A vela nell’isola di Corfù, la perla delle isole Ionie
A vela nell’isola di Corfù, la perla delle isole Ionie. Acque trasparenti, atmosfera rilassata, baie riparate e spiagge paradisiache. Se volete una crociera a vela da sogno, Corfù, in Grecia, è la vostra destinazione privilegiata. Conosciuta anche come la “perla delle isole Ionie”, è una delle isole greche più grandi e senza dubbio una delle più cosmopolite, grazie alla sua forte identità che nel corso dei secoli ha attratto marinai veneziani, inglesi, francesi, oltre che mercanti e artisti di tutto il mondo. Ognuno di loro ha lasciato il segno in questo luogo magico, nell’architettura, nella cucina o nelle tradizioni in un mix incantevole che avvolge immediatamente chi sbarca sulle sue coste.
Grazie alle condizioni di navigazione eccellenti, da Corfù si può veleggiare per esplorare anche Paxos e Antipaxos, due isolette minori ma dal fascino irresistibile e una natura ancora incontaminata.
Giorno 1, Gouvia – Kalami, 7 miglia
La nostra base nautica di partenza è il porto turistico di Gouvia, un piccolo villaggio che si trova lungo la costa orientale di Corfù, a circa 4 miglia a Nord del capoluogo dell’isola. Effettuato l’imbarco e il briefing con lo skipper, si mollano gli ormeggi e con circa un’ora di navigazione si raggiunge la Baia di Kalami, una caletta paradisiaca che appare sulla costa Nord Est di Corfù. È qui che passeremo la notte alla fonda. I velisti la conoscono come la “perla nera” per via di un’ombra insolita sul fondale che trapela dalle acque turchesi quando sono illuminate dal sole. Il colore unico dell’acqua della spiaggia di Kalami è dovuto alle sorgenti sotterranee che sgorgano dalle montagne, mentre il litorale è ricoperto di ciottoli bianchi piatti. È un luogo ideale per trascorrere una giornata all’insegna del relax.
A vela nell’isola di Corfù, la perla delle isole Ionie. Kalami è riuscita infatti a mantenere la tranquilla atmosfera di villaggio di pescatori, grazie a un turismo gestito in maniera sapiente. La sua bellezza ha conquistato anche alcune produzioni cinematografiche e televisive, tra cui la serie tv britannica I Durrell, che racconta le disavventure della celebre famiglia inglese che visse a Kalami nella villa chiamata White House, oggi un’incantevole taverna sul mare e guest house. Dietro il ristorante White House parte un bel sentiero che conduce al lido di Yialiskari, un posto stupendo, e continua fino ad Agni, una baia affacciata su acque limpidissime e subito profonde e che ospita diverse taverne con specialità locali.
Giorno 2, Kalami – Sivota, 27 miglia
Da Kalami ci si dirige a Sud verso Sivota, un’interessante cittadina non molto distante da Igoumenitsa con una serie di piccole isole proprio di fronte, alcune belle spiagge e grotte curiose da visitare. Il porticciolo cittadino offre alcuni posti in banchina, ma possono essere affollati nei mesi estivi. In alternativa ci si può mettere alla fonda di fronte alla città o nel canale tra le isole. Nel piccolo porto si trovano alcune taverne e un paio di bar fronte mare dove gustarsi un ottimo caffè freddo greco, e tutt’intorno è solo mare e verde rigoglioso della tipica macchia mediterranea. Ma il fascino di Syvota non sta solo nei suoi paesaggi: è un vero e proprio stato d’animo, perché qui la vita qui scorre lenta e la brezza profuma di salsedine e di piante aromatiche.
A vela nell’isola di Corfù, la perla delle isole Ionie. Tra le spiagge da visitare ci sono sicuramente quella di Bella Vraka a cui si accede attraverso una scalinata vertiginosa e con di fronte un’isoletta verde e rigogliosa e un piccolo lembo di spiaggia bagnata da acque cristalline e calde. E poi la spiaggia silenziosa Mega Drafi, dove sentire solo il vento e lo scrosciare del mare sulla battigia fino al tramonto.
Giorno 3, Sivota – Parga, 15 miglia
Proseguendo la nostra crociera verso Sud puntiamo la prua su Parga, deliziosa cittadina che spicca in questa costa frastagliata. Qui ancoriamo nella baia a Ovest della città che incanta a prima vista con la sua cascata di case color pastello disposte ad anfiteatro sul mare. Popolare soprattutto tra i diportisti del Nord Europa, Parga è ancora poco nota ai velisti italiani che da poco hanno cominciato ad apprezzare la magica atmosfera delle sue stradine, gli antichi palazzi e il tipico mare greco di un blu accecante.
