Come fare la manutenzione della barca in modo ecosostenibile
Manutenzione ecosostenibile della barca. Che senso ha vivere il mare da diportisti se per farlo lo inquiniamo? Pesci, molluschi, uccelli marini e altre forme di vita marina richiedono un equilibrio di nutrienti, ossigeno e acqua pulita per sopravvivere. Anche piccole quantità di prodotti tossici diluiti nell’acqua possono alterare questo delicato equilibrio, con effetti nocivi duraturi. Il volume dell’inquinamento da idrocarburi e petrolio che entra nelle acque dei nostri oceani aumenta indiscriminatamente ogni anno a causa della navigazione soprattutto commerciale naturalmente, ma in minima parte anche per la navigazione da diporto. Si stima che il 30 per cento di tutto il carburante e l’olio usato nei motori a due tempi finisca nell’acqua marina. Anche noi diportisti possiamo ridurre queste minacce agli ecosistemi facendo attenzione alla manutenzione ordinaria delle barche e al loro uso.
Ecco alcuni consigli che possono aiutarci a ridurre l’impatto ambientale della manutenzione ordinaria delle barche.
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Tenete a bordo una scorta di stracci per assorbire l’olio
Quando ci riforniamo di carburante stiamo attenti a evitare perdite e gocciolamenti. Anche piccoli versamenti di olio possono contaminare un grande volume d’acqua. Tenere una scorta di questi stracci a portata di mano per la pulizia di olio e carburante aiuterà a mantenere queste sostanze fuori dall’acqua.
Smaltite correttamente l’olio usato e i filtri
Manutenzione ecosostenibile della barca. In molti porti sono ormai disponibili strutture per smaltire l’olio usato e i relativi filtri che si trovano nel propulsore e che sono altamente tossici per l’ambiente marino. Informatevi sulla loro presenza e posizione all’interno del marina o in prossimità del cantiere quando volete eseguire la manutenzione al motore.
Tenete i solventi usati separati dall’olio usato
Non mischiare mai i rifiuti come solventi e olio usato oppure versare i rifiuti pericolosi negli scarichi di bordo, sul terreno dove magari è rimessata la barca o nelle acque di superficie.
Date la cera alla barca
Manutenzione ecosostenibile della barca. Passare un buon strato di cera su uno scafo in vetroresina impedisce che lo sporco superficiale si depositi a lungo sulle superfici. Questa piccola operazione ridurrà la necessità di utilizzare grandi quantità di detergenti quando si lava la barca. Il polline, la polvere, le spore o il sale si trovano in natura e non fanno danni quando vengono lavati nell’acqua.
Lavate solo sopra la linea di galleggiamento
Limitare la pulizia dello scafo ormeggiato in banchina solo alla zona sopra la superficie dell’acqua, ossia dalla linea di galleggiamento in sù. Usare una spugna per rimuovere efficacemente lo strato di alghe leggero senza creare quelle nuvole di metalli pesanti solitamente causate dallo strofinamento. Risciacquare quindi la barca con sola acqua dolce.
Usate detergenti non tossici
Manutenzione ecosostenibile della barca. Molti prodotti per la pulizia contengono fosfati e altre sostanze chimiche che sono tossiche per gli ecosistemi acquatici. Prima di usare prodotti con etichette di avvertimento pericolose, come teschio e ossa incrociate, provate un detergente naturale come l’aceto. Ci sono molti prodotti alternativi che possono essere utilizzati per pulire efficacemente qualsiasi tipo di superfice.
Macchie di vetroresina: Fare una pasta di bicarbonato di sodio e acqua. Usare una spugna o un panno morbido e strofinare delicatamente la miscela nella macchia. Questa pasta può anche essere usata per pulire le docce e i wc. Anche se il bicarbonato di sodio è un eccellente detergente a tutto tondo, tenete presente che è abrasivo, quindi usatelo con cura. Usate invece il succo di limone o di lime per la pulizia finale e per una finitura lucida e dall’odore fresco.
Finestre e specchi: Mescolate aceto, succo di limone e acqua calda. Riempite una bottiglia spray con la soluzione. Spruzzatela sulle finestre e pulitele con carta assorbente o giornali.
Cromo: Usate l’aceto di sidro di mele su un panno di cotone morbido per pulirlo. Poi, usate un panno fresco con un po’ di olio per bambini per ripristinare la brillantezza.
Ottone: Per pulire le parti in ottone va benissimo una soluzione di aceto e soluzione di sale
Raccordi di rame: Fate una pasta di succo di limone o di lime e sale e strofinate delicatamente per pulire.
Acciaio inossidabile: Pulite con un panno inumidito con aceto bianco non diluito.
Alluminio: Usando un panno morbido, pulite con una soluzione di crema di tartaro e acqua.
Superfici di plastica: Usate una miscela di una parte di aceto bianco e due parti di acqua calda.
Ponti: Usate una miscela di una parte di aceto bianco e otto parti di acqua calda.
Legni interni: Possono essere puliti usando olio d’oliva o olio di mandorle. L’olio fornirà idratanti naturali per il legno e aggiungerà lucentezza allo stesso tempo. Non usate questi oli sulle superfici esterne, però, poiché non reggono al sole diretto.