Grecia Ionica, isole mozzafiato su un mare ideale per neofiti
A vela nella Grecia Ionica. Quando si pensa alla Grecia in genere viene in mente il Mare Egeo spazzato dalle folate di Meltemi che soffia imponente, soprattutto durante la stagione estiva. C’è un tratto di Grecia tuttavia molto più tranquillo quanto a condizioni meteomarine, ma altrettanto suggestivo dal punto di vista naturalistico e ricco di isole mozzafiato che si perdono nel mito.
Stiamo parlando della Grecia Ionica, quella cioè che si affaccia sul Mar Ionio. Una destinazione che si presta anche a coloro che partono per la prima volta per una vacanza in barca a vela. Navigare in queste acque regala emozioni uniche e permette di esplorare isole di una bellezza sconfinata, come Itaca, Cefalonia, Lefkas e Meganisi. Tutti luoghi la cui storia, l’accoglienza locale e gli scenari maestosi non potranno che entrarvi nel cuore. Partiamo allora per un itinerario di 7 giorni con partenza dal porto di Preveza.
Leggi anche: A vela sulla costa settentrionale di Corfù, isola che celebra la vita
Giorno 1, Preveza, imbarco
La nostra base di partenza per esplorare la Grecia Ionica è Preveza, splendida città di mare caratterizzata da una lunga e ricca storia di dominazioni che hanno visto succedersi ottomani, greci, veneziani, italiani e tedeschi. Ultimato l’imbarco, si può visitare il centro storico con il suo dedalo di stradine pittoresche e stretti vicoli dove si trovano boutiques alla moda, negozi di artigianato locale, bar frequentati dalla gente del posto e tante taverne tipiche. Qui si trova anche uno dei simboli della città, ovvero la Chiesa di Aghios Charalambos, con la sua Torre dell’Orologio dalla tipica architettura veneziana.
In città si trovano ben 6 castelli, tra cui quello di Pantocratora che offre una vista mozzafiato sul Mar Ionio. Ma anche il Castello di Aghios Andreas, il più grande, e il castello di Aghios Giorgos. ll lungomare di Preveza è una bellissima zona di passeggio dove poter osservare le tante barche e yachts da un lato e i numerosi bar e taverne dall’altro. Qui si può ammirare anche il vecchio Faro di Preveza. Tra le spiagge da non perdere di Preveza c’è Monolithi che con i suoi 21 km è la più lunga di tutta la Grecia.
Giorno 2, Preveza – Cefalonia, 25 miglia
Molliamo gli ormeggi per raggiungere Cefalonia, l’isola più estesa delle Ionie che ospita un bellissimo Parco Nazionale creato nel 1962 e che ospita rare specie di piante, orchidee e abeti, oltre a cavalli selvatici. La particolarità dell’isola è che è costituita da curiose formazioni naturali, le cosiddette “katavóthres”. Si tratta di voragini che si trovano a Nord di Argostoli, sulla punta del promontorio che si protende nell’omonimo golfo. In greco, il nome significa letteralmente “buchi che inghiottono”, poiché queste cavità risucchiano il mare in modo strano. Un’altra tappa obbligata è il lago sotterraneo di Melissani, a Nord della città di Sami. Si trova in una grotta profonda 39 metri. Le sue acque turchesi sono collegate da gallerie a voragini situate a 15 km di distanza sull’altro lato dell’isola.
Le tre spiagge più belle dell’isola sono Makrys Gialos e Platys Gialos, vicino alla città di Lassi nel Sud-Ovest dell’isola, e la spiaggia di Myrtos, a circa 15 miglia da Argostoli. Infine, il piccolo villaggio di Assos merita una visita. Vi piacerà il fascino di questo borgo di pescatori con le sue case colorate e piene di fiori, mentre sulla collina si trovano le rovine di un antico castello veneziano, dalla cui sommità c’è una splendida vista sul villaggio e sulla baia.
Giorno 3, Cefalonia – Itaca, 15 miglia
Ripartiamo per Itaca, un luogo che evoca ai naviganti un mondo ricco di suggestioni letterarie e mitologiche. Quest’isola greca infatti è la mitica patria di Ulisse, l’eroe cantato da Omero nell’Odissea insieme al suo lungo viaggio per mare, prototipo antico di tutte le navigazioni a venire. Ma Itaca è anche uno scalo magnifico dal punto di vista naturalistico, con tante baie dove sostare alla fonda, villaggi marinari sospesi nel tempo e un entroterra tutto da esplorare. Nella zona nord occidentale sorge invece il villaggio di Stavros, affacciato sulla bella Baia di Polis e sul canale che lo separa da Cefalonia. Da visitare è il Museo Archeologico di Stavros, dove sono raccolti tutti gli oggetti e le ceramiche venuti alla luce con gli scavi nella Grotta di Loizos, che in epoca antica era dedicata al culto di Odisseo e delle Ninfe. Sul lato orientale si trova il villaggio di Kioni, in una zona ricca di vegetazione e di grande bellezza naturalistica con una spiaggia piccola e tranquilla. Più a Nord c’è lo splendido villaggio costiero di Frikes, con una bella spiaggia, un piccolo porto suggestivo e due mulini a vento.
