Grecia a vela: ecco 7 isole appartate, sconosciute e bellissime
Le isole della Grecia appetibili per il velista in crociera sono tantissime. Oltre 200 se si contano solo quelle abitate da comunità locali, ma il numero schizza a circa 6.000 considerando anche gli scogli, gli isolotti, le schegge di terra desolate che affollano quello che a ben ragione è considerato uno degli arcipelaghi più estesi al mondo.
In realtà le isole che vengono frequentate ogni anno dalla stragrande maggioranza di chi viaggia in barca sono poche e sempre le stesse: Paros, Mykonos, Naxos, Santorini, Creta, Corfù e poche altre. Luoghi sicuramente affascinanti e ricchi di porti e servizi nautici. Ma anche affollati, soprattutto in alta stagione. Perché allora non sfruttare la barca a vela per andare a esplorare isole meno conosciute, magari più appartate e fuori dalle rotte più battute. Può diventare l’occasione straordinaria di scoprire altrettante gemme del Egeo con spiagge da sogno, acque cristalline e villaggi tipici dalle case bianche e le porte azzurre. Oasi mediterranee che raccontano. Lembi di terra e acqua dove riecheggiano ancora miti e leggende antiche, storie di filosofi, Dei, pirati e sirene. Per i più curiosi abbiamo selezionato 7 isole meno conosciute della Grecia che possono rivelarsi scali da sogno.
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Koufonissi, l’isola fuori dal tempo
Koufonissi o meglio “Koufonísia” fa parte delle piccole Cicladi e si compone in realtà di due splendide isole. Si chiamano Áno Koufonísia e Káto Koufonísia e sono collocate una di fronte all’altra, separate solo dalle acque turchesi del mar Egeo. Sulla prima, la più grande, vive una piccola comunità di appena 300 persone. Mentre la seconda è praticamente disabitata, ad eccezione di qualche vecchio pastore con il suo gregge di pecore. Almeno fino a tutti gli Anni 90 Koufonísia era praticamente esclusa da tutti i portolani e le guide nautiche e dunque per lo più sconosciuta a chi girava in barca. Poi qualche armatore cominciò a sbarcare in queste terre e ad apprezzarne l’atmosfera fuori dal tempo. Áno Koufonísia è stata sempre la più visitata. Il suo unico centro abitato, la classica “Chora”, è un tipico paesino delle Cicladi, arroccato su una piccola baia riparata dal Meltemi. A Est di Chora si possono visitare le spiagge più belle, tra cui Fínikas, Harakópou e Fáno.
Isole della Grecia. In barca si può sostare alla fonda anche nella suggestiva Baia di Póri, una spiaggia con sabbia chiara e acque trasparenti. Sempre raggiungibile solo in barca è Káto Koufonísia che offre le due splendide spiagge di Detos e Lachi. Qui si trova anche una taverna dove gustare piatti locali a base di pesce fresco. Per un’escursione tutta archeologica, il consiglio è di salpare per Keros. È una piccola terra circondata dalla natura selvaggia, senza case, né strutture turistiche. Insomma uno scalo perfetto per chi vuole godere della solitudine.
Léros, l’isola gioiello dell’Egeo
Situata nell’arcipelago del Dodecaneso fra Patmos, Lipsí e Kalymnos, Léros è un’isola remota e al tempo stesso vivace. Popolare meta di vacanza dei greci, Léros non è molto conosciuta dai velisti mediterranei. Abbastanza grande da esplorare, Léros ha tutto ciò che serve per una crociera a vela: splendide baie e villaggi imbiancati, fertili valli, dolci colline verdi, alte scogliere e numerose spiagge. Oltre ai tanti villaggi che si susseguono su un territorio multiforme. Il centro più importante è Agia Marina, la capitale, praticamente unita ad altri due villaggi, Platanos e Pandeli.
Case bianche, edifici neoclassici, stretti vicoli e sulla collina i resti di un castello bizantino rendono questa località un piccolo gioiello dell’Egeo. Lakki, a 3 chilometri a Sud di Agia Marina, è il porto dell’isola. Mentre Krithoni e Alinta sono le più famose località turistiche. Tra le spiagge più affascinanti di Léros ci sono quelle di Agia Marina, Pandeli, Vromolitho, Alinda, Agios Isidoros, Mplefoutis e Laki.
Tinos, l’isola spirituale tra borghi e monasteri
Isole della Grecia. Poco a Nord della rinomata e festosa Mykonos si trova l’isola di Tinos, meno affolata e più silenziosa, quasi spirituale. Qui infatti ogni 15 agosto arrivano i pellegrini da tutto il Paese per venerare la Vergine Maria che si trova nella splendida chiesa di Panagía Evangelístria di Hóra. Nella sua piccola navata è custodita l’icona della Santa Vergine, una delle più famose della Grecia. Insomma a Tinos si respira un grande fervore religioso, ma ci sono anche scenari naturali strepitosi. A partire dalle spiagge. Tra quelle da esplorare ci sono sicuramente quella di Pórto da cui si può ammirare la stessa Mykonos e la deliziosa Pahiá Ámmos. Molto apprezzata è poi la Baia di Kolymvythra sulla costa Nord.
Anche l’entroterra dell’isola non è da meno. Tra le montagne brulle che lo circondano si ergono oltre 40 tra villaggi e antichi monasteri. Uno dei borghi più pittoreschi è Pyrgos, dobe si possono visitare due interessanti musei: uno dedicato allo scultore Yannoulis-Halépas e un altro, più moderno, dedicato ai mestieri del marmo. Altrettanto meritevoli di una visita sono anche i caratteristici villaggi di Pánormos, Vólax e Hóra. Quest’ultimo ospita i resti di un santuario che celebra Poseidone e Anfitrite.
