Salpancora: ecco come questo verricello facilita la crociera a vela
Nel charter a vela, le dimensioni di un’imbarcazione influenzano non solo lo spazio e la vivibilità, ma anche la complessità delle manovre e i carichi in gioco. Imbarcazioni più grandi richiedono attrezzature ben dimensionate per garantire una gestione sicura e controllata, soprattutto durante le operazioni di ancoraggio. In queste situazioni, il salpancora si rivela un alleato indispensabile.
Su barche fino a 6-8 metri, l’ancoraggio è generalmente manuale, grazie al peso contenuto del sistema di ancoraggio, spesso inferiore ai 10-12 chilogrammi. Tuttavia, su imbarcazioni più grandi, dove ancora e catena possono pesare decine di chilogrammi, un verricello specifico chiamato salpancora diventa fondamentale. Scopriamo come funziona, le sue componenti principali e come scegliere il modello giusto.
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I benefici del salpancora: sicurezza e facilita nelle manovre
Il salpancora consente di calare e recuperare l’ancora in modo rapido e sicuro, riducendo lo sforzo fisico e minimizzando i rischi di danni allo scafo o alla coperta. Questo è particolarmente utile in condizioni meteo avverse o su barche con equipaggi ridotti o inesperti. L’accessorio migliora quindi significativamente la sicurezza, soprattutto durante le manovre solitarie.
Struttura e Componenti del Salpancora
Il salpancora è un verricello installato a prua, progettato per arrotolare e srotolare la catena dell’ancora. Ecco i suoi elementi principali:
- Il barbotin
Il barbotin è una ruota dentata, spesso in ghisa, che assicura il movimento fluido della catena calibrata, evitando salti o blocchi improvvisi. I modelli più recenti includono un sensore per visualizzare la lunghezza della catena calata.
- Il motore
I salpancora per barche fino a 20 metri sono solitamente elettrici, mentre quelli per imbarcazioni più grandi utilizzano motori idraulici. La potenza del motore varia in base alle dimensioni della barca e alle esigenze operative.
- I sistemi di Controllo
Il salpancora può essere controllato tramite delle pulsantiere con filo oppure attraverso telecomandi senza fili. Alcuni modelli prevedono invece dei comandi da plancia, mentre su molte barche da charter la manovra è affidata a pulsanti a piede.
Tipi di salpancora: orizzontale e verticale
Esistono due principali tipologie di salpancora, distinte per design e installazione. Il modello orizzontale in cui il barbotin lavora con un angolo di 90 gradi, semplificando alcune manovre grazie a una posizione di lavoro diretta. Tra gli svantaggi è ingombrante e spesso richiede l’apertura del gavone per l’utilizzo. In genere si utilizza su barche di grandi dimensioni.
Il salpancora verticale ha invece il barbotin che lavora con un angolo di 180 gradi, distribuendo meglio i carichi sulla coperta. È più compatto e con i componenti principali alloggiati sottocoperta. Si utilizza su barche di dimensioni medie, grazie a costi contenuti e manutenzione semplice.
La potenza adeguata del salpancora
La potenza del salpancora deve essere proporzionata alle dimensioni dell’imbarcazione. In generale, un verricello deve poter sollevare almeno 4 volte il peso del sistema di ancoraggio. Ciò garantisce una forza sufficiente anche nelle condizioni più impegnative.
Conclusioni
Il salpancora è un componente imprescindibile per i velisti che navigano su barche superiori ai 7-8 metri. Non solo semplifica le manovre di ancoraggio, ma ne aumenta l’affidabilità e la sicurezza. Prima di utilizzarlo, è importante conoscerne il funzionamento e rispettare i limiti di carico per evitare danni o sprechi di energia. Con questo speciale verricello, l’ancoraggio diventa un’operazione più gestibile, rendendo ogni crociera a vela ancora più piacevole.