Tutti i segreti della cartografia digitale per la crociera
I segreti della cartografia digitale. Che sia una crociera ad ampio raggio o una serie di brevi escursioni tra le isole di un arcipelago, chiunque navighi a bordo di un cabinato a vela deve fare i conti con la pianificazione della rotta e l’uso delle carte nautiche. Rispetto al passato, quando tali operazioni erano affidate esclusivamente a strumenti semplici come goniometro, squadrette e cartografia cartacea, oggi i diportisti per trovare rotta, punti nave e riferimenti lungo costa hanno vita facile grazie alla tecnologia.
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I vantaggi del plotter cartografico
Su qualunque moderno cabinato infatti il vecchio carteggio è stato sostituito dalle carte nautiche digitali che consentono con un click di programmare scali, navigazioni e tappe in modo semplice e intuitivo. E di seguire il tutto in tempo reale su schermi a cristalli liquidi. L’innovazione della cartografia digitale richiede comunque una certa padronanza degli strumenti e perizia marinaresca. Neppure il più moderno plotter può funzionare in totale autonomia. Senza contare che la normativa nautica nella navigazione oltre le 12 miglia dalla costa impone comunque ai velisti di avere a bordo le carte nautiche tradizionali.
Inoltre un guasto elettrico a bordo è sempre un’eventualità concreta, quindi leggere e usare una carta tradizionale è ancora oggi importante per chi fa crociere e lunghi viaggi in mare. Certo è che oggi a livello di carteggio è tutto più facile. Quindi vediamo in dettaglio come funziona e come sfruttare al meglio la cartografia digitale.
Maxi schermi e dati sempre aggiornati
Oggi chiunque sale a bordo di un monoscafo o un catamarano per la crociera trova un Gps cartografico, ossia uno strumento in grado di integrare al suo interno diverse funzioni per la navigazione, oltre alla cartografia in 3D e molto altro. Più comunemente conosciuto come “plotter”, si trova in pozzetto nei pressi della postazione del timoniere ed è costituito da un monitor con schermi di varie misure che si interfaccia con tutti gli altri strumenti di bordo: stazione del vento, log, ecoscandaglio, etc.
Grazie a delle app inoltre è possibile leggere i dati cartografici del plotter anche su smartphone, tablet o pc. In questo modo si può tranquillamente continuare a seguire la rotta anche si va sottocoperta.
Bella la possibilità di condividere la crociera!
Un altro vantaggio del Gps cartografico molto apprezzato dai diportisti è che consente di condividere dati e informazioni all’interno della comunity che utilizza uno stesso prodotto. Come una specie di portolano sempre aggiornato in tempo reale da tutti gli utenti. Per esempio si possono condividere recensioni di porti e ancoraggi, consigli di navigazione, indicazioni su punti critici o presenza di strutture ricettive o servizi tecnici. In questo modo il semplice carteggio per il velista in crociera si trasforma in un’esperienza più ampia e completa. In caso di charter inoltre la società di noleggio o l’armatore possono sempre essere aggiornati in tempo reale su rotte, scali ed eventuali problemi.
Come si usa il Gps cartografico
Vediamo ora come funziona concretamente un Gps cartografico. Per prima cosa occorre impostare la rotta avvalendosi di punti conosciuti detti “way point” lungo il percorso. Basta inserire manualmente le relative coordinate Gps oppure muovendosi dentro la mappa fino a posizionare il puntatore sul luogo che vogliamo raggiungere. A questo punto si avvia la navigazione sullo strumento. Il dispositivo Gps, in base alla velocità della barca indica i gradi bussola da tenere, il percorso che si sta facendo, quanto manca alla destinazione e tanto altro.
Livello di zoom impostato: in guardia
C’è un fattore tuttavia a cui skipper ed equipaggio che utilizzano il Gps cartografico devono prestare la massima attenzione, soprattutto quando ci si avvicina a una baia, un ridosso o un porto. E cioè il livello di zoom impostato sulla carta. Tali mappe infatti hanno una definizione molto alta ed è necessario zoomare adeguatamente su una determinata zona per individuare eventuali ostacoli o punti di basso fondale da tenere a mente. È capitato anche a velisti professionisti e regatanti di sbagliarsi e andare a scogli per avere considerato male questo elemento e lo scarto tra distanza virtuale e reale.
Non a caso le stesse aziende di Gps cartografici spesso mettono a disposizione online dei simulatori sui cui è possibile esercitarsi o studiare preventivamente determinate zone di navigazione.
Aggiornamento del software
L’altro fattore fondamentale della cartografia digitale è l’aggiornamento dei software e delle stesse mappe. Normalmente le aziende di Gps cartografici rilasciano a ogni stagione degli aggiornamenti. Bisogna verificare che il dispositivo di bordo sia quindi perfettamente aggiornato se non si vogliono brutte sorprese durante la crociera. L’acquisto delle mappe e i vari aggiornamenti hanno un costo variabile che va tenuto in conto. Ma è inevitabile se vogliamo avere a bordo degli strumenti elettronici adeguati e funzionali.
Essendo strumenti elettronici può capitare, sia pur raramente, che per un qualsiasi motivo i Gps cartografici non funzionino. Può essere un motivo banale come un black out elettrico o una batteria scarica. In questo caso il plotter sarà spento e non ci sarà nessuna cartografia digitale che ci viene in aiuto. Cosa fare? Dovremo dunque semplicemente farne a meno e cavarcela esclusivamente con le nostre nozioni ricorrendo al vecchio carteggio tradizionale.
Ma un velista che naviga in modo consapevole sa bene che non può dipendere integralmente dall’elettronica di bordo. La cartografia digitale e gli strumenti elettronici servono solo a migliorare l’esperienza di navigazione, renderla più semplice, ma non si sostituiscono alla perizia marinaresca, al buon senso e .all’arte di navigare.