Crociera e meteo: che cos’è e come gestire un avviso di burrasca?
Maltempo e burrasche possono rovinare una crociera a vela. Fa parte del gioco: essere immersi in mare, in mezzo alla natura, significa anche accettare i cambiamenti del meteo. L’importante è conoscere gli eventuali rischi e soprattutto studiare attentamente i fenomeni, così come è buona norma prima di salpare seguire gli aggiornamenti del meteo, compresi i bollettini. Un fattore a cui prestare seriamente attenzione quando si organizza una crociera a vela è il cosiddetto “avviso di burrasca”.
Gli avvisi di burrasca sono notifiche emesse dalle agenzie meteorologiche nazionali che salvano vite umane e riducono al minimo i danni alle cose. Ecco come funzionano questi avvisi di condizioni meteorologiche estreme.
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Quando viene emesso un avviso di burrasca
Una burrasca è un vento di superficie particolarmente forte e sostenuto nell’intervallo 34-47 nodi (63-88 chilometri all’ora) che si verifica nelle zone costiere ma anche al largo. La Scala di Beaufort, ossia la categorizzazione della forza del vento è un modello empirico di velocità del vento sviluppato nel 1805 da Sir Francis Beaufort. Tale sistema consente alle persone normali, senza anemometri o dispositivi meteorologici, ma anche ai velisti e a coloro che vanno per mare, di valutare la velocità del vento sulla terra e sul mare.
In altre parole, anche senza essere particolarmente esperti di meteorologia si possono determinare le condizioni del vento e i potenziali pericoli in tempo reale semplicemente osservando il comportamento degli elementi. L’altezza delle onde, la formazione di “ochette” sull’acqua, lo stesso cambiamento di colore del mare, la forza della corrente e del vento, sono alcuni dei segnali che aiutano a stimare la velocità attuale del vento.
La scala della forza del vento Beaufort va da 0 a 12, cioè da 0 a oltre 118 chilometri orari di vento. Quindi, un vento di burrasca si colloca tra 7 e 10 sulla scala di misurazione del vento creata nel XIX secolo. La parola “burrasca” deriva dall’espressione norrena “gala”, ossia urlare. Ma anche se la scala dei venti ideata da Sir Francis Beaufort può essere utile se ci troviamo all’aperto e senza accesso alle comunicazioni, non sarà mai uno strumento di misurazione preciso.
Come si formano i venti di burrasca?
Un vento di burrasca è un vento forte e persistente che può durare un’intera giornata. I venti di burrasca sono più comuni nelle regioni costiere, ma non solo, anche al largo e non solo in mare, anche nei laghi, negli estuari e nei mari interni. I venti di burrasca possono verificarsi quando sistemi di alta e bassa pressione sono vicini e la topografia vicino alla costa è favorevole. Una burrasca è quindi un rapido movimento d’aria da una zona di alta a una di bassa pressione. Per esempio una leggera brezza incanalata e compressa tra gli argini collinari su entrambi i lati di una baia può creare un vento di burrasca.
Chi emette un avviso di burrasca?
Gli enti responsabili dell’emissione di bollettini e previsioni meteorologiche ufficiali sono le agenzie meteorologiche nazionali. Organizzazioni come per esempio il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica in Italia, il National Weather Service negli Stati Uniti, il Met Office in Inghilterra, sono responsabili di fornire:
- Bollettini meteorologici in tempo reale
- Previsioni meteorologiche;
- Avvisi di condizioni meteorologiche pericolose
- Informazioni generali sugli eventi meteorologici
- Informazioni sui rischi ambientali
- Previsioni di navigazione
- Previsioni di marea
- Modelli di previsione meteorologica
La Scala dei Venti di Beaufort originale del 1805 identifica quattro tipi di venti di burrasca, da 7 a 10, mentre oggi i meteorologi identificano un vento di quasi burrasca a 7, e poi burrasche nelle categorie 8 e 9. I venti di burrasca possono iniziare a generare onde moderatamente alte, con creste che si infrangono formando zattere, spezzando ramoscelli dagli alberi e facendo tremare le auto sulla strada. Poi, a un livello intermedio, creeranno onde alte con schiuma densa e le creste delle onde inizieranno a rovesciarsi. Le costruzioni e i segnali stradali temporanei vengono spazzati via.
Infine, un vento di burrasca al suo apice genera grandi onde e vaste chiazze di schiuma sulla superficie dell’oceano. Ci saranno quantità significative di spruzzi nell’aria e gli alberi saranno sradicati o spezzati. Inoltre, i tetti delle case iniziano a staccarsi.
Tipi di comunicazione per segnalare le burrasche
Un avviso di burrasca è un’allerta pubblica emessa dai servizi meteorologici nazionali. Le autorità di previsione meteorologica di solito emettono questi avvisi solo quando prevedono eventi di vento straordinari e sostenuti di tale forza. Gli avvisi di burrasca vengono emessi quando i venti soffiano in media tra i 30 e i 52 nodi (35-60 miglia all’ora o 56-96 chilometri all’ora).
Oggi le organizzazioni meteorologiche possono emettere avvisi marittimi tramite:
- Trasmissione in FM
- Televisione
- Radio VHF
- Chiamata selettiva digitale (DSC)
- Servizi satellitari
- Siti web e App ufficiali
- Social Media
- Giornali
- Sistemi di segnalazione
- Servizio di messaggi brevi (SMS)
- Segnali visivi
Gli avvisi di burrasca mirano a raggiungere la popolazione in generale, ma anche le navi in mare e i diportisti, i pescherecci e altri professionisti legati al mare. Tutti gli amanti dei watersports, compresi i velisti, i surfisti, i windsurfisti e i kiteboarder sono invitati a rimanere fuori dall’acqua durante questi fenomeni meteorologici.