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Come gestire la fatica a bordo nelle lunghe crociere - Marenauta Blog

– 5 Dicembre 2022 – Vita a bordo

Vita a bordo

Come gestire la fatica a bordo nelle lunghe crociere

Come gestire la fatica a bordo nelle lunghe crociere. Quando si prepara la crociera a vela è fondamentale conoscere e perfezionare ogni dettaglio della propria barca, dalle vele agli impianti, dal motore al timone. Ma a cosa serve tutta questa attenzione ai dettagli, se non si dedica almeno altrettanto impegno a sè stessi? Chi ha già esperienza d lunghe navigazioni a vela sa bene quanto siano impegnative e stressanti per il corpo. E sono molti i diportisti che si sono addormentati nel momento sbagliato o hanno accumulato così tanta stanchezza a bordo da avere le allucinazioni. Ancoraggi, maltempo, turni di guardia, regolazioni alle vele sono tutti momenti che richiedono un’alta dose di concentrazione e sforzo fisico all’equipaggio. Per questo è doveroso a bordo conciliare lavoro e riposo.

Ecco allora come gestire al meglio la stanchezza, dosare e recuperare le proprie energie e far star bene tutto l’equipaggio in crociera.

Leggi anche: Come mantenere barca ed equipaggio in sicurezza in crociera

Prima regola: rimanere caldi e asciutti

In navigazione anche se c’è bel tempo ci si bagna quasi sempre quando si sta in coperta. Basta un’onda leggermente più alta, uno sbuffo di vento, lo scafo che si inclina e ci si ritrova bagnati in un attimo. Alcune barche da crociera montano cappottine che riparano il pozzetto, ma in ogni caso in mare è fondamentale rimanere asciutti. E non solo dall’acqua, ma anche dal sudore. Se infatti si indossano indumenti intimi e capi impermeabili non adeguatamente traspiranti, quando si lavora duramente per gestire le manovre, inevitabilmente si inizia a sudare. C’è quindi il rischio che il corpo si raffreddi troppo e quando si smette di lavorare ci si raffredda rapidamente.

Come gestire la fatica a bordo nelle lunghe crociere. Oltre alla cerata in GoreTex ergonomica e leggera, fondamentali sono i pantaloni. Anche questi devono assolutamente essere traspiranti, perché solo in questo modo le gambe rimarranno asciutte anche durante i turni di guardia in pozzetto e a lungo termine, renderanno anche molto meno probabili le infezioni cutanee, da strofinamento.

Gestire fatica

Dormire poco ma spesso anche durante la giornata

Quando si rimane troppo a lungo senza dormire, uno dei primi segni che il corpo ha bisogno di dormire e ricaricarsi e cominciare a sentire strani rumori nelle orecchie. Possono essere dei fischi o leggeri brusii o ancora piccoli suoni. Quando arrivano è già troppo tardi e il nostro corpo è andato in “over working”, come dicono gli anglosassoni.  Lo stadio successivo sono le allucinazioni e prima di arrivarci, bisogna assolutamente fermarsi e riposare.

Quando si naviga in solitario, naturalmente si può scegliere quando dormire, mentre in caso di navigazioni in equipaggio occorre rispettare i relativi turni di guardia al timone e alle manovre. In questo caso può essere più difficile dormire a comando, ma bisogna sforzarsi e trovare la corretta routine di lavoro e riposo. Per questo il piano di rotta della crociera deve prevedere diverse soste e scali lungo costa.

Come gestire la fatica a bordo nelle lunghe crociere. In generale, in un sistema di guardia su una barca con equipaggio si hanno più opportunità di dormire. Si possono fare anche brevi sonnellini di 10-12 minuti qua e là, dormendo magari nell’apposita cuccetta di guardia per essere pronti a rispondere a un’emergenza. Anche per questo è importante indossare indumenti comodi, traspiranti e caldi.

Non rinunciare ai sonni lunghi

Anche se dormire poco e spesso è un’ottima strategia per mantenere il corpo sempre vigile e riposato, almeno una volta ogni due o tre giorni, occorre sottoporlo a una ricarica completa. Serve cioè un sonno continuato di almeno 5-6 ore, il che può essere un problema in caso di maltempo oppure di navigazioni in acque difficili e sconosciute o ancora quando si è molto lontani dalla costa per concedersi un ancoraggio in baia o in porto. Non sempre si può dormire quando si vuole, soprattutto in equipaggio ridotto.

Quindi, prima della partenza per navigazioni lunghe, è importante individuare un periodo di tempo in cui le condizioni sembrano stabili e dove quindi si può cogliere l’opportunità di un sonno più lungo. In questi momenti ci si toglie gli abiti da vela, si va in cuccetta e si fa un sonno vero e profondo. È una buona idea puntare la sveglia, ma di solito ci si sveglia prima.

Gestire fatica

Partire riposati per poi adattarsi gradualmente

È bene arrivare alla partenza per la crociera ben riposati e concentrati per allestire il tutto al meglio. Serve qualche giorno per adattarsi all’ambiente marino e dopo si prende il ritmo naturale. Aiuta in questo periodo di adattamento avere buona conoscenza delle esigenze del proprio corpo e cercare di assecondarle anche durante la navigazione. Questo comporta anche una serie di test di concentrazione e di riflessi che si possono compiere durante la giornata per verificare la propria lucidità e assicurarsi che la mente e il corpo siano pienamente efficienti. Se queste prove evidenziano segni di stanchezza è bene riparare.

Gestire fatica

Andateci piano con i caffè multipli

Come gestire la fatica a bordo nelle lunghe crociere. Per essere sempre freschi e lucidi a bordo può sembrare efficace bere caffè a profusione. La caffeina può avere infatti un buon effetto a breve termine, ma come tutti gli stimolanti c’è poi un effetto successivo da non sottovalutare.

La cosa migliore da fare è assicurarsi di iniziare ogni giornata non troppo stressati. Non cercare di cambiare schema di sonno e sfruttare i tanti momenti di calma a bordo per distrarsi, riposarsi e dormire il più possibile. La cosa più importante è assicurarsi di essere sempre in buona forma fisica, anche grazie a un’alimentazione curata. Solo così durante la crociera si mette in sicurezza la vostra barca e di noi stessi, mentalmente e fisicamente.

 

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