Il Giornale di Bordo: il compagno indispensabile di ogni crociera
Il Giornale di Bordo è uno strumento di fondamentale importanza per registrare ogni tipo di informazione relativa alla crociera, alla barca e all’equipaggio, oltre a essere un utile promemoria dei luoghi visitati, della manutenzione eseguita e delle esperienze di viaggio vissute.
Tenere un Giornale di Bordo – o “logbook”, come lo chiamano gli anglosassoni – non è solo una tradizione marinara, ma una pratica fondamentale per chi naviga. Questo documento raccoglie ogni informazione utile sulla barca, sull’equipaggio e sulla navigazione: una vera memoria di viaggio che unisce tecnica, sicurezza e ricordi personali.
Il termine “logbook” deriva dal log, il primitivo solcometro lanciato in mare per misurare la velocità dei velieri. Contando i nodi sulla corda a cui era fissato, si otteneva la velocità dell’imbarcazione – da qui l’unità di misura “nodo”. Con il tempo, il registro è diventato il diario ufficiale di bordo, dove vengono annotati dati come posizione, velocità, direzione, rotta, vento e condizioni meteo.
Oltre alle informazioni tecniche, il diario accoglie anche appunti sulla manutenzione, le attività dell’equipaggio, le tappe toccate e gli incontri in mare. In pratica, è il racconto vivo della crociera: una cronaca che mescola precisione nautica e fascino del viaggio.

Un documento facoltativo, ma fondamentale
Secondo il Regolamento internazionale SOLAS (capitolo V), tutte le navi impegnate in rotte internazionali devono mantenere un logbook ufficiale a bordo. Per le barche da diporto non esiste un obbligo formale, ma la tenuta di un Giornale di Bordo aggiornato è una buona pratica di sicurezza, oltre che una risorsa preziosa in caso di incidenti, guasti o contestazioni legali.
Un diario preciso permette di ricostruire ogni fase della navigazione e dimostrare le decisioni prese dal comandante. È anche un supporto utile per la gestione efficiente dell’imbarcazione: una sorta di “black box” manuale che garantisce tracciabilità e consapevolezza.

Il “Passage Plan”: pianificare prima di mollare gli ormeggi
Ogni skipper, prima di partire, ha il dovere di elaborare un “Passage Plan”, ovvero un piano di navigazione dettagliato. Anche se tra i diportisti non è sempre un documento scritto, la sua stesura – mentale o su carta – resta un passaggio imprescindibile.
Annotare sul diario gli elementi chiave della rotta e condividere queste informazioni con l’equipaggio favorisce la sicurezza e il lavoro di squadra. Coinvolgere tutti nella pianificazione aiuta non solo a prevenire imprevisti, ma anche a creare consapevolezza collettiva e senso di responsabilità a bordo.

Come tenere il vostro diario di crociera
Il Giornale di Bordo può essere cartaceo o digitale. Nel primo caso, è consigliato un registro con pagine numerate e rilegate, scritto sempre con inchiostro indelebile. In caso di errore, basta una semplice riga orizzontale: niente cancellature, abrasioni o correttori.
Il diario va conservato in un luogo asciutto e sicuro, generalmente al tavolo da carteggio, lontano da schizzi d’acqua e da possibili cadute fuoribordo. Quando è completo, va archiviato come documento storico della barca. Per la versione elettronica valgono le stesse regole: ogni registrazione deve essere tracciabile, integra e non modificabile.

Perché non potete farne a meno
Un diario aggiornato consente di avere una visione d’insieme di tutto ciò che accade in mare. I dati su posizione, rotta, vento, mare, visibilità e pressione atmosferica costituiscono una base di riferimento utile in caso di incidenti o per analizzare le prestazioni della barca.
Durante un’inchiesta o un contenzioso, le annotazioni diventano prove oggettive: dimostrano le manovre eseguite, le precauzioni prese e le condizioni di navigazione. Ma non solo: registrare i parametri di bordo – come ore motore, livelli dei serbatoi e stato delle batterie – aiuta a programmare la manutenzione e individuare eventuali anomalie.

Un alleato per la manutenzione e la comunicazione
Annotare ogni guasto o intervento tecnico permette di creare una cronologia della manutenzione utile sia per l’equipaggio sia per i tecnici di supporto. Questo storico semplifica diagnosi, riparazioni e controlli futuri.
Inoltre, il diario facilita il passaggio di consegne tra i turni di guardia, assicurando che tutte le informazioni importanti siano condivise. Rileggere il “logbook” a fine crociera diventa anche un’occasione di formazione e miglioramento continuo.
Oggi i chartplotter GPS e le app nautiche fanno gran parte del lavoro, ma affidarsi solo all’elettronica può essere rischioso. Un guasto improvviso può lasciare lo skipper senza riferimenti, e in quei momenti le note del diario diventano indispensabili. Registrare manualmente la posizione, anche solo ogni ora.
Photo credits immagine apertura: Photo credits BackStay.
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