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A vela tra le meravigliose e millenarie isole del Dodecaneso

– 27 Agosto 2025 – Itinerari Crociera

Itinerari Crociera

A vela tra le meravigliose e millenarie isole del Dodecaneso

Le isole del Dodecaneso rappresentano uno degli arcipelaghi più affascinanti della Grecia. Situato nell’Egeo sud-orientale al confine con la Turchia questo gruppo di dodici isole principali e numerosi isolotti minori offre ai velisti in crociera un mix straordinario di storia millenaria, architettura medievale e paesaggi naturali mozzafiato. L’arcipelago deve il suo nome al greco “dodeka nesos”, che significa letteralmente “dodici isole”, anche se in realtà comprende oltre 160 isole e isolotti, di cui solo 26 sono abitati. La posizione strategica ha reso queste terre un crocevia di civiltà diverse: dai Cavalieri di Rodi all’Impero Ottomano, dall’occupazione italiana al ritorno alla Grecia nel 1947.

Rodi, la perla del Dodecaneso, custodisce una delle città medievali meglio conservate d’Europa e il sito archeologico di Lindos. Kos, l’isola di Ippocrate, combina storia antica e vita notturna vivace, mentre Symi incanta con le sue case neoclassiche color pastello arroccate sul porto. L’arcipelago si distingue anche per la ricchezza archeologica e la varietà di paesaggi: dalle spiagge vulcaniche di Nisyros alle acque cristalline di Halki, dai monasteri di Patmos alle terme naturali di Kos.

Insomma, chi compie un viaggio in barca a vela nel Dodecaneso ha l’opportunità di navigare in un mare limpido, esplorare villaggi tradizionali e immergersi nella cultura greca tradizionale. Il periodo estivo, da maggio a ottobre, è l’ideale per navigare grazie ai venti costanti e favorevoli.

Dodecaneso
Photo credits: Rhodes Marina.

Giorno 1, Rodi (Rhodes Marina), imbarco

La base d’imbarco per la nostra crociera nel Dodecaneso è il Rhodes Marinas che si trova a Est della città di Rodi. I posti barca sono 382, tutti dotati di cime di ormeggio e all’interno le profondità vanno dai 5 ai 6,50 metri. Ogni posto barca è equipaggiato con acqua, elettricità, presa del telefono e wi-fi. Altri servizi sono rifornimento carburante, due travel lift da 250 e 400 tonnellate, sorveglianza 24 ore su 24, negozi, supermercato, bar, caffé, ristorante, palestra e noleggio scooter. All’interno del porto ci si muove tramite una card elettronica, che permette l’accesso ai pontili. Il centro storico medievale della città, patrimonio Unesco, dista dal porto solo 2,5 chilometri e si può raggiungere agevolmente con il taxi e il bus.

Rodi è peraltro un’isola dalla storia millenaria, capace di offrire ai velisti una grande varietà di attrazioni. Dalle spiagge mozzafiato, come Anthony Quinn Bay, Faliraki, Prasonisi, Ladiko e Tsambika, ai siti archeologici, come l’antica Kamiros e l’Acropoli di Rodi con il suo stadio ellenistico e i resti del tempio di Apollo. L’isola sorprende anche per i suoi paesaggi naturali: dalla Valle delle Farfalle, santuario naturale dove migliaia di farfalle creano uno spettacolo unico, alle Sette Fonti con le loro fresche acque sorgive. Poi ci sono i castelli medievali di Kritinia e Monolithos, arroccati su promontori rocciosi, oppure i pittoreschi villaggi dell’entroterra che conservano l’autentica atmosfera greca.

Dodecaneso
Photo credits: Adobe Stock.

Giorno 2, Rodi (Rhodes Marina) – Symi, 23 miglia

Symi rappresenta un autentico gioiello del Dodecaneso che si distingue dalle altre destinazioni cicladiche per la sua architettura neoclassica multicolore. La configurazione montuosa di Symi, con il monte Vigla che raggiunge i 616 metri di altitudine, crea inoltre spettacolari contrasti paesaggistici tra le acque cristalline del Mar Egeo e i rilievi rocciosi che si tuffano direttamente nel mare. Secondo la mitologia greca, Symi deve il suo nome alla ninfa sposa di Poseidone, considerata anche il luogo di nascita delle Tre Grazie.

Il porto pittoresco Gialos costituisce il cuore pulsante di Symi. L’ansa naturale s’inserisce in una profonda insenatura rocciosa, tanto che durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzato come base per i sottomarini italiani. Le case neoclassiche dai colori pastello si arrampicano sui versanti della collina creando un anfiteatro naturale di rara bellezza. Lungo il lungomare si susseguono eleganti caffè, taverne tradizionali e negozi di artigianato locale. La Torre dell’Orologio, costruita nel 1884, domina la piazza principale e rappresenta un punto di riferimento per orientarsi nel dedalo di vicoli che salgono verso la parte alta del paese.

