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A cosa servono le stecche delle vele - Marenauta Blog

– 2 Febbraio 2022 – Accessori di bordo

Accessori di bordo

Stecche delle vele: a cosa servono veramente?

Coloro che vanno in barca non sempre conoscono bene il compito delle stecche applicate sulle vele. E peggio ancora ne sottovalutano l’efficacia. In realtà questi componenti giocano un ruolo fondamentale per la forma e l’efficienza delle nostre vele, sia randa che fiocco. Di fatto sono essenziali alla “propulsione velica” della barca e fanno in modo che le stesse vele durino nel tempo. Negli ultimi anni inoltre con il moltiplicarsi a bordo di vele allunate e square-top il cui profilo richiama sempre di più quello di un’ala, il ruolo delle vele è ancora più importante. Le stecche vengono numerate dall’alto: la 1, che viene rinominata “top” e poi le altre a scendere, 2, 3, 4 e così via. Qualora le stecche non fossero già codificate è bene farlo.

In questa guida vogliamo dunque approfondire il ruolo delle stecche a bordo, i materiali in cui sono realizzate, quale forma hanno e come prendersene cura.

Leggi anche: Andature portanti: ecco quali vele possiamo utilizzare

Stecche vele

La funzione delle stecche delle vele

Le stecche hanno il compito di dare struttura nell’unico lato dei tre della vela che ne è sprovvisto, ossia la balumina. L’inferitura infatti è vincolata dall’albero, mentre la base della vela è fissata sul boma. Grazie alle stecche quindi la balumina della vela riduce le proprie vibrazioni e assume una forma complessiva migliore e più efficiente.

Spesso gli armatori delle barche da crociera per facilitarsi le manovre e la vita a bordo installano vele avvolgibili che non dispongono di stecche e per questo in linea generale sono meno efficienti. In questo tipo di vele per evitare che la balumina sbatta troppo bisogna cazzare il meolo, ma la forma della vela non sarà mai ottimale come quella di un modello provvisto di stecche.

Stecche vele

I materiali delle stecche delle vele

Riguardo i materiali delle stecche, l’evoluzione tecnologica ha fatto enormi progressi. In origine questi componenti erano realizzati in legno, poi sostituito dalla vetroresina e soprattutto dalla resina epossidica. In seguito è comparso il carbonio, un materiale che assicura maggiore rigidità e peso estremamente contenuto. Di contro le stecche in carbonio sono molto più care e a lungo andare risultano più fragili. Diciamo che ad oggi le stecche in carbonio vengono impiegate per lo più su grandi cabinati da crociera, diciamo oltre i 15 metri, e soprattutto sulle barche da regata, sempre attente alle prestazioni.

Per coloro che fanno crociera sono preferibili quelle in resina, più economiche, resistenti e capaci di perdonare qualche errore di regolazione, così come piegature sbagliate al momento dello stivaggio delle vele.

Stecche vele

Stecche lunghe o corte. Quali scegliere?

Le stecche si dividono in due tipologie: lunghe, conosciute anche come “full batten”, che coprono tutta la superfice della vela e corte che danno struttura solo a una parte della vela. La differenza sta nella profondità della vela e nel suo profilo. Con le stecche corte si ha una maggiore possibilità di profondità di forma della vela, mentre con le stecche full batten il profilo della vela è meno profondo e meno versatile a livello di regolazioni.

In genere le barche da crociera adottano stecche “full batten”, più pratiche e facili da gestire anche in equipaggio ridotto. Al contrario chi partecipa a regate vuole vele con stecche parziali che sono più “panciute”, potenti e soggette a regolazioni di fino. Di solito sulle barche da regata con rande square top si usano almeno tre o quattro stecche full batten in testa per sostenere al meglio la forma squadrata della vela, mentre nella parte bassa si inseriscono stecche corte.

Stecche vele

Quante stecche deve avere una vela?

Il numero delle stecche presenti su una vela dipende da quanto è grande la vela stessa e da quali prestazioni si cercano. Tante stecche danno più struttura alla vela, ma di contro la appesantiscono molto. Contano anche le dimensioni della barca. Chi cerca alte prestazioni come i regatanti cerca di mettere meno stecche possibili per contenere i pesi e avere vele più profonde e potenti. Viceversa i crocieristi preferiscono sempre averne qualcuna in più. Quello che conta, come per altri componenti di bordo, è avere le idee chiare sull’utilizzo che faremo della vela in base al tipo di barca.

Stecche vele

Come regolare una vela steccata

Per quanto riguarda la regolazione di una vela steccata, in generale andrebbero evitate le grinze verticali che equivalgono a poca tensione sulla stecca. Poi però entrano in gioco i materiali con cui è realizzata la vela. A volte è meglio tenere le stecche più morbide ma comunque efficienti, piuttosto che tirarle molto per eliminare qualsiasi grinza ma aumentare così i carichi in gioco e la pressione sulla vela. Le vele moderne, grazie allo sviluppo tecnologico, sono più rigide e meno elastiche rispetto al passato e mantengono alte prestazioni anche se non sono cazzate a morte.

Stecche vele

Quali stecche utilizzare sul fiocco

Oggi sui cabinati da crociera i sistemi di avvolgimento delle vele di prua sono talmente efficienti e collaudati che nessuno vuole farne a meno. Il problema è che la vela diventa più profonda quando viene ridotta di superficie, compromettendo la capacità dell’imbarcazione di risalire il vento. Per questo anche i fiocchi avvolgibili sono dotati di stecche per ottenere una balumina il più positiva possibile e sovrapporsi alla randa il più possibile. Senza le stecche, la balumina ha invece una curva negativa, perdendo così la sovrapposizione. Inoltre con le crocette aquartierate, sempre più frequentemente usate nelle recenti imbarcazioni, l’utilizzo delle stecche in balumina rende possibile la sovrapposizione del fiocco con la randa.

La soluzione è aggiungere delle stecche parallele allo strallo, e quindi verticali. In questo modo la vela continuerà ad avvolgersi facilmente, ma avrà una forma migliore perché aerodinamicamente più simile ad un’ala.

 

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