Noleggio Barche
Miglior prezzo garantito
I vantaggi per i nostri clienti
Testimonianze
Contatti
marenauta®
noleggio barche, un nuovo modo per vivere il mare
Sign out?
+39 0112171011
Contattaci per qualunque motivo!
  
Marenauta Blog
il blog del mare

Acqua potabile di bordo: come gestirla al meglio

– 30 Giugno 2025 – Vita a bordo

Vita a bordo

Acqua potabile di bordo: come gestirla al meglio

Poter contare su una buona scorta di acqua potabile quando si va in crociera o si vive a bordo per lunghi periodi è una necessità. Ecco alcuni consigli su come gestire l’approvvigionamento nei porti, la purificazione e lo stivaggio in modo salubre.

Avere acqua potabile fresca a bordo per chi naviga saltuariamente è una comodità. Per coloro invece che navigano e vivono in barca per lunghi periodi, si tratta di una necessità. Potrebbe sembrare una routine semplice e addirittura banale: si riempie il serbatoio con acqua fresca e pulita, si usa e si ripete la procedura. Purtroppo nella realtà non è affatto così e gestire l’impianto idrico di una barca a volte sembra tutt’altro che facile.

Dalle tubature di porti e marina turistici mal tenute, all’acqua molto dura o dal sapore sgradevole, sono innumerevoli i fattori che ostacolano il mantenimento di riserve di buona qualità. Aggiungete a questo tutti gli organismi che possono proliferare una volta che il liquido è nei serbatoi o le condizioni sconosciute dei serbatoi di una barca usata, e potete farvi un’idea di quanto sia problematico gestire questa risorsa. Tuttavia, con alcune buone abitudini e accessori relativamente economici, si può contare su scorte di buona qualità anche a bordo di un cabinato.

Leggi anche: Acqua dolce a bordo preziosa: serve un cambio di mentalità

Acqua
Photo credits: TwoGetLost.

Acqua nei porti: non sempre è potabile

È comprensibile ma pericoloso presumere che l’acqua disponibile in un porto turistico sia sempre di buona qualità. Non c’è modo di conoscere la fonte oppure in che stato il porto turistico mantenga il suo sistema idraulico. Un grande porto turistico potrebbe essere allacciato all’impianto idrico comunale che in alcuni casi fornisce acqua buona, ma in altri ha un sapore sgradevole oppure è eccessivamente dura, ossia molto ricca di calcio.

Al contrario un piccolo porto turistico potrebbe essere allacciato a un pozzo locale, oppure il gesture potrebbe avere appena riparato tubi rotti che però sono ancora pieni di detriti e sigillanti derivanti da lavori di riparazione. In generale non date mai per scontato che l’acqua di un porto turistico sia potabile. E non utilizzate mai un tubo qualunque collegato a un rubinetto del molo, indipendentemente da quanto a lungo lo lasciate scorrere prima di riempire i serbatoi. Utilizzate invece un tubo certificato NSF/ANSI 61, svuotatelo e tenete le estremità avvitate insieme quando non lo usate.

Leggi anche: Abuso di alcool in crociera: restrizioni normative e sanzioni

Photo credits: Club Sea Ray.

Perché è importante utilizzare i prefiltri

È una buona abitudine filtrare sempre l’acqua che s’immette nei serbatoi della barca. Un alloggiamento per filtro standard da 6,35 x 25 centimetri è disponibile nei negozi di nautica. Questi componenti sono economici e facili da usare con raccordi per tubi flessibili standard. Le cartucce filtranti sono disponibili in diverse granulometrie e sia in versione a sedimenti che a blocchi di carbone.

I filtri a blocchi di carbone, che rimuovono sapori, odori e particolato indesiderati, eliminano anche il cloro e dovrebbero essere utilizzati solo quando l’acqua del serbatoio viene utilizzata e riempita attivamente. Bisogna considerare che i serbatoi che contengono liquido non clorato per periodi prolungati sono a maggior rischio di proliferazione microbica.

Come eliminare eccessive quantità di calcio e magnesio

Oltre a filtrare l’acqua che va a finire nei serbatoio della barca, potrebbe essere utile anche addolcirla, a prescindere della fonte. La sua durezza è solitamente dovuta ad alti livelli di calcio e magnesio. Le strisce reattive che rilevano la durezza sono economiche e facili da usare, in caso di dubbi. Gli addolcitori sono comuni lungo i moli dei porti turistici per il lavaggio e l’asciugatura con un risciacquo senza macchie, e alcuni sono certificati per l’uso come acqua potabile.

I piccoli addolcitori d’acqua portatili utilizzano in genere un processo di scambio ionico per sostituire i minerali indesiderati di calcio e magnesio con sodio. Se l’acqua di sorgente è molto dura, non esitate ad addolcirla: altrimenti può essere molto dannosa per i sanitari e le finiture dell’imbarcazione.

Acqua
Photo credits: Exploring Overland.

Utilizzare i deionizzatori d’acqua

Lo stesso processo di scambio ionico che addolcisce l’acqua può anche deionizzarla completamente, rimuovendo tutti i minerali. Sebbene non sia potabile, è ottima ad esempio per lavare la barca. L’acqua deionizzata non lascia praticamente macchie, quindi è sufficiente lavare e risciacquare senza dover asciugare. Fa inoltre risparmiare ore di lavaggio.

L’acqua deionizzata è peraltro ottima per rimuovere il sale da una barca. Essendo completamente priva di minerali, l’acqua ha una particolare affinità con il sale che viene assorbito durante il risciacquo.

Acqua
Photo credits: Wikipedia.

Filtri ai vari rubinetti di bordo

Il fatto che versiate acqua pulita nei serbatoi non significa che rimanga tale. All’interno dei serbatoi e dei componenti idraulici della vostra barca possono accumularsi sostanze piuttosto nocive, soprattutto se l’acqua rimane inutilizzata per lunghi periodi di tempo. I filtri al punto d’uso, come per esempio quelli installati nel lavello della cucina, possono garantire acqua potabile sicura e priva di microrganismi, ma non sono tutti uguali. Esaminate le differenze tra i tipi di filtro per scegliere quello più adatto a voi.

Acqua
Photo credits: Vetus.

Pulizia del serbatoio dell’acqua

A volte è necessario pulire e disinfettare completamente il serbatoio dell’acqua della barca. Per contrastare la proliferazione microbica, basta aggiungere una soluzione di candeggina al cloro (una parte di candeggina in 150 parti di acqua). Ciò equivale a circa una tazza di candeggina ogni 40 litri d’acqua. Le strisce reattive per il cloro sono disponibili presso i negozi di piscine per confermare la concentrazione di candeggina nelle soluzioni preparate. Rimuovere tutti i filtri e le retine dei rubinetti e spegnere lo scaldabagno prima di sciacquare l’impianto. Lasciare scorrere la soluzione attraverso tutti i rubinetti finché non si avverte odore di candeggina in ogni punto. Rabboccare quindi il serbatoio con acqua fresca e lasciarla riposare per tutta la notte.

Dopodiché sciacquare l’intero impianto più volte con acqua pulita il giorno successivo finché l’odore di cloro non scompare completamente, quindi svuotare l’impianto. In ogni caso la soluzione più semplice per mantenere puliti e sani i vostri serbatoi è l’uso. Più si usano i serbatoi, più pulito rimane il sistema. È possibile bere acqua fresca e lavarsi facilmente con poche buone abitudini e semplici accessori. Basta essere navigatori intelligenti.

Photo credits immagine apertura: Yacht.de.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Offerte speciali? Iscriviti alla nostra newsletter!
Iscriviti