Tra le spiagge di Symi meritano una visita Agios Georgios Dysalonas che si nasconde in una stretta insenatura sulla costa occidentale dell’isola, Marathounda, baia naturale con acque cristalline e un’atmosfera mediterranea, Agia Marina con il suo piccolo arenile sabbioso e un suggestivo isolotto roccioso raggiungibile a nuoto, dove sorge una piccola cappella. E poi ancora la Baia di Pedi, nell’omonimo villaggio di pescatori con case bianche e blu che si specchiano nel mare e le taverne dove gustare pesce fresco appena pescato.

Dodecaneso
Photo credits: Shutterstock.

Giorno 3, Symi – Nisyros, 32 miglia

Con circa 4 ore di navigazione raggiungiamo Nisyros che rappresenta un “unicum geologico” nel panorama delle isole greche, essendo l’unica del Dodecaneso a ospitare un vulcano attivo. Questa isola circolare si posiziona strategicamente tra Kos e Tilos, a poche miglia dalla costa turca. Il vulcano Polyvotis, che ne domina il centro, rappresenta il vulcano più giovane ed esuberante dell’Egeo, con la sua ultima eruzione documentata nel 1888. Il paesaggio di Nisyros si presenta come un caleidoscopio naturale: il grigio scuro della terra vulcanica contrasta magnificamente con il candore delle case cicladiche, mentre il verde delle colline si fonde con l’azzurro del cielo e il blu intenso del mare Egeo. L’isola è poi circondata da piccoli isolotti come Gyali, Pyrgousa, Pachia e Strogyli, che completano questo affascinante arcipelago vulcanico.

Mandraki costituisce il cuore pulsante dell’isola, fungendo da capoluogo e porto principale. Questo affascinante borgo tradizionale si sviluppa ai piedi di una ripida collina sul lato nord-occidentale, offrendo il classico panorama delle isole greche con case bianche, balconi in legno colorato e vicoli lastricati di ciottoli bianchi e neri che creano suggestivi effetti cromatici. La piazza di Ilikiomeni rappresenta il punto di ritrovo degli abitanti locali, mentre i turisti si dirigono verso le principali attrazioni come il Castello dei Cavalieri di San Giovanni (1325) e il Paleokastro, un’antica fortezza del IV secolo a.C. costruita sui resti dell’acropoli classica.

Altri villaggi che meritano una visita sono Mandraki, considerato il più bello dell’isola per la sua architettura unica con case bianche, tetti piastrellati e porte e finestre colorate, Emborios, affascinante villaggio fantasma in via di restauro, situato sul bordo della caldera e Pali, pittoresco villaggio di pescatori sulla costa nord-orientale, sviluppato attorno a una baia naturale che funge da approdo per le imbarcazioni turistiche.

Dodecaneso
Photo credits: IStock.

Giorno 4, Nisyros – Kos, 25 miglia

Ripartiamo ancora una volta con destinazione Kos, la terza isola più grande del Dodecaneso, ricca di storia millenaria e spiagge dorate. Situata ad appena miglia dalla costa turca, questa “isola di Ippocrate” rappresenta il perfetto equilibrio tra tradizione greca e influenze orientali. Il sito di Asklepieion, antico centro medico dedicato al culto di Asclepio, rappresenta l’attrazione principale con le sue tre terrazze panoramiche sulla costa turca. Il simbolico Platano di Ippocrate segna il cuore della città vecchia. Nell’entroterra, il villaggio di Zia sui pendii del Monte Dikeos offre tramonti spettacolari e la famosa Kanelada, sciroppo di cannella tradizionale. I villaggi montani di Pyli, Asfendiu e Platani conservano l’autenticità greca lontano dalle rotte turistiche.

Kos vanta coste con sabbia dorata finissima e acque cristalline premiate con la Bandiera Blu. La costa Nord, protetta dai venti, è ideale per giornate di relax, mentre quella Sud offre condizioni perfette per windsurf e kitesurf. Le spiagge più celebri includono Paradise Beach nella penisola di Kefalos, con sabbia bianchissima e servizi completi, e Tigaki, che si estende per 5 miglia con fondali graduali perfetti per bambini. Therma Beach è nota per le sorgenti termali che sgorgano direttamente in mare. La costa orientale offre spiagge più selvagge come Camel Beach e Exotic Beach, raggiungibili solo via mare o attraverso sentieri sterrati, ideali per chi cerca tranquillità e natura incontaminata.

Dodecaneso
Photo credits: DreamsTime.com.

Giorno 5, Kos – Tilos, 35 miglia

Tilos rappresenta un autentico gioiello nascosto del Dodecaneso, posizionata strategicamente tra Rodi e Kos. Quest’isola ospita circa 750 abitanti e si distingue per la sua rivoluzione ecologica: è diventata infatti la prima isola del Mediterraneo a energia zero e la prima al mondo certificata a zero rifiuti. Tilos vanta un paesaggio sorprendentemente verdeggiante rispetto alle aride isole vicine, grazie alle numerose sorgenti naturali che alimentano fertili vallate. La storia geologica di Tilos è unica nel panorama europeo: circa 45.000 anni fa l’isola ospitava l’ultima popolazione di elefanti nani d’Europa, i cui resti fossili rappresentano oggi una delle scoperte paleontologiche più importanti del Mediterraneo orientale.

