Come affrontare i bassi fondali con il tender
Come affrontare i bassi fondali con il tender. Tutti i marinai sanno bene che più si naviga al largo, più si è in sicurezza. I veri pericoli per barca ed equipaggio si trovano infatti sotto costa. Scogli, ostacoli, banchi di sabbia e bassi fondali possono mettere in serio pericolo la nostra navigazione. Questo vale anche quando navighiamo a bordo del nostro battello di servizio, ossia il tender.
Quando si naviga su bassi fondali o peggio si incrocia un banco di sabbia, una placca di roccia sommersa o una secca, bisogna assolutamente alzare il livello di attenzione e mantenere uno stato di massima concentrazione da parte di chi conduce e manovra la barca: c’è ovviamente il rischio di toccare con il piede del propulsore se navighiamo a motore oppure con la chiglia o con la deriva, fissa o mobile che sia, se andiamo a vela. L’incaglio e l’arenamento sono sempre in agguato e rappresentano uno degli incubi peggiori di chi va per mare.
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Fango e detriti possono finire nel filtro del motore
Nella navigazione su bassi fondali ci sono tuttavia anche danni meno evidenti, diretti e immediatamente percepibili che riguardano in particolare le barche e i gommoni che navigano con il fuoribordo. Uno di questi per esempio è l’aspirazione di fango o sabbia nel propulsore e il danno in questo caso, anche se non causerà subito l’arresto dei motori, potrebbe coglierci impreparati in seguito, quando meno ce lo aspettiamo. Può capitare anche a chi usa il tender per avvicinarsi alla costa o sbarcare a terra.
Come affrontare i bassi fondali con il tender. Spesso i neofiti di fronte a una secca o a un fondale dal pescaggio critico pensano di salvare la propria imbarcazione mettendo in moto il motore e spostando semplicemente lo scafo verso zone con acque più profonde e tranquille. Può andare bene certo, ma volte basta la sola messa in moto del propulsore per agitare le acque poco profonde, magari con un fondo limaccioso e in questo modo si solleva fanghiglia dal fondale e questa può finire dritta proprio nei filtri del motore.
Il modo più sicuro per allontanarsi da una secca
Di fronte a un evento del genere se non si agisce immediatamente controllando scrupolosamente le condizioni del motore e non si puliscono bene i filtri, ben presto ci si potrebbe trovare alle prese con un motore in avari, così come con seri danni strutturali del propulsore, i suoi condotti e le giranti da riparare.
Il consiglio in questi casi è di portare al largo l’imbarcazione senza metterla in moto fino a quando il fondale non presenti una profondità rassicurante e solo allora effettuare la messa in moto del motore.