, dai corsetti ai rinforzi per colletti. Nonostante si nutrano di minuscola fauna marina, le balene con i fanoni vanno da esemplari lunghi circa 9 metri, alla megattera di circa 15 metri, fino all’enorme balenottera azzurra, lunga fino a 30 metri, più grande persino dei più grandi dinosauri.
Abitudini e comportamenti: come riconoscerli
I cetacei trascorrono la maggior parte del loro tempo sott’acqua, quindi se ne avvistate uno, potreste avere solo un breve lasso di tempo per notarne le caratteristiche distintive. Se possibile, valutate la lunghezza, ad esempio rispetto alla lunghezza nota di una barca vicina. Verificare la presenza di una pinna dorsale e, se presente, la sua dimensione, forma e posizione. Le dimensioni e la forma del soffio possono essere utili da notare, così come la colorazione.
Alcune specie mostrano comportamenti particolari. Poiché le focene raramente rompono la superficie, è molto più probabile che gli animali che vedete saltare a prua siano delfini. Le megattere e i capodogli lanciano spesso la coda in aria prima di immergersi in profondità. Le megattere sono forse le più acrobatiche tra le grandi balene, e a volte si spingono direttamente fuori dall’acqua, con il cosiddetto “breaching”. Hanno anche grossi arti posteriori e pinne lunghe e bianche.
Animali da proteggere: come comportarsi
Incontrare balene e delfini in crociera: guida per i velisti. Alcune specie, come la balenottera minore, possono affondare attraverso la superficie in modo da poter vedere l’intera testa. Anche gli squali elefante lo fanno, ma hanno una grande pinna dorsale triangolare e una punta di coda affilata che spazza la superficie dell’acqua mentre lo squalo si nutre. Molte balene e delfini infine si alzano in verticale e tengono la testa fuori dall’acqua per ispezionare visivamente ciò che li circonda in superficie.
Osservare i cetacei nel loro habitat naturale è emozionante e sorprendente, ma bisogna fare attenzione a non disturbarli, perché ciò potrebbe indurli ad abbandonare l’area e interferire con il normale comportamento alimentare e sociale. È un privilegio poterli osservare in natura ed è importante proteggerli per gli anni a venire.
Balene, delfini e focene sono protetti dalla legge italiana ed europea. Se vedete qualcuno che li disturba o li molesta, siete pregati di informare la Guardia Costiera o polizia. In base alla legge, gli skipper devono assicurarsi di non danneggiare balene, delfini, focene e squali elefante con un comportamento sconsiderato o un disturbo intenzionale.
Le minacce principali ai cetacei
Sappiamo ancora relativamente poco sui cetacei, quindi i vostri avvistamenti potrebbero essere importanti informazioni scientifiche. Potreste incontrare una specie rara o essere testimoni di un comportamento che pochi hanno visto prima. Annotate la posizione, il numero di animali e le condizioni del mare e, se possibile, scattate una fotografia. Segnalate il vostro avvistamento quando tornate a casa.
Un tempo cacciati in modo intensivo al largo, i cetacei sono ora protetti dalla caccia. Tuttavia, essi e altri animali marini devono affrontare una serie di minacce, tra cui l’inquinamento da plastica e sostanze chimiche tossiche, l’impigliamento negli attrezzi da pesca, il disturbo delle navi e le attività industriali, così come la ricerca di petrolio e l’infissione di pali. La ricerca e il monitoraggio delle popolazioni di cetacei sono fondamentali per informare le misure di protezione e per monitorare le tendenze di abbondanza e distribuzione.
Gli avvistamenti di cetacei aiutano la scienza
Fino agli Anni 80 le nostre conoscenze sulle balene si basavano per lo più sulle indagini sugli animali morti a causa della caccia alle balene e sugli spiaggiamenti. Sempre più spesso, per studiare le balene si ricorre a tecniche innocue, che non richiedono l’uccisione o il danneggiamento delle balene da parte degli scienziati. Le tecniche di indagine per il conteggio delle balene e l’identificazione fotografica di individui riconoscibili possono costruire un quadro migliore degli animali che popolano le nostre coste. Fotografando le cicatrici, le pinne e le pinne delle balene, i ricercatori hanno raccolto negli anni informazioni sull’identità, gli areali e le associazioni tra le singole balene.
Negli ultimi 20 anni, team di marinai e scienziati hanno studiato le balenottere azzurre a rischio di estinzione, i capodogli geneticamente isolati nel Mar Mediterraneo, gli estremi della distribuzione delle focene e la ricerca delle foche monache, anch’esse a rischio di estinzione.
Registrate i vostri avvistamenti
Se avvistate un cetaceo, prendete uno smartphone o una macchina fotografica, annotate dove vi trovate e registrate i dettagli:
- Scattare una foto (se possibile)
- Posizione
- Numero di animali
- Condizioni del mare
- Lunghezza approssimativa
- Forma e posizione della pinna dorsale
- Dimensione e forma del soffio
- Colorazione
- Comportamenti particolari
- Pinne e pinne, se mostrate
Cosa fare e non fare in presenza di cetacei
- Mantenere sempre una buona vigilanza durante le guardie in coperta. Se avvistate cetacei o squali, rallentate, evitate cambiamenti improvvisi di velocità, direzione o rumore.
- Avvicinatevi con cautela e mai frontalmente. Se il motore è acceso, tenetelo acceso per mantenere la manovrabilità e per assicurarvi che gli animali vi abbiano sentito. Lasciate l’area lentamente.
- Non inseguite, circondate o superate mai gli animali e non provocate la separazione dei gruppi. L’ideale è lasciare che si avvicinino a voi.
- Se i cetacei mostrano segni di essere disturbati o allarmati, allontanatevi e tenetevi lontani. Le coppie di madri e cuccioli sono più facilmente disturbate e soggette a collisioni.
- Se un’altra imbarcazione si sta godendo l’incontro, aspettate che si sia allontanata prima di avvicinarvi. Lasciate sempre agli animali una via di fuga.
- Riducete al minimo il disturbo acustico; mantenete bassa la velocità dell’elica, cercate di rimanere al di sotto della velocità di cavitazione, spegnete l’ecoscandaglio quando non è necessario.
- Smaltite adeguatamente a terra carburante, olio, rifiuti, cibo e altri contaminanti. Non scaricateli mai in mare.