
A vela per 14 giorni tra Zadar e le delizie del Quarnaro occidentale
Le coste tra Zadar e il Quarnaro occidentale sono una parte della Croazia da sempre molto amata dai velisti, perché ricca di bellezze paesaggistiche e culturali. La tradizione di accoglienza turistica di questi luoghi ha peraltro origini addirittura nell’Ottocento. I grandiosi palazzi del passato sono una delle meraviglie della regione, anche se in genere sono le attrazioni naturalistiche ad attirare qui i visitatori.
Acque limpidissime dove nuotano i delfini, zone selvagge dove volano i grifoni, spiagge incantevoli e alcune tra le più belle isole della Croazia sono le meraviglie che vi attendono nel Quarnaro: Krk, Cres, Unije, Dugi Otok, solo per citarne alcune. Allora, siete pronti per mollare gli ormeggi?
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Giorno 1, Unije, imbarco
Base d’imbarco per la nostra crociera tra Zadar e il Quarnaro è l’isola di Unije che fa parte dell’arcipelago di Cres e Lussino. Per l’ormeggio si può sfruttare l’ancoraggio di Unije Maracol. Unije è stata abitata in tutti i periodi storici grazie alla sua felice posizione geografica e di transito all’ingresso del Quarnero, alle numerose fonti di acqua dolce e all’ampio terreno fertile. Sia il versante settentrionale che quello orientale dell’isola sono ripidi e rocciosi, ricoperti di lecci sempreverdi, mentre il versante meridionale e quello occidentale sono più uniformi e formano una baia dove si specchiano nel mare le facciate delle case.
Ai piedi del Monte Kriz nella parte occidentale dell’isola, si trova l’unico paese circondato dagli uliveti e con le caratteristiche case distribuite a formare un anfiteatro attorno al porto. Da visitare il Faro Vnetak che sorge sulla punta sud occidentale dell’isola. Venne costruito nel 1873 ed è formato da una torre di pietra a pianta circolare posta su di un edificio che funge da base, due magazzini e una sala macchine. Interessanti anche le cittadelle di Malanderski nella parte nordorientale dell’isola e quella di Kastel nella parte centrale. Non ci sono automobili sull’isola, mentre non è difficile trovare ristoranti, pasticcerie, panetterie, un ufficio postale e negozi di alimentari nei vari villaggi.

Giorno 2, Unije – Mali Lošinj, 7 miglia
Volgiamo la prua verso Mali Lošinj, anche conosciuta come Lussinpiccolo. È l’approdo più fascinoso di Lussino ed è anche il più grande insediamento dell’isola, situato sul lato meridionale della Baia di Lussino. Proprio grazie a questa posizione è diventato nel tempo un importante centro marittimo e commerciale e ancora oggi rappresenta una destinazione turistica molto apprezzata dai velisti per il clima, la cucina e non ultime le accoglienti Spa, una tradizione che risale alle terme degli Asburgo. Importante la tradizione marinara e navale di questo luogo che a metà dell’800 vantava 150 velieri e quattro cantieri. Una storia navale che si intreccia con quella dell’ammiraglio Agostino Straulino (1914-2004), il più grande velista italiano di tutti i tempi nato proprio qui.
Tra le attrazioni da visitare a Lussinpiccolo c’è la splendida scultura in bronzo dell’atleta Apoxymenos (II-I secolo d.C.), alta quasi 2 metri, ritrovata da un subacqueo nel 1996 ed esposta nel museo a lei interamente dedicato.

Giorno 3, Mali Lošinj – Premuda, 16 miglia
Ripartiamo alla volta di Premuda che è una piccola isola che appartiene un arcipelago nella Dalmazia settentrionale che comprende una serie di isolotti situati a Nord-Ovest del capoluogo, Zara. Si trova a Sud-Ovest di Silba e a Nord-Ovest di Škarda. È lunga circa 10 chilometri, larga fino a un chilometro e ha una superficie di 9,2 chilometri quadrati. Il paese di Premuda conta circa 50 abitanti, ma la popolazione varia notevolmente durante la stagione estiva. La popolazione dell’isola si dedica alla coltivazione delle olive e all’allevamento di pecore, ma negli ultimi anni anche il turismo è entrato nell’economia locale.
La costa orientale è esposta alla Bora. Meglio quindi ormeggiare nel pittoresco porticciolo di Krijal, a occidente. Accanto al porto si ergono una chiesetta, lo struggente cimitero e pozzi di acqua piovana più preziosa del vino. Premuda è una destinazione popolare soprattutto tra gli appassionati di immersioni. La “Katedrala” è un sistema di grotte collegate tra loro con bellissimi raggi di luce che filtrano attraverso il soffitto poroso delle grotte. Un altro famoso punto di immersione è il relitto della corazzata austro-ungarica della prima guerra mondiale SMS Szent István, che si trova a una profondità compresa tra 40 e 60 metri ed è accessibile solo a subacquei esperti.