Livadia costituisce il cuore pulsante di Tilos e il principale punto di approdo dell’isola. Questo affascinante villaggio si adagia in una valle verde protetta dalle montagne, offrendo uno scenario completamente diverso dall’aridità tipica del Dodecaneso. Il lungomare si sviluppa lungo una baia ampia e riparata, bordeggiata da una spiaggia di ciottoli bianchi e acque cristalline. Il centro di Livadia conserva un’architettura tradizionale con edifici in pietra bianca e balconi fioriti. Degno di nota è il palazzo della polizia e capitaneria di porto, esempio di architettura italiana del primo Novecento che testimonia il periodo della dominazione italiana. Seguendo la costa verso est si raggiunge l’antico porto medievale di Agios Stefanos, con il caratteristico faro e i resti delle fortificazioni.

Altro borgo interessante è Megalo Chorio. Si arrampica sui fianchi di una collina a 160 metri sul livello del mare e conserva intatto il fascino del passato con case tradizionali in pietra locale e strette vie lastricate che si snodano tra giardini profumati di basilico e origano. Quanto infine alle spiagge, Eristos è quella più grande e popolare di Tilos. Questa distesa di sabbia grossolana dorata e ciottoli colorati è abbracciata da un anfiteatro di colline brulle che creano un contrasto cromatico sorprendente con le acque turchesi. Il tramonto da Eristos è considerato uno dei più spettacolari del Dodecaneso. Suggestive sono anche Red Beach (Kokkini), una delle tre spiagge rosse di tutta la Grecia che con le sue acque trasparenti e i fondali ricchi di vita marina la rendono ideale per lo snorkeling. Lethra più selvaggia si estende come una lunga spiaggia di ciottoli bianchi lungo la costa orientale, mentre Livadia, situata direttamente nel centro del paese, è la destinazione più accessibile e attrezzata dell’isola.

Photo credits: IStock.

Giorno 6, Tilos – Chalki, 24 miglia

Ultima tappa è Chalki, una delle perle più autentiche del Dodecaneso, posizionata tra Rodi e Tilos. Il nome dell’isola deriva dalla parola greca “chalkos” (rame), in riferimento alle antiche miniere di rame che caratterizzavano l’economia locale. Di forma allungata, l’isola ha un territorio arido e montuoso, con la vetta del Maistro che raggiunge i 500 metri di altitudine e crea un paesaggio aspro ma affascinante. Nimborio costituisce l’unico vero centro abitato, sviluppandosi attorno al porto naturale che crea un bacino riparato di rara bellezza. Il borgo marinaro presenta edifici neoclassici dalle tinte pastello che si arrampicano sui fianchi della collina creando un anfiteatro colorato. Alle spalle delle case svettano i tre mulini a vento Vassilakio, Aggelakio e Andrikakio. Il lungomare pedonale costituisce il cuore pulsante della vita sociale, con taverne tradizionali, caffè e piccoli negozi lungo la banchina dove attraccano le barche da pesca.

Le acque cristalline che circondano Chalki offrono alcuni degli scenari più spettacolari del Dodecaneso. Pondamos rappresenta l’unica spiaggia sabbiosa dell’isola, situata a soli 10 minuti di passeggiata dal porto. Questa distesa di sabbia grossolana si sviluppa in una baia riparata con acque poco profonde. Ftenagia è invece una piccola caletta di ciottoli multicolori che si affaccia su acque turchesi. Kania è piccola insenatura sabbiosa che offre un ambiente intimo e riservato, con acque dalle mille tonalità di blu e una taverna che serve pranzi deliziosi. Trachia e Areta sono accessibili esclusivamente via mare. Areta, considerata la “Baia dei Ciclopi” della leggenda omerica, è circondata da montagne monolitiche che raggiungono i 400 metri di altezza, dove secondo la tradizione viveva il ciclope Polifemo.

Photo credits: IStock.
Photo credits: Lonely Planet.

Giorno 7, Chalki – Rodi (Rhodes Marina), 37 miglia

Tempo di tornare alla nostra base di partenza di questo intenso viaggio alla scoperta dell’arcipelago del Dodecaneso. Con una navigazione di circa 5 ore necessarie a coprire le circa 37 miglia, rientriamo alla base nautica di partenza nel Rhodes Marina sull’isola di Rodi. Sicuri che la nostra esperienza tra queste isole selvagge e lontane dal turismo più aggressivo ci ha restituito l’anima più autentica dell’antico paese ellenico.

 

Photo credits immagine apertura: ViaggiareSereni.com.

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