Come ridurre l’impatto ambientale della nostra crociera a vela
Come ridurre l’impatto ambientale della nostra crociera a vela. Andare in barca è il modo perfetto per stare a contatto con la natura. La bellezza e la serenità di navigare in mare aperto non possono essere eguagliate da nessun’altra esperienza. Involontariamente, tuttavia, anche questo modo di viaggiare può causare danni agli ecosistemi marini. In realtà l’80 per cento dell’inquinamento degli oceani proviene dalla terraferma. Nonostante ciò, le stesse imbarcazioni a vela possono avere un impatto sull’ambiente. In quanto velisti e amanti del mare, dovremmo essere in prima linea negli sforzi per proteggere i nostri mari e il nostro pianeta.
Ma cosa possiamo fare in concreto per ridurre al minimo il nostro impatto sull’ambiente e contribuire a preservare la bellezza degli oceani per le generazioni a venire? Serve consapevolezza naturalmente, e una serie di accorgimenti da mettere in pratica durante le nostre navigazioni. Ecco quali sono le più semplici ed efficaci.
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Ridurre la quantità di carburante che finisce in acqua
Si stima che il 30 per cento di tutto il carburante e l’olio utilizzato nei motori a due tempi finisca in acqua. Il carburante è altamente tossico per la fauna e le piante e blocca la luce solare vitale nell’acqua. Pesci, crostacei, uccelli marini e piante acquatiche hanno bisogno di un apporto equilibrato di nutrienti, ossigeno e acqua pulita per crescere. Quando anche piccole quantità di sostanze tossiche entrano nei loro ecosistemi, questo delicato equilibrio può essere alterato.
Come ridurre l’impatto ambientale della nostra crociera a vela. Sebbene sia un pensiero sconfortante, ci sono buone notizie all’orizzonte. Intanto i produttori di propulsori marini per rispondere al problema stanno sviluppando una gamma di motori a quattro tempi, motori a due tempi a combustione magra e sistemi di iniezione del carburante. Esistono anche motori elettrici a zero emissioni alimentati da energia solare o eolica. Così come motori ibridi alimentati da una combinazione di energia solare, diesel ed elettrica. Nel frattempo, però, ci sono molti modi per ridurre al minimo la quantità di carburante che entra in acqua dalle nostre imbarcazioni.
Gestire le piccole fuoriuscite di combustibile
Gran parte dell’inquinamento da carburante e da olio è dovuto a disattenzioni e incidenti. Quindi con un po’ più di cautela e una migliore pianificazione, molti di questi possono essere facilmente evitati. Iniziate a riempire i serbatoi portatili di carburante a terra e non a bordo. La natura stessa di una barca che dondola è ideale per le piccole fuoriuscite. Lo stesso vale per il riempimento eccessivo dei serbatoi di carburante. Sia il mare mosso che l’espansione dovuta al calore possono causare la fuoriuscita dei serbatoi di carburante, sia portatili che integrati, quindi assicuratevi di lasciare spazio sufficiente.
Anche piccole quantità di olio possono contaminare un’ampia superficie d’acqua. Tenete a portata di mano una scorta di stracci e pulite anche le più piccole fuoriuscite quando siete a bordo.
Ridurre il consumo di carburante
Adottando misure per ridurre il consumo di carburante, potrete ridurre l’impronta di carbonio e risparmiare allo stesso tempo. Iniziate assicurandovi che il motore della vostra barca sia revisionato regolarmente e che funzioni in modo pulito ed efficiente. Controllate regolarmente anche l’elica. Un’elica sporca e ricoperta di cirripedi, oppure scheggiata e inefficiente, aumenterà la resistenza all’acqua e, in definitiva, farà consumare più carburante.
Come ridurre l’impatto ambientale della nostra crociera a vela. Cercate di evitare le accelerazioni e riducete la velocità per mantenere le emissioni il più basse possibile. Per ridurre i consumi di combustibile programmate passaggi in mare con tutto il tempo necessario per tornare in porto solo grazie all’energia del vento. Anche al minimo infatti un motore consuma inutilmente carburante e vi fa perdere anche i bellissimi suoni della natura.
Seguite i programmi di manutenzione
Piccoli accorgimenti nella manutenzione di un cabinato a vela possono renderlo più ecologico. Applicate per esempio una mano di cera allo scafo in vetroresina e riducete l’uso di detergenti tossici quando lavate la vostra barca. I detergenti normali sono deleteri per gli ecosistemi acquatici: alcune sostanze chimiche danneggiano i tessuti dei pesci e altre creano squilibri di nutrienti che portano a fioriture algali. Oggi è disponibile sul mercato una nuova gamma di prodotti per la pulizia naturali ed ecologici. Quindi fate una ricerca prima dell’acquisto e assicuratevi che la vostra barca sia ben fornita di tali prodotti non tossici.