Una grande fortezza veneziana del XIV secolo che sovrasta la città è una meta perfetta per un’affascinante passeggiata indietro nel tempo, tra corridoi a volta, stanze dei cannoni, nonché un eccezionale punto panoramico. La costa nei dintorni di Parga è un lungo susseguirsi di spiagge, alcune ampie e sabbiose e altre più piccole e di ciottoli: da Krionari, a Valtos e Lychnos, ma anche Sarakiniko, Agia Paraskevi e Arillas.
Giorno 4, Parga – Gaios (Paxos), 12 miglia
Si riparte da Parga e ci dirigiamo verso le isole di Paxos e Anti Paxos. Su quest’ultima trascorriamo parte della giornata ancorati al largo della costa orientale per una nuotata nelle acque cristalline per cui l’isola è famosa. In seguito raggiungiamo Gaios che si trova a metà strada della costa orientale di Paxos. Il villaggio è protetto da un’isola proprio di fronte e le barche possono entrare e uscire da entrambi i lati. Gaios è una graziosa cittadina con eleganti palazzi color pastello, una vivace piazzetta e un lungomare perfetto per una rilassante passeggiata. Poco lontano dal centro si trovano delle piccole calette ideali per chi vuole arrivare in spiaggia senza troppi spostamenti.
A vela nell’isola di Corfù, la perla delle isole Ionie. Per la sua posizione centrale Gaios è una buona base per esplorare l’isola di Paxos. Secondo la mitologia greca l’isola detta anche “Passo” o “Paxi” fu creata da Poseidone, il dio del mare, che con fulmine tagliò via un pezzo di Corfù allo scopo di crearsi un angolo privato dove rifugiarsi con la donna amata. E ancora oggi molte coppie scelgono quest’isola come meta di una fuga d’amore.
Giorno 5, Gaios to Lakka (Paxos), 12 miglia
Risaliamo il versante occidentale dell’isola di Paxos e navigando ammiriamo le magnifiche scogliere che si affacciano su questo lato dell’isola. Si passano al traverso archi marini, grotte e insenature nascoste che possono anche essere esplorate a piacimento. Al termine della veleggiata ancoriamo nella baia di Lakka, all’estremità settentrionale dell’isola. Questa grande baia dal fondo sabbioso è un rifugio famigerato per i velisti e il piccolo villaggio ha molto fascino da offrire.
È infatti un caratteristico borgo sul mare, incastonato tra il blu dello Ionio e il verde delle distese di uliveti. Il piccolo centro storico ha un’atmosfera molto romantica, con edifici che rivelano chiare influenze veneziane. Da qui si può partire per numerose escursioni o visitare le spiagge e le grotte più suggestive dell’isola.
Giorno 6, Lakka – Corfù Città, 27 miglia
Lasciata Paxos a poppa, risaliamo verso Nord lungo il lato orientale di Corfù per arrivare alla mitica Corfù città vecchia. Possiamo ancorare nella grande baia ai piedi del vecchio forte del VI secolo. L’euforia, la storia ricchissima e la maestosa eleganza di questa città vi conquisteranno. La forte impronta italiana caratteristica dell’architettura cittadina si deve al lungo dominio veneziano durato dal 1386 al 1797. Ne sono testimonianza le piazzette e le fontane decorate che si trovano dietro alle sontuose chiese ortodosse e alle torri campanarie.
A vela nell’isola di Corfù, la perla delle isole Ionie. L’elemento architettonico più scenografico della Città Vecchia è il Liston, un maestoso portico costruito da Napoleone nel 1807 come imitazione di Rue de Rivoli a Parigi. Elegante e pieno di animati caffè, corre lungo i prati della Spianada. Seguendo il dedalo di viuzze che si dirige verso l’interno, potrete trascorrere piacevolmente un paio di ore esplorando gli antichi palazzi, le mura difensive e fermandovi in uno degli accoglienti caffè che animano le piazze.
Giorno 7, Corfù Città – Gouvia, 5 miglia
Tempo di fare rientro nella base di partenza all’interno del porto turistico di Gouvia. Vale però la pena visitare questo piccolo e moderno paese che oltre a due spiagge bellissime riserva tra il porto e la costa le rovine degli antichi cantieri navali dei veneziani risalenti al XVII secolo. La spiaggia principale è di sabbia e ciottoli, raccolta ma deliziosa. Dalla spiaggia si può ammirare la chiesetta di Ipapandi, edificata su un piccolo isolotto collegato alla terraferma da una lingua di terra. Se poi vi viene fame trovate una buona selezione di taverne e ristoranti che servono cibo greco, ma anche cinese, tailandese, italiano e addirittura messicano. Perché questa parte di Grecia è davvero apprezzata in tutto il mondo.