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Scirocco: il vento caldo che unisce il deserto al mare

– 19 Aprile 2024 – Vita a bordo

Vita a bordo

Scirocco: il vento caldo che unisce il deserto al mare

Tra i venti principali che può sfruttare un equipaggio in crociera nel Mediterraneo c’è lo Scirocco. È un vento mediamente forte diffuso in tutto il bacino del “Mare Nostrum”, con una predilezione per in particolare per il Tirreno e l’Adriatico. Soffia da Sud e di solito gira in senso antiorario verso Est.

Gli italiani lo chiamano Scirocco, ma come accade anche per altri venti, ogni popolazione affacciata sul Mediterraneo usa un nome diverso. Gli sloveni, per esempio lo chiamano “Siroko”, mentre i croati lo hanno battezzato “Jugo”. In altri dialetti locali, gli equipaggi possono incontrare nomi come “Chili” oppure “Khamsin” o ancora “Simoon”.

I dati meteo che preannunciano lo Scirocco

Indipendentemente dal nome in cui lo si trova declinato, tale vento da Sud a Sud Est consente a chi fa crociere a vela di navigare molto bene e sfruttare appieno le proprie vele. Quando è particolarmente intenso può comunque cogliere di sorpresa i neopatentati e gli equipaggi meno esperti, rendendo il viaggio più impegnativo. Tuttavia, con una buona conoscenza della meteorologia, lo studio attento delle previsioni e soprattutto il monitoraggio della pressione, della temperatura, dell’umidità, compresa la coltre di nubi, lo Scirocco può essere assolutamente previsto e anticipato con piani di rotta e manovre adatte. Oggi gli equipaggi in viaggio possono contare anche su specifiche applicazioni di previsioni meteorologiche per smartphone e tablet che possono essere di grande aiuto, oltre ai tradizionali bollettini della Guardia Costiera.

Per il capitano e l’equipaggio è fondamentale sapere come funzionano i diversi tipi di vento, in modo da poter valutare se è sicuro navigare o aspettarsi spiacevoli sorprese. In generale, il vento è il flusso d’aria che si crea quando la pressione si uniforma nell’atmosfera e si sviluppa a causa dei diversi livelli di temperatura, come ad esempio tra i tropici e le regioni polari o tra gli specchi d’acqua e la terraferma. Anche la temperatura dell’aria e la rotazione della Terra giocano un ruolo importante, ma le condizioni meteorologiche locali sono un fattore determinante per lo sviluppo dello scirocco.

Scirocco

Lo Scirocco nasce nel deserto africano

Il Mediterraneo e il Mare Adriatico, come è noto, si trovano tra l’Africa e l’Europa, due continenti con climi e temperature molto diversi. Lo Scirocco ha origine in particolare nella regione intorno alla costa settentrionale dell’Africa e si manifesta come un’aria calda e secca che solleva principalmente la sabbia. Successivamente, viene inglobato da una zona di bassa pressione che inizia a spingerlo attraverso il Mediterraneo.

A causa della rotazione della Terra, questo vento tende a spostarsi verso Est. L’aria tropicale mescolata con l’aria umida sul mare può quindi raggiungere anche i 50-60 nodi, le cosiddette “sciroccate”. Sono situazioni che possono rappresentare una vera sfida per i velisti, soprattutto in primavera e in autunno.

Scirocco

Vento umido che può portare pioggia e bassa pressione

Come per ogni tipo di vento, è importante per ogni skipper ed equipaggio sapere dove e come si forma uno Scirocco, così come dove si sposta durante la sua corsa. Questo può rendere molto più semplice anche formulare il piano di navigazione. Quando si forma nel deserto del Sahara, lo Scirocco è un vento caldo e secco. Ma quando si sposta gradualmente attraverso il mare, assorbe umidità. Questo comporta che può accompagnarsi a nuvole scure e cariche di pioggia e soprattutto a un brusco calo di pressione. È anche grazie a queste caratteristiche tuttavia che lo Scirocco può essere ampiamente previsto con diversi giorni di anticipo.

L’insorgere dello Scirocco tra l’altro è molto più graduale e quindi relativamente facile da prevedere. I velisti esperti possono prevederlo in base alle nuvole in arrivo, mentre chi è in mare per la prima volta può sempre affidarsi alle app di previsione meteo. Questo inizio graduale dello Scirocco lascia spazio anche a una buona navigazione e al tempo necessario per trovare un rifugio o un ancoraggio adatto.

Scirocco

Il ciclo stagionale dello Scirocco

Il primo giorno il vento è quasi sempre moderato e permette di navigare piacevolmente veloci. È solo il secondo o il terzo giorno che il vento aumenta davvero e, a seconda della sua intensità, può costringere gli equipaggi a trovare un porto riparato o una baia ridossata.

L’intensità dello scirocco dipende molto dalla stagione. Nei mesi estivi, la differenza di temperatura tra la terraferma e il mare è più bassa e i venti sono più leggeri. In primavera e in autunno, lo Scirocco può diventare estremamente potente, soprattutto in mare aperto. Tuttavia, la barca non è sempre protetta tra le isole, poiché negli spazi stretti possono formarsi getti di vento che portano venti forti e onde relativamente alte.

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