Navigando a vela lungo le coste del Cilento c’è un bellissimo scalo dove vale assolutamente la pena pianificare una sosta durante la crociera. Si tratta di Acciaroli, un piccolo borgo marinaro molto apprezzato dai diportisti per la qualità delle sue acque cristalline, la bellezza delle sue spiagge e l’atmosfera tipicamente mediterranea.

La storia millenaria di questo villaggio costiero, inoltre, s’intreccia curiosamente con uno dei romanzi di mare più celebri di sempre: “Il vecchio e il mare” del grande maestro della letteratura Ernest Hemingway.

Il porto della città, pittoresco e movimentato

Il modo migliore per sbarcare a terra è sfruttare il porto di Acciaroli, una struttura completamente banchinata e ben ridossata da tutti i venti, eccetto lo Scirocco. Al suo interno ospita 350 posti barca su fondali sabbiosi da 1 a 5 metri. La zona del porto, dove barche e lussuosi yacht attraccano soprattutto durante il periodo estivo, è anche una delle più suggestive e movimentate di Acciaroli, visto che negli ultimi anni si è arricchita di locali, ristoranti e lounge bar che animano la movida.

Proprio adiacente al porto e facilmente raggiungibile con una breve passeggiata si trova il caratteristico centro storico di Acciaroli di origine medioevale. Un vero gioiello dove spiccano i vecchi edifici realizzati con pietre a vista, le piccole botteghe e le case dei pescatori colorate con balconi fioriti affacciati sul mare. Oltre a numerose trattorie tipiche che servono piatti della tradizione gastronomica locale.

Un centro storico dall’anima medievale

Camminando tra questi vicoli e scalinate si percepisce tutta la storia del paese nato intorno alla metà del XII secolo e che presto è diventato un importante centro commerciale costiero. Come altre località della costa del Cilento, anche Acciaroli era caratterizzato dalla presenza di numerose torri di avvistamento costruite per proteggersi dalle incursioni dei pirati e di cui oggi rimangono alcune tracce. Come per esempio i resti della Torre Normanna. Costruita nel XII secolo da Federico II, la torre era parte di un complesso difensivo composto da 58 torrioni che erano distribuiti lungo la costa tra il territorio di Agropoli e quello di Sapri. Fuori dal paese si trova anche la Torre del Caleo che risale al Cinquecento e che dà il nome alla bellissima spiaggia limitrofa.

Da visitare, sempre in centro è anche la Chiesa dell’Annunziata, uno degli edifici più antichi in città tanto che sembra risalire al XII secolo. Costruita su un precedente edificio di epoca romana, la chiesa presenta una splendida torre campanara. Mentre all’interno è costituita da un’unica navata che termina con un presbiterio su cui si trova un altare e il tabernacolo.

Spiagge, acque pulite e rade tranquille

Altro punto di forza di Acciaroli sono le spiagge, tra le più belle del Cilento, alcune delle quali premiate sia da Legambiente che dal Touring Club. A sinistra del porto si trovano litorali sabbiosi e ben attrezzati. Mentre nella zona di destra è possibile esplorare spiagge di ghiaia e piccoli ciottoli. Si parte da Spiaggia Grande, un ampio arenile di sabbia finissima raggiungibile a piedi dal centro del paese. Questa spiaggia è caratterizzata da acque limpide e poco profonde e si divide in aree attrezzate e tratti di spiaggia libera. Un altro litorale molto suggestivo è la Spiaggia di Torre Caléo che prende il nome dalla omonima torre normanna che si trova nelle vicinanze. Situato tra la frazione di Acciaroli e quella di Pioppi, questo lido è tranquillo e appartato e presenta una spiaggia di pietre e scogli che si affacciano su acque incredibilmente trasparenti.

Per le soste in rada invece si possono sfruttare la Baia di Ogliastro e la Baia di Pioppi. Quest’ultima si trova di fronte all’abitato ed è protetta da una barriera di scogli che crea un ottimo ridosso dai venti di Nord Ovest. La spiaggia lunga circa un chilometro è un misto di sabbia e ciottoli.

Il pescatore locale ispirò il libro “Il Vecchio e il Mare”

Acciaroli è diventata famosa in tutto il mondo grazie soprattutto allo scrittore americano Ernest Hemingway che la vide per la prima volta durante la Seconda Guerra Mondiale, come componente della V Armata guidata dal generale Clark. Dopo il conflitto, tra il 1950 e il 1953, Hemingway decise di intraprendere un viaggio in Italia e tra le tante città del suo tour tornò anche Acciaroli. Fu in questa occasione che lo scrittore incontrò un pescatore noto come Antonio Masarone, detto “u vecchio“, cioè il vecchio, il cui il volto e le mani segnate dal lavoro impressionarono Hemingway. E proprio da questo incontro si racconta che lo scrittore americano abbia preso ispirazione per il suo capolavoro letterario “Il vecchio e il mare”.