Giorno 4, Premuda – Dugi Otok, 17 miglia
Facciamo rotta verso Dugi Otok, l’isola più grande dell’arcipelago di Zara. Rimane uno dei pochi luoghi dove è possibile godere di tranquillità anche in alta stagione, ideale per i velisti che apprezzano la pace e le bellezze naturali. Le spiagge dell’isola sono diverse da una zona all’altra. Nei pressi del villaggio di Sali, il più grande dell’isola, ci sono principalmente spiagge rocciose con terrazze di pietra, scogliere e pinete. Luoghi perfetti per i velisti, i subacquei e i praticanti del naturismo.
Zadar e Quarnaro occidentale. Nella parte settentrionale dell’isola ci sono invece alcune spiagge sabbiose accessibili solo in barca. Tra queste c’è la spiaggia di Saharun che si trova sulla costa nord-occidentale di Dugi Otok, a Sud di Soline e vicino a Bozava e Veli Rat. È una bellissima insenatura di sabbia bianca che conferisce all’acqua un colore turchese ed è circondata da pinete. Anche a 200 metri dalla costa il mare è poco profondo. Una delle attrazioni nelle vicinanze di Saharun, a Veli Rat, è un faro alto 41 metri.

Giorno 5, Dugi Otok – Sestrunj, 5 miglia
Zadar e Quarnaro occidentale. La nostra prossima tappa è Sestrunj, nel medio Adriatico, appartiene al gruppo di isole minori dell’arcipelago di Zara. L’isola e l’omonimo insediamento nell’arcipelago di Zara sono parzialmente ricoperti da macchia mediterranea e vegetazione bassa. È particolarmente attraente per i diportisti grazie alla sua posizione su una rotta di navigazione naturale da Zara alle isole più occidentali. Grazie alla sua posizione al centro dell’arcipelago e alla sua elevata altitudine, offre una vista eccezionale su gran parte sia dell’arcipelago stesso che delle coste di Zara.

Giorno 6: Sestrunj – Sali (Dugi Otok), 3 miglia
Torniamo a Dugi Otok, questa volta sulla costa nord-orientale dell’isola, per esplorare il villaggio di Sali, un luogo con una tradizione peschereccia millenaria e con antichi uliveti che testimoniano l’intensa attività agricola nel corso dei secoli. L’evento culturale più famoso, che si svolge nel mese di agosto, è l’annuale gioco cittadino “Saljske užance”, con una corsa di asini come attrazione principale. Sali ha anche numerosi ristoranti, un internet café e negozi di alimentari. In bassa stagione è un porto sicuro molto popolare per le grandi navi da pesca, che vengono qui in attesa di condizioni meteorologiche migliori. Il pesce fresco può essere acquistato quasi ogni giorno sul lungomare.
Zadar e Quarnaro occidentale. Il patrimonio culturale di Sali è rappresentato da edifici sacri come la chiesa parrocchiale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria con uno splendido altare ligneo del XVII secolo e iscrizioni in glagolitico, così come le chiese di San Rocco e San Nicola. Nei campi di Sali si trovano anche resti di altre chiese cristiane.