Kythnos, l’isola amata dagli ateniesi
Nei pressi di Atene sorge l’isola di Kythnos, un luogo tanto bello quanto sorprendentemente frequentato solo da turisti greci. Eppure offre spiagge da cartolina, come pure esclusive sorgenti termali. Sull’isola c’è un porto che si trova vicino al capoluogo Hóra. Quest’ultimo ha i tratti del tipico villaggio greco. A poco meno di 2 miglia dal porto con la barca si può esplorare la grande Baia di Loutrá, poco ridossata dal Meltemi, ma molto apprezzata per le terme. Altre interessanti spiagge sono Flambouriá e Kanála sulla costa sud-orientale.
Per chi ama le escusioni a terra invece da Hóra c’è un sentiero lungo circa 5 chilometri che arriva fino a Dryopída, un pittoresco villaggio dai tetti di tegole rosse e un dedalo di viuzze tortuose. Qui si può ammirare anche la famosa grotta marina di Kataphyki.
Ikaría, l’isola dedicata al mito di Icaro
Tutti conoscono la storia Icaro, figlio di Dedalo, il mitico architetto del labirinto di Creta fatto costruire dal re Minosse. Ebbene l’isola di Ikaría nel nome celebra proprio il suo mito. Secondo i greci l’isola fu anche il luogo di nascita di Dioniso, dio del vino. Non a caso ancora oggi gli isolani si vantano del loro famoso vino rosso con cui accompagnare i tanti piatti tradizionali. L’isola in passato fu anche un temuto covo di pirati e, in tempi più recenti, è stato trasformato anche in un carcere destinato ai simpatizzanti comunisti qui mandati in esilio durante la Guerra Civile del 1944-49.
Isole della Grecia. Sicuramente Ikaría è uno degli scali più affascinanti dell’Egeo nord-orientale. Offre uno scenario naturale impressionante con gole profonde ricoperte di boschi, distese rocciose e spiagge solitarie lambite da acque trasparenti. Il capoluogo di Ikaría è Ágios Kírykos che avvolge un piccolo porticciolo da cui si dirama un labirinto di antiche vie tutte da esplorare. A Nord di Ágios Kírykos si trovano delle sorgenti termali. Mentre sulla punta orientale dell’isola sorge la spiaggia di Fáro, una bella lingua di sabbia lunga 2 chilometri, nei cui pressi svetta la fortezza di Drákanos risalente al III secolo. Da una piccola cappella della stessa parte un sentiero che conduce alla spiaggia di Ágios Geórgios.
Chio, l’isola del mastice
A Nord del Dodecaneso si trova una delle isole più grandi della Grecia che vanta tra l’altro un ruolo di primo piano nella storia navale del Paese. Si tratta di Chio, un luogo che porta ancora i segni dolorosi del passato, dai massacri ottomani al terremoto del 1881. È un’isola con una forte personalità e nonostante sia poco conosciuta dai diportisti, rimane piuttosto movimentata anche fuori stagione, per la sua vicinanza alla Turchia e le attività economiche legate all’industria dei trasporti marittimi. Chio è anche un’isola dai paesaggi variegati: rilievi rocciosi nella parte settentrionale, distese di agrumeti di Kámbos nella fascia centrale e ancora fertili Mastihohória, ossia “villaggi del mastice”, nella parte meridionale, dove appunto gli alberi di lentischio producono questo tipo di gomma.
Sempre al mastice, alla sua storia e alle sue applicazioni, è dedicato un bellissimo e moderno museo, a Rakhi. Meritano assolutamente una visita anche i borghi medievali, come Olymbi, Pyrghi e Mesta, immersi in un’atmosfera magica. Rilassatevi, infine, sulle bellissime spiagge poco frequentate.
Alónissos, l’isola di verde e di pace
Immersa nell’arcipelago delle Sporadi, Alónissosd è un’isola tranquilla ideale per coloro che amano la pace e la natura. A livello di scenario il territorio è sorprendentemente ricoperto da lussureggianti boschi di querce, cespugli di lentisco, corbezzoli, alberi da frutto, uliveti e mandorleti. Sulla costa occidentale svettano alte scogliere sul mare. Mentre quella orientale incanta il velista con piccole baie e spiagge di ciottoli. Tra questi fondali gli appassionati di diving troveranno il relitto di una nave del V secolo a.C. Una delle spiagge più apprezzate è invece Leftos Gialós. Ovunque le acque che circondano l’isola sono le più pulite dell’Egeo e sono state dichiarate Parco Nazionale Marino, istituito soprattutto per proteggere in particolare la foca monaca del Mediterraneo, una specie a rischio di estinzione. Patitíri è la cittadina dall’atmosfera rilassata, costruita dopo il devastante terremoto del 1965 che rase al suolo il vecchio capoluogo sulla collina.
Da Patitíri parte un sentiero molto suggestivo di 2 chilometri tra boschi e alberi da frutta che arriva finoa Alónissos vecchia, un borgo pittoresco. Ma meritano una visita anche i villaggi di pescatori, tipo Stení Vála e Kalamákia dove fare una pausa tra e rifocillarsi in una delle taverne. In barca poi si possono esplorare gli otto isolotti disabitati e altrettanto ricchi di verde che circondano Alónissos.