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Crociera in catamarano: cosa fare quando il tempo peggiora

– 11 Aprile 2023 – Vacanze in barca

Vacanze in barca

Crociera in catamarano: cosa fare quando il tempo peggiora

Come avviene per qualunque barca anche a bordo di un catamarano da crociera saper anticipare maltempo, mare formato e colpi di vento è il modo migliore per rimanere in sicurezza. Bisogna essere consapevoli tuttavia che per gestire il maltempo su un multiscafo, dobbiamo accettare il fatto che non esiste una soluzione unica che vada bene per tutti i modelli. La strategia infatti sarà molto diversa se si naviga su un catamarano standard, su uno specifico per il charter, oppure su un catamarano più orientato alle prestazioni.

Leggi anche: La tecnica giusta per manovrare un catamarano in banchina

Ogni modello ha pregi e limiti con il maltempo

Una barca sportiva che ha anche accesso a dati di alta qualità sulle previsioni meteo dovrebbe essere in grado di evitare le condizioni meteorologiche potenzialmente pericolose, semplicemente superandole. Le barche da crociera ad alte prestazioni con prue sottili dovrebbero essere in grado di navigare al lasco in tutte le condizioni meteorologiche, tranne quelle più estreme, viaggiando in sicurezza a velocità di 20 nodi e oltre, per periodi di 10-15 secondi. Nelle stesse condizioni, invece, un catamarano da charter più pesante e con prue più voluminose inizierebbe presto a soffrire.

In ogni caso quando abbiamo chiari segnali di peggioramento del tempo, la prima soluzione è sicuramente ridurre le vele. Tuttavia ridurre la randa quando si naviga al lasco non è possibile senza andare all’orza. E se il vento e lo stato del mare sono in aumento, il momento per farlo in sicurezza potrebbe essere già passato.

Un equipaggio esperto anticipa l’aumento del vento e procede a mettere i terzaroli alla randa con largo anticipo. Dopodiché ridurre anche le vele a prua è un gioco da ragazzi: con un normale rolla fiocco, basterà arrotolare un po’ di superficie della vela. Liberarsi di uno spinnaker asimmetrico può invece essere più impegnativo, ma almeno non sarà pericoloso.

Ridurre la randa quando ormai è tardi

Essere sorpresi con troppa vela alzata e sapere di aver perso la possibilità di ridurre il genoa e terzarolare la randa è un rischio. Se siete finiti inavvertitamente in questa situazione dovete ovviamente pensare a un modo sicuro per uscirne. L’idea di utilizzare la forza bruta per terzarolare la randa al lasco in condizioni di peggioramento potrebbe solleticare i velisti meno esperti.

Ma questo potrebbe non essere possibile perché la vela non si abbassa quando si rilascia la drizza perché preme con forza contro il sartiame. Inoltre, i carrelli dell’inferitura saranno sottoposti a un carico laterale per il quale non sono stati progettati.

Catamarano

Una questione di tecnica e pazienza

La soluzione migliore è lasciare la drizza della randa al suo posto e avvolgere la randa fino a quando non preme più contro il sartiame. Sarà necessario caricare un po’ il vang sul boma perché, semplicemente allentando la scotta, la vela si attorciglierà in modo da essere ancora rigida contro il sartiame.

La mossa successiva è quella di iniziare a svolgere le cime di terzaroli e di bugna, pronte per essere issate per il prossimo terzarolo. Quando sono ben tese si può provare ad allentare un po’ la drizza. Se la vela si muove, è una buona notizia, ma scenderà solo per un breve tratto prima di essere di nuovo spinta con forza sul sartiame. Solo ripetendo questo processo tutte le volte che è necessario, la randa esposta dovrebbe diventare della dimensione desiderata. Può essere un lavoro duro, ma ne vale la pena se si sente il sollievo di essere usciti da una situazione pericolosa.

Catamarano

Ridurre le vele di prua: un lavoro di squadra

Se la randa continua a rifiutarsi di scendere, l’unica opzione che vi rimane è quella di ridurre la vela di prua. Dato che le condizioni sono probabilmente peggiorate, questa soluzione potrebbe non essere molto allettante, ma un’attenta preparazione può aiutare a minimizzare lo stress. Innanzitutto, assicuratevi che la drizza sia pronta a essere mollata. È necessario che una persona si occupi di questo lavoro e che qualcuno sia sempre al timone, perché non potete permettervi che il fiocco cada in coperta a metà strada durante la manovra.

Assicuratevi anche che le cime di terzaroli siano pronte per essere tirate, anche se le cose si sono messe così male e vi aspettate che il peggio arrivi, potrebbe essere meglio ammainare semplicemente la randa e tornare alla rotta di lasco il più rapidamente possibile. Tenete acceso il motore, anche in folle va bene, in modo da poter dare una spinta in avanti, se necessario, per mantenere il timone e aiutarvi ad allontanarvi rapidamente una volta completata la manovra.

Infine, la comunicazione è fondamentale. Assicuratevi che tutti sappiano esattamente cosa state facendo e quando devono agire. Quanto più velocemente si riesce a eseguire la riduzione della vela, tanto meglio è, perché poi sarà tutto più rumoroso quando aumenterà il vento.

Catamarano

Navigare a secco di vele, meglio evitare

Può darsi che la riduzione delle vele sia la risposta a una piccola burrasca di breve durata, dopo la quale sarete in grado di riprendere la navigazione a tutta vela. Ma se si tratta dell’inizio di un maltempo più duraturo, allora dovrete pianificare per bene cosa fare nel lungo periodo. Potreste provare a navigare per un po’a secco di vele. Questo assetto può risultare scomodo perché potreste surfare abbastanza bene lungo un’onda e poi perdere il controllo della barca il governo nell’incavo dell’onda.

Quindi probabilmente sarà meglio tenere su almeno un po’ di fiocco, dato che essere tirati da davanti migliora la governabilità rispetto all’essere semplicemente spinti dalla pressione del vento sul traverso e sulla paratia di poppa.

Ancora a paracadute: mettiamo un freno alla barca

In ogni caso, se il vento continua a salire, potrebbe arrivare il momento mettere da parte la rotta e rendere semplicemente la barca sicura, riducendo lo stress e l’ansia dell’equipaggio e rendendo le cose confortevoli sottocoperta. Potreste in questo caso voler togliere tutte le vele e procedere a motore.

Il modo più comune per resistere al maltempo su un catamarano è quello di installare un’ancora a paracadute che ha il compito di frenare la barca anche se consigliare il modo giusto per farlo è uno di quegli argomenti che scatena vari dibattiti. Molti armatori di catamarano sono concordi nell’affermare che il posizionamento di un dispositivo a poppa funzioni meglio che a prua, anche se l’ancora a paracadute tende a tenere giù la poppa, aumentando quindi il rischio di portare una tonnellata di acqua nel pozzetto. Acquisire una certa confidenza con questo tipo di dispositivo attraverso prove ed errori è fondamentale per prepararsi a gestire il maltempo vero e proprio.

 

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