Nella parte a Sud di Itaca spicca Perachori, costruito su una collina con una vista meravigliosa sul mare. Nel villaggio vale la pena vedere la chiesa di Kimisis Theotokou, con i suoi affreschi bizantini e un’iconostasi scolpita in legno portata qui da Agios Raphael. Qui si trovano anche le rovine dell’antica capitale dell’isola, la medievale Paleochora, con la sua imponente architettura difensiva, le case in pietra e le chiese bizantine. Sempre a Sud ma sulla costa occidentale si trovano infine i villaggi di Lefki e di Agios Ioannis, con la meravigliosa spiaggia di Aspros Gialos.
Giorno 4, Itaca – Vathi, 10 miglia
Ci spostiamo a Vathy, il porto più importante di Itaca, che assieme all’omonimo paese si trova al fondo di una insenatura naturale molto ampia e riparata, dalla particolare forma a “fungo”. La baia, aperta a Nord Ovest, offre buon riparo da venti settentrionali ma è soggetta a forti raffiche, soprattutto in corrispondenza della sua apertura. Le barche in genere ormeggiano presso il molo ovest che offre circa 20 posti barca presso i quali si può attraccare di poppa o di prua, sfruttando l’ancora che verrà gettata su un fondo di alghe e fango profondo 3,5-4 metri, discreto tenitore.
A vela nella Grecia Ionica. Una volta messa al sicuro la barca si può sbarcare a terra e visitare la piccola cittadina costruita intorno a una baia profonda e protetta da uno stretto ingresso, dove su entrambi i lati si possono ammirare le rovine della fortezza costruita dai francesi nel 1807. Passeggiando per i suoi vicoli spiccano la Chiesa di San Giorgio e la Cattedrale della Vergine. Ma anche il Museo Archeologico e il Museo della Cultura e del Folklore. Da visitare anche la casa natìa di Odysseas Androutsos, patriota greco eroe della Guerra d’Indipendenza, così come quella dello scrittore Grivas Karavias e di Platon Drakoulis, uno dei primi socialisti greci. Ad appena un miglio a Ovest di Vathi si trova la Grotta delle Ninfe, dove secondo la mitologia venivano venerate le Naiadi, le ninfe figlie dei fiumi e delle acque dolci.
Giorno 5, Vathi – Lefkas, 20 miglia
La destinazione di oggi è Lefkada, splendida isola che unisce mare turchese, spiagge incontaminate e verde rigoglioso. Si trova tra Corfù e Cefalonia ed è collegata al continente greco tramite un ponte mobile lungo circa 50 metri. È stata raccontata da Omero per la leggenda che accompagna le sue rocce a strapiombo sul mare, luogo dedicato al sacrificio degli innamorati. Da queste scogliere di roccia bianca, si racconta infatti trovò la morte la poetessa Saffo.
Capoluogo e porto principale è la città di Lefkada, estesa lungo la spiaggia di fronte alle coste della Grecia Continentale. Ha un intenso carattere pittoresco che le attribuiscono le case policrome con i tetti di tegole, le belle piazze, le strette stradine e la litoranea pedonale che pulsa di vita. Altri centri che meritano una visita sono il villaggio di Vasiliki e quello di Nydri. Vasiliki è una baia naturale, nota come maggiore centro per la pratica dello windsurf e centro vivace e attrezzato per surfisti. Nydri è invece un villaggio ormai cosmopolita, sede del porto più affollato dell’isola, meta unica per le escursioni e le attività nella natura, con gli uliveti e la vegetazione a cornice di una meravigliosa veduta sulle isolette vicine. Tra le spiagge da non perdere ci sono la stupenda Porto Katsiki con mare cristallino dalle tonalità di zaffiro, Mikros Yalos con i ciottoli luccicanti e Syvota, sul fondo di un bellissimo fiordo.
Giorno 6, Lefkas – Meganisi, 10 miglia
A questo punto della nostra crociera nella Grecia Ionica facciamo rotta su Meganisi, situata tra Lefkas e la terraferma greca, proprio accanto all’isola di Skorpios. La sua costa è puntellata da piccole spiagge a forma di fiordo e da baie incontaminate e solitarie. Per la sosta si può ormeggiare nel porto naturale di Spilia a Spartochori. Sul lato Nord di Meganisi si trovano diverse baie naturali circondate dal rigoglioso paesaggio ionico. Sul lato Sud-Est invece si trovano diverse grotte, tra cui quella di Papanikolis, la più notevole. Prende il nome dal sottomarino “Papanikolis”, impiegato nella Seconda Guerra Mondiale. Nuotare nella grotta è un’emozione unica perché le acque cristalline permettono di vedere fino al fondo. Inoltre alzando lo sguardo, si potranno ammirare le stalattiti appese al tetto. È possibile nuotare fino alla piccola spiaggia sabbiosa all’interno della grotta e contemplare il magnifico panorama. Le sue acque profonde e il fondo roccioso non vi permetteranno però di gettare l’ancora.
Interessanti sono anche l’isola di Thilia, protetta dai venti di Nord-Ovest, la baia di Atherinos, una delle mete preferite anche dagli abitanti del luogo e Abelakia, dove si trovano alcune tipiche taverne greche per pranzare dopo il bagno. Per chi ama la privacy, al largo della costa meridionale di Meganisi si trova l’isolotto di Kithros, dove però si possono ancorare al massimo 2 barche su un fondale di 8 metri.
Giorno 7, Meganisi – Preveza, 40 miglia
In questo ultimo giorno di crociera alla scoperta della Grecia Ionica torniamo alla nostra base di partenza di Preveza, sempre con una bella navigazione in completo relax e sicurezza nelle acque dello Ionio. Un mare incredibilmente tranquillo, a prova di equipaggi familiari e ricco di straordinaria bellezza.