Le crociere a vela ormai piacciono sempre a più persone. E capita spesso quando si prende a noleggio una barca di attirare familiari, amici e conoscenti. Tanto che le nostre barche tendono a riempirsi, a volte un po’ troppo. Ma è davvero rischioso avere troppi passeggeri a bordo? E come cambia la navigazione quando la barca è a pieno carico?

Quanti membri dell’equipaggio imbarcare

Equipaggio numeroso e navigazione. Il numero massimo di persone ammesse su una barca a vela, ossia skipper e ospiti, fa parte delle informazioni riportate sulla targhetta CE delle nostre barche. Questo numero di persone è il carico massimo ammissibile sulla barca, meno ovviamente il peso dei serbatoi di carburante e acqua dolce riempiti al 95% della loro capacità, le scorte per la cambusa, gli effetti personali di ogni membro dell’equipaggio (20 kg a testa) e il battello di servizio. Il risultato viene poi diviso per 75, pari al peso medio di un adulto, ossia 75 chilogrammi per ottenere il numero di persone ammesse a bordo di una specifica barca.

Questo metodo di calcolo è stabilito nella norma ISO 12217-1 disciplinata nel 2015 e riguarda le barche messe in circolazione dopo il 1996. Questa è la cifra che apparirà sulla targhetta CE. Per le barche messe sul mercato negli anni precedenti, il numero massimo di passeggeri è determinato dalla categoria di navigazione della barca. Che siate in navigazione fuori da un porto o all’interno di una baia all’ancora, occorre rispettare questo numero massimo di persone per non mettersi in pericolo o semplicemente rischiare una multa in caso di controllo. Queste regole valgono naturalmente anche a bordo del tender.

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Perché una barca non dovrebbe essere sovraccarica?

Per galleggiare, una barca utilizza il Principio di Archimede, che afferma una legge estremamente nota: “Qualsiasi corpo immerso in un fluido a riposo, interamente bagnato da esso o che passa attraverso la sua superficie libera, subisce una spinta verticale, diretta dal basso verso l’alto, uguale e opposta, pari al peso del volume di fluido spostato. In pratica quindi se una barca è sovraccarica, il suo peso sarà maggiore del peso dell’acqua che sposta. Questo squilibrio riduce la stabilità dello scafo e la barca non può più galleggiare normalmente. Basta un’onda o un movimento improvviso perché la barca rischi di imbarcare acqua.

Quando si sosta con la barca all’ancora il ribaltamento è accelerato dal ritorno di energia del cavo d’ormeggio. All’ancora o quando si è ormeggiati a un pontile, ci sono ugualmente rischi di sovraccarico. La barca può sbandare perché le viene impedito di riprendersi naturalmente, per esempio dalle cime d’ormeggio. L’energia immagazzinata al momento del movimento non sarà assorbita dalla cima e tornerà allo scafo in contro-reazione, peggiorando potenzialmente il ciclo successivo.

Equipaggio numeroso e pesi a bordo. Se i membri dell’equipaggio rimangono perfettamente fermi, una rottura dell’equilibrio (onda di prua, imbarco di passeggeri, corrente di marea, ecc.) sarà sufficiente a creare questo squilibrio. E come sempre succede in mare, tutto ciò che può muoversi a bordo (bevande, cibo, carburante, accessori) si sposterà verso il punto più basso della barca.

Come prevenire il ribaltamento da sovraccarico

Come misura preventiva per prevenire il capovolgimento dello scafo occorre eseguire un corretto stivaggio di materiali e attrezzature. Nel presupposto che qualsiasi oggetto libero di muoversi a bordo, si sposterà con i movimenti della barca, in particolare il rollio e il beccheggio. D’altra parte, il movimento di qualsiasi oggetto sarà sempre verso il punto più basso della barca, che sarà il lato verso l’acqua in caso di rovesciamento. Questo porta alla conclusione che è necessario mettere in sicurezza tutto ciò che imbarchiamo e ridurre così la pericolosa massa in movimento.

Equipaggio numeroso e bilanciamento della barca. I membri dell’equipaggio sono una parte importante di queste masse in movimento. Se è inimmaginabile assicurarli a bordo e costringerli all’immobilità, bisogna fare in modo che tutto l’equipaggio non si trovi nello stesso posto nello stesso momento, soprattutto su un lato della barca. Questa è una misura di sicurezza semplice ed efficace. Nel caso di barca sbandata durante un’andatura di bolina però serve il contrario: ossia che la maggior parte dell’equipaggio si metta sul lato sbandato della barca per compensare i pesi ed evitare il ribaltamento.

Rischio di multe e sanzioni

Come si può intuire il rispetto del numero di persone a bordo di una barca a vela rimane comunque una questione di sicurezza importante; così come il carico massimo accettabile a bordo. L’inosservanza, più o meno estremo di questo principio, potrebbe far affondare la barca e mettere l’intero equipaggio in pericolo reale.

Equipaggio numeroso e sanzioni. È per questa ragione che il fatto di trasportare su una barca a vela più persone di quelle consentite è punibile con una multa da parte della Guardia Costiera. Questa multa sarà di solito accompagnata dall’obbligo di ripristinare il numero di persone a bordo della barca (sbarcando quelle in eccesso) per ripristinare la sicurezza della navigazione. A volte questa multa può essere accompagnata da una sanzione amministrativa, come per esempio la sospensione o il ritiro della licenza, o ancora la confisca della barca, etc.) Nel caso più estremo, questo reato costituisce un pericolo per la vita degli altri ed è punibile con una multa fino a 15.000 euro e una pena detentiva di un anno.