Oltre ai prodotti per la pulizia, anche le vernici antivegetative applicate alla vostra barca potrebbero renderla più ecologica. Mentre la maggior parte delle vernici è dannosa per la vita acquatica, esiste una nuova gamma di rivestimenti formulati per avere un effetto meno tossico. A tal fine, creano una superficie liscia che inibisce la crescita, anziché ingredienti tossici che uccidono la crescita. Le vernici al silicio, al teflon e altre vernici sono ora ampiamente disponibili.
Non scaricare in mare le acque nere
È una delle parti meno affascinanti della crociera. Ma le acque nere sono un argomento importante che richiede un trattamento rigoroso e adeguato per evitare di diventare un pericolo per l’ambiente. Le acque nere, o scarichi fognari, contengono sostanze inquinanti tra cui metalli, tossine, virus e agenti patogeni che, se scaricate in modo non corretto dalla vostra imbarcazione, possono influire negativamente sugli ecosistemi acquatici e causare rischi per la salute umana. Sapevate che un singolo scarico fuori bordo in una baia può causare l’inquinamento di un miglio quadrato? Per fortuna, le soluzioni sono semplici.
Come ridurre l’impatto ambientale della nostra crociera a vela. È pericoloso per l’ambiente marino e in molti casi illegale scaricare le acque nere in mare. Assicuratevi che le toilette di bordo e i relativi serbatoi vengano svuotati correttamente presso i servizi di pompaggio dei porti turistici. Se la vostra imbarcazione non dispone di una toilette incorporata, potreste prendere in considerazione una toilette portatile. Esistono sempre più tecnologie che offrono una maggiore purificazione e neutralizzazione dei rifiuti. Utilizzando il perossido di idrogeno, le acque di scarico vengono trattate due volte per garantire che siano sicure per essere scaricate legalmente.
Ridurre al minimo l’uso della plastica
Le materie plastiche monouso sono un tema molto attuale e la necessità di ridurre radicalmente la nostra dipendenza globale da esse è imperativa. Ogni giorno 8 milioni di frammenti di plastica finiscono nei nostri oceani e il 60-90 per cento di tutti i detriti oceanici è costituito da plastica. Quindi, cosa possiamo fare come velisti per ridurre al minimo l’impatto della plastica? A bordo assicuratevi che nessuno dei vostri rifiuti finisca in mare e che vengano riportati a riva e riciclati correttamente. Evitate la plastica monouso, soprattutto quella facilmente evitabile come sacchetti di plastica, cannucce, bottiglie d’acqua e frutta e verdura confezionate.
Acquistare o pescare solo pesce sostenibile
Secondo alcune fonti, il 90 per cento degli stock ittici mondiali è completamente o eccessivamente sfruttato. Se a questo si aggiungono gli effetti dell’inquinamento e della perdita di habitat, è chiaro che dobbiamo fare scelte responsabili e ben informate quando mangiamo pesce e frutti di mare. Informatevi per sapere quali specie sono sostenibili. Nei ristoranti e nei mercati degli scali che frequentate in crociera chiedete sempre se il pesce proviene da fonti sostenibili. Questo vi aiuta a fare scelte migliori e fa capire ai fornitori che queste scelte sono importanti per i loro consumatori.
Usare creme solari non tossiche
Come ridurre l’impatto ambientale della nostra crociera a vela. Anche le creme solari che usiamo per proteggerci dai dannosi raggi UV possono avere un effetto negativo sull’oceano. Nel 2022 è stato stimato che circa 14.000 tonnellate di creme solari finiscono nelle barriere coralline del mondo. Optate per creme solari che non contengano ossibenzone e ottinoxato, sostanze chimiche che filtrano i raggi UV presenti nella maggior parte delle marche. L’ossibenzone può essere fatale per i piccoli coralli e causare lo sbiancamento, quindi utilizzate marche sicure per la barriera corallina e nuotate sicuri sapendo che sia voi che i coralli siete protetti.
Sostenere organizzazioni e imprese eco-compatibili
Sebbene a livello di ciclo vita le barche in vetroresina non siano generalmente considerate eco-compatibili, molti operatori del settore lavorano duramente per compensare l’impatto ambientale che abbiamo sugli oceani. Dagli organizzatori di eventi nautici che promuovono politiche sostenibili come l’eliminazione della plastica monouso, ai porti turistici che offrono stazioni di pompaggio per le acque nere, la marea sta certamente cambiando per quanto riguarda la consapevolezza ambientale nell’industria nautica.
Potreste anche unirvi a organizzazioni ambientaliste e diventare parte di un team globale che sostiene la scienza e la conservazione marina utilizzando le proprie imbarcazioni come piattaforme per la ricerca marina, per l’educazione e per il dispiegamento di strumenti oceanografici.