Seguite questo approccio e vivrete in armonia con l’equipaggio
Vivere in barca in armonia con l’equipaggio. Una crociera in barca a vela è una splendida esperienza che regala relax, sport e avventura alla scoperta di luoghi incantevoli, ma è soprattutto un bel modo di impegnare le proprie vacanze, originale e mai uguale a sé stesso. A bordo si vive in piena libertà e i ritmi non sono dettati dall’orologio, ma dalla natura. Tutto scorre lentamente e si è immersi nei suoni del mare e del vento. Di giorno si naviga, ci si dedica alle immersioni o allo snorkeling, all’esplorazione di spiagge e baie o si fanno lunghi bagni di sole. Di sera invece, quando il sole tramonta, si rimane in pozzetto a godersi un aperitivo oppure si scende a terra in uno dei tanti ristorantini lungo costa per una cena sfiziosa di pesce.
La barca a vela ha sì spazi stretti e “mobili” che richiedono adattamento e spirito sportivo, ma in compenso offre l’opportunità di conoscere a bordo nuove persone e vivere emozioni intense. L’armonia dell’equipaggio in barca è frutto della reciproca collaborazione tra tutte le persone imbarcate e questa nasce nel momento in cui ognuno svolge i compiti che più gli sono congeniali in funzione delle proprie attitudine e predisposizioni. Dato che in barca, tutti sono in vacanza, oltre allo spirito di gruppo e di collaborazione, sono fondamentali anche il rispetto e la comprensione reciproci. In ultimo l’ordine e la pulizia sono fondamentali in una vita comunitaria e riguardano, oltre che la propria cabina, anche gli spazi comuni. Senza dimenticare che la barca per molti giorni sarà la come la propria casa, quindi occorre rispettarla e proteggerla.
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Il rapporto con gli altri: educazione, rispetto ed empatia
Durante una crociera a vela stare a contatto tutti i giorni con persone nuove che hanno interessi diversi dai nostri è una gran fortuna e basta davvero poco per andare d’accordo a bordo. Su una barca a vela si condivide tutto, lo stesso cibo, la stessa paura del mare o la stessa gioia; così come le stesse esperienze, le stesse passioni, gli stessi spazi, le stesse emozioni. Si condivide la stessa esperienza in maniera diversa e soggettiva e nascono quasi sempre belle amicizie e amori estivi.
Vivere in barca in armonia con l’equipaggio. Dunque come comportarsi a bordo? Le regole dibuona educazione in mare sono simili a quelle della terraferma. Nel momento in cui ci imbarchiamo stiamo entrando nella casa di qualcun altro come ospiti; per cui chiedere il permesso salendo in barca è la prima regola da seguire. Ricordiamoci sempre che a bordo non siamo soli, ma che insieme a noi ci sono altre persone; quindi è necessaria la collaborazione di tutti. Ognuno in base alle proprie capacità dovrà aiutare a svolgere le attività di bordo. Queste mansioni, se suddivise tra tutti, diventano un piacere, motivo di convivialità e contribuiscono alla buona riuscita della vacanza. Cerchiamo poi, di non fumare sopravento, non lasciare in giro effetti personali che invadono gli spazi degli altri, non fare richieste stravaganti e lasciare a tutti la possibilità di imparare a condurre la barca assaporando l’ebbrezza di stare al timone. Solitamente gli equipaggi delle crociere non hanno grandi problemi di convivenza a bordo, le persone hanno voglia di socializzare e divertirsi. Perciò ci vuole solo un pò di flessibilità per far vivere a tutti una delle più belle esperienze di sempre; perché a bordo si è un equipaggio e le cose sono ancora più belle se fatte in armonia.
A ciascuno il proprio ruolo, ma in relax
In barca non basta solo saper navigare, ma bisogna in primo luogo saper stare con le persone. Lo skipper ha un ruolo fondamentale. Oltre che comandare la barca, deve stabilire regole chiare e ben precise all’imbarco perché in primo luogo ci deve essere la sicurezza in navigazione, su cui non si discute. Stabilite le regole basilari, durante l’intera vacanza ognuno dà il suo contributo, aiutando il resto dell’equipaggio. Quali sono i momenti in cui dare una mano? Soprattutto durante le fasi di attracco e ormeggio o quando si devono regolare le vele per andare più veloci o avere un’andatura più confortevole.
Vivere in barca in armonia con l’equipaggio. Ma non dimentichiamoci di dare una mano anche in cucina; anche se si cerca di cucinare a rotazione sfruttando al meglio le doti di tutti i componenti dell’equipaggio. Quindi, se non si è abili cuochi, si potrà preparare uno spritz o lavare i piatti. È consigliabile preparare pasti semplici e veloci quando si è in navigazione; mentre quando si è in rada oppure in porto, il cuoco di turno può dare sfogo alle proprie abilità di “chef”.
Affiatarsi anche con la barca
Vivere in barca in armonia con l’equipaggio. Ma la vera regola d’oro per la convivenza a bordo è rispettare la barca prima di tutto. Lei sarà il nostro guscio, il mezzo della nostra libertà e del nostro divertimento, la nostra casa per quei giorni che saremo a bordo. La barca si muove e ha le sue esigenze. Ma se ci adattiamo ai ritmi e ai comportamenti che ci suggerisce, difficilmente ci saranno problemi di convivenza a bordo. La barca ci dice in ogni momento qual è il lato giusto dove posizionarsi; qual è il prossimo movimento che farà, quali sono i gesti da evitare. Se la osservate capirete quali spazi occupare e come muovervi e sarà lei a guidarvi. Se approfitterete di una vacanza in barca a vela per conoscere questo mondo, la prima cosa da fare è affidarvi a lei.