Ecco perché la Turchia è una meta ideale per i velisti in crociera
La Turchia è un paese enorme circondato dal mare su tre lati, con oltre 4.000 miglia di costa. Il Mar Nero è a Nord, il Mar Egeo a Ovest e il Mediterraneo a Sud. C’è anche il Mar di Marmara interno, tra il Bosforo e lo Stretto dei Dardanelli, che collega il Mar Nero al resto del mondo. La Turchia è la meta ideale per la vela grazie al suo invidiabile clima mediterraneo, alle sue dolci maree e ai venti perfetti per navigare.
Ci sono aree di crociera su tutte queste coste, ma l’area più popolare sia per le flotte di charter che per gli armatori privati è quella che viene spesso chiamata “Costa Turchese” o “Riviera Turca”, lungo la parte meridionale.
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Quale meteo aspettarsi in una crociera a vela in Turchia
Le regioni dell’Egeo e del Mediterraneo sono sinonimo di inverni miti e umidi ed estati calde e secche. I famigerati venti di Meltemi settentrionali che affliggono le isole greche dell’Egeo durante l’estate sono molto meno forti lungo la costa turca e gli yachts che vogliono andare a Nord in estate spesso lo fanno attraversando la Turchia e seguendo la costa fino a Nord, finché il tempo lo consente, prima di tornare a Ovest verso le isole greche più settentrionali.
Quanto al meteo locale, il vento si alza nel pomeriggio e cala di nuovo la sera, consentendo una comoda notte all’ancora. Bisogna solo fare attenzione ai venti catabatici che si alzano dai fianchi ripidi delle montagne.
Porti e marina e a disposizione dei velisti
Lungo questo la “Costa Turchese” ci sono diversi ottimi porti turistici, tra cui Didim, Turgutreis, Fethiye, Kas e Finike, molto frequentati dai proprietari di yachts stranieri. Tutti i porti turistici dispongono di eccellenti strutture, tra cui supermercati, ristoranti, docce e persino bagni turchi. Più a Est, a Sud di Antalya, Kemer è consigliata come una bella città con un porto turistico ben ridossato.
A causa dell’alto tasso di inflazione della Turchia, i prezzi dei porti turistici sono aumentati vertiginosamente negli ultimi due anni. Per contro, non esiste una tassa mensile sulle crociere, a differenza della Grecia. È probabile che ci sia un aumento della domanda di posti barca in Turchia a causa dei proprietari di yachts che si trasferiscono in seguito all’introduzione della tassa greca. In linea di massima, più si va verso Est e meno costa il porto turistico.
Città vivaci, villaggi marinari e isolette disabitate
La “Costa Turchese” che va da Gumusluk a Ovest a Kekova a Est è ricca di bellezze naturali, spiagge incantevoli e villaggi ricchi di cultura. A partire da Bodrum, città attraente e vivace, ricca di storia, con un affascinante museo archeologico marino alloggiato in un castello del 15° secolo che ospita relitti dell’età del bronzo. È anche la sede di Alizé, il più grande negozio di articoli da pesca che si trova accanto a un gigantesco supermercato Migros, ideale per fare rifornimento alla cambusa.
Knidos si distingue per il suo bellissimo ancoraggio tra rovine secolari, mentre un’altra destinazione affascinante è l’isoletta disabitata di Gemiler, vicino a Oludeniz. Un luogo magico tra chiese cristiane in rovina, una laguna dall’impressionante acqua turchese e gruppi capre selvatiche molto amichevoli.
Kalekoy è un’altra chicca. Questo piccolo villaggio raggiungibile solo via mare ha un magnifico castello, completo di anfiteatro e con una vista mozzafiato sul mare. Si può ormaggiare accanto al pontile di un ristorante locale, riempire i serbatoi di acqua dolce e gustare dell’ottimo pesce fresco sotto il cielo stellato.
Spiagge da sogno e gite nell’entroterra
Da visitare c’è poi il Golfo di Gokova, con le sue montagne imponenti, le scogliere a picco sul mare e le acque limpide. Qui c’è la celebre “spiaggia di Cleopatra”, che pare abbia sabbia importata proprio dalla regina egiziana dal Nord Africa per far prendere il sole a Marco Antonio.
Anche Bozburun, appena a Sud della penisola di Bodrum, è un grande centro nautico che ospita tre grandi cantieri di caicchi. Ci sono diversi ship chandler, due lavanderie, un mercato settimanale e un autobus che porta a Marmaris via Selimiye e Orhaniye, attraversando paesaggi agricoli mozzafiato. I dolmus (minibus) sono un modo eccellente per viaggiare sulla terraferma in Turchia su distanze più brevi e offrono una visione genuina e diretta della vita locale.
Ingressi dal mare e pratiche doganali
Il check-in in Turchia per tutti coloro che arrivano in barca deve essere effettuato tramite un agente che richiede passaporti, documenti di navigazione, documenti assicurativi e un certificato del comandante (ICC o equivalente, a seconda del Paese di registrazione dell’imbarcazione). I funzionari richiedono anche informazioni su eventuali tender e fuoribordo (marca, cavalli motore, numero di serie e dimensioni). Il costo dell’ingresso è comprensivo di dogana, immigrazione, diritti di navigazione e spese di agenzia.
Una volta effettuato il check-in, l’imbarcazione ha diritto a rimanere nelle acque turche per un anno con il cosiddetto “Registro di Transito” che può essere rinnovato ogni anno per un massimo di 5 anni. Per quanto riguarda infine la possibilità di imbarcare ulteriori ospiti a bordo durante il soggiorno in Turchia, i requisiti locali per il check-in stabiliscono che le liste dell’equipaggio devono essere modificate tramite un agente ogni volta che si ricevono visitatori (il costo è di 50 euro).
Regole per le acque nere e impatto ambientale
In Turchia vista la particolare conformazione delle coste, spesso chiuse e con acque calme, si tenta di limitare l’impatto ambientale del turismo nautico, cosa per cui vige l’obbligo di avere a bordo “serbatoio acque nere”. Dopodiché ci si può recare presso uno dei porti o marina attrezzati per l’estrazione dei liquidi. Quindi occorre anche il relativo tappo di imbarco sulla coperta per l’aspirazione.
Bisogna tenere in considerazione tuttavia che non tutti i porti e marina turchi sono dotati di aspiratore e spesso i punti di raccolta delle acque nere si trovano in prossimità della zona dei rifornimenti di carburante. Il che può creare qualche disagio specialmente in alta stagione, quando si formano lunghe file di yachts in attesa di fare diesel.