Giorno 7, Sali (Dugi Otok) – Žut, 12 miglia
Riprendiamo la nostra navigazione in direzione di Žut, una delle isole dell’arcipelago delle Incoronate. Si trova tra l’isola di Pašman da un lato, collegata alla terraferma da un traghetto diretto a Ugljan, e l’isola di Kornat dall’altro. Con una superficie di quasi 15 chilometri quadrati quest’isola è larga solo 2 chilometri e la sua cima più alta è di 172 metri. Le insenature di Hiljača, Sarušćica, Bizikovica, Golubovac, Žešnja, Podražanj, Strunac e altre si allineano lungo la sua costa ripida e molto frastagliata, offrendo un’atmosfera alla “Robinson Crusoe” e un possibile riparo per le imbarcazioni a vela.
Su quest’isola ricoperta di ulivi, fichi e viti non ci sono insediamenti permanenti, ma durante l’anno diversi pescatori e pastori, olivicoltori e raccoglitori di fichi provenienti dall’isola di Murter soggiornano occasionalmente qui. Poiché le Incoronate sono un paradiso per la nautica, a Žut c’è anche un porto turistico con circa 120 posti barca.
Giorno 8, Žut – Zadar, 18 miglia
Tempo di mollare ancora una volta gli ormeggi e visitare Zadar (o Zara), conosciuta anche come la “Dubrovnik del Sud” per via delle sue spiagge bellissime, le albe colorate, la storia e l’atmosfera incredibile e sempre piena di gente. Città con una storia lunga 3.000 anni e un patrimonio culturale di grande valore, quello che è certo è che Zadar offre sempre qualcosa di nuovo e originale a chi la sceglie come scalo nautico.
Zadar e Quarnaro occidentale. Zara offre inoltre un paesaggio molto originale: la sua costruzione ha avuto luogo nella zona del porto. Alcuni gradini di pietra cittadini sono immersi nell’acqua e hanno al loro interno dei tubi subacquei che suonano note musicali quando vengono riempiti d’acqua. Questa costruzione crea un effetto armonico che suona come se ogni onda sospirasse dolcemente. Viene chiamato “L’Organo Marino” e “Saluto al Sole”. Zara ha anche un entroterra molto suggestivo da esplorare con tre parchi nazionali: Paklenica, i Laghi di Plitvice e Krka.
Giorno 9, Zadar – Ist, 19 miglia
Facciamo quindi rotta verso Ist, l’unica tra le oltre mille isole del mare croato, a forma di farfalla. Questa gemma nascosta dell’Adriatico è una fantastica destinazione per i diportisti, per gli amanti della natura e per chiunque voglia vivere appieno la mansuetudine di questo piccolo scorcio di natura mediterranea. Ist è anche il nome dell’unico centro abitato dell’isola. L’ospitalità ed il calore dei suoi quasi duecento abitanti vi conquisterà fin dal primo istante. Chi ama le spiagge ed i bagni in mare resterà estasiato dalle sue calette, mentre i tanti scogli e gli isolotti disseminati sul mare che la circonda offrono le condizioni ideali per gli appassionati d’immersioni.
Da non perdere la salita in cima alla Straža, dal cui belvedere potrete ammirare un’incantevole vista su Dugi otok (Isola Lunga), le Kornati (Incoronate), Olib (Ulbo), Silba (Selve) e il mare aperto. Se immaginate la vostra vacanza ideale su un’isola senza automobili, dove ascoltare la voce del silenzio e sognare al ritmo delle onde, sappiate che Ist sarà il vostro angolo di paradiso terrestre.

Giorno 10: Ist – Slatinica (Olib), 6 miglia
Proseguendo la nostra navigazione a Nord-Ovest di Zara, arriviamo a Olib, isola che si trova a Sud-Ovest di Pag, a Sud-Est di Lussino e appena a Est di Silba. È un luogo molto tranquillo dove la vita scorre lenta. A sorprendere sono i suoi vecchi edifici e gli abitanti locali che sono emigrati in massa negli Stati Uniti durante gli Anni 50 e 60. Oggi stanno lentamente tornando con i loro figli e spesso li si può sentire conversare in un inglese impeccabile. Vista la mancanza di fonti d’acqua, l’isola non ha mai conosciuto uno sviluppo economico e dunque vi è assenza di autoveicoli e di installazioni industriali. Anche il turismo è arrivato solo in minima parte e perlopiù costituito da diportisti di passaggio. È possibile trovare alcuni servizi, quali supermercato, ristoranti e una posta. Interessanti reperti archeologici e testimonianze della presenza dell’uomo nei secoli passati, in particolare le rovine di un paese romano, di una chiesa e di un monastero.
A vela tra Zadar e Quarnaro occidentale. A Sud dell’isola vi è la famosa spiaggia di sabbia bianca di Slatinica. In questa splendida baia da giugno a fine settembre sono disponibili boe per l’ormeggio. Slatinica offre inoltre un buon riparo dai temporali estivi, frequenti in questa zona. Quando soffiano i venti di Scirocco e Bora, tuttavia, non è sicura. Si consiglia di ancorare a circa 100 metri dalla riva, perché il fondale basso si estende lontano dalla costa. Dalla spiaggia di Slatinica si può raggiungere Olib seguendo un sentiero nel bosco. Sono circa 20 minuti a piedi.

Giorno 12, Olib – Punat (Krk), 30 miglia
Zadar e Quarnaro occidentale a vela. Punat, situata sulla costa orientale della valle omonima, è uno dei maggiori centri nautici della Croazia, nonché il più grande e antico porto dell’Adriatico. Le strade strette e le vecchie case di pietra di Punat offrono una vista e un ambiente incredibili per i diportisti. Le principali attrazioni e i diversi ristoranti di pesce, caffè e cantine si trovano a pochi passi dal porto. Le spiagge sono a Nord lungo tutta la costa della città fino al Golfo di Krk. Interessante da vedere è il castello di Krk anche solo dalle mura esterne. C’è anche un trenino elettrico che permette di esplorare velocemente la costa, così come un bel parco acquatico nel centro della città.
Prima della partenza, si può fare una piacevole passeggiata sull’isola di Kosljun che si trova in mezzo al golfo a poche centinaia di metri da Punat. La ricca vegetazione della piccola isola nasconde un monastero e una chiesa.

Giorno 13, Punat (Krk) – Cres, 26 miglia
Zadar e Quarnaro occidentale. La città di Cres è situata nella parte nord-orientale di un’ampia e ben protetta baia, ricca di ampie e attraenti zone balneari. Le strade di Cherso sono strette e ideali per passeggiare e per lo più prive di traffico automobilistico. La città ospita diversi negozi dove acquistare il vino e l’olio d’oliva di produzione locale, di cui la città è nota per la produzione. Il centro è molto vivace, con una varietà di prodotti artigianali locali venduti per strada e nei numerosi negozi. Ci sono anche diversi ristoranti, quasi tutti all’aperto, dove i visitatori possono sedersi e gustare la deliziosa cucina locale, osservando le barche che entrano ed escono dalla baia.
Il porto turistico situato alla periferia di Cres ha recentemente ricevuto la prestigiosa Bandiera Blu, un riconoscimento assegnato a un gruppo selezionato di spiagge e porti turistici eccellenti, distinguendoli tra i migliori al mondo.
Scoprire Zadar e il Quarnaro occidentale. Per il resto Cres offre una costa lunga e varia, con molte insenature e baie affascinanti da un lato e splendide scogliere a capofitto sul mare dall’altro. Tra tutte, Saint Ivan è la spiaggia più bella dell’isola. Da visitare ci sono la Grotta Azzurra, con una grande laguna blu o la spiaggia di Mali Bok, situata a Orlec. Questa spiaggia di ciottoli è riparata da alte scogliere che offrono ai visitatori un’ombra rilassante, perfetta per le calde giornate estive.

Giorno 14, Cres – Capo Kamenjak – Medulin, 50 miglia
Stiamo quasi per concludere la nostra crociera tra Zadar e il Quarnaro. Ma c’è ancora da esplorare il famoso Capo Kamenjak, ossia l’estremità più meridionale della penisola istriana, situata vicino alla famosa località turistica di Medulin e ai villaggi di Banjole e Premantura. Kamenjak. Tutta quest’area è stata proclamata parco naturale ed è sottoposta a protezione speciale. L’intera costa del promontorio è lunga circa 15 miglia ed è punteggiata da numerose insenature, calette, piccole spiagge e isolotti. Ci sono numerose strade sterrate e sentieri che attraversano la penisola e che conducono alle zone più nascoste. Kamenjak è particolarmente attraente per gli amanti delle immersioni grazie al suo affascinante mondo sottomarino. In particolare le acque della Baia di Albanez.
La base di sbarco per la nostra crociera tra Zadar e il Quarnaro occidentale è a Medulin nel famoso e super accogliente Aci Marina Pomer, in un’insenatura ridossata nell’ampio Golfo di Medulin.
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