Dal mare della Gallura al largo della costa di Olbia l’isola di Tavolara si erge come un gioiello incantevole. Con la sua bellezza mozzafiato, la ricca biodiversità e la ricca storia, questa isola affascinante attira diportisti da tutto il mondo.

Navigando a vela sulla costa Nord-orientale della Sardegna spunta dal mare un colosso di granito punteggiato di macchia mediterranea e circondato da acque cristalline. È l’isola di Tavolara, una montagna calcarea e granitica, dalla forma allungata e quasi piatta, caratterizzata da uno scenario davvero incantevole. Rocce impervie e vertiginose, il verde delle piante selvatiche di ginepro, rosmarino e lentisco, il blu acceso del mare. A sovrastare il tutto una maestosa vetta che raggiunge i 565 metri di altezza e domina l’intero arcipelago circostante.

Vero per gli amanti della natura e gli appassionati di avventura, l’isola di Tavolara fa parte dell’area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo istituita nel 1997 e che si estende per 76 chilometri sul litorale che va da Capo Ceraso fino a Punta s’Isuledda. Il parco comprende anche le isolette di porfido rosso di Molara e Molarotto, il pittoresco isolotto di Proratora, le gemelle Isola Piana e Isola dei Cavalli. E ancora le piccolissime isole dei Porri, dei Topi, del Drago e l’isolotto Rosso, infine Capo Coda Cavallo, lembo di terra granitica che si estende in un tratto di mare riparato.

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Sbarchi liberi nel rispetto della natura

Le basi d’imbarco principali per raggiungere Tavolara sono due: il porto di Olbia e il Porto San Paolo. Il punto di sbarco si trova nella zona Sud-orientale dell’isola, a Spalmatore, ed è dotato di un porticciolo, alcuni punti di ristoro e uno sparuto gruppo di case. Accanto, incantevoli spiaggette bordate di gigli marini.

Una volta scesi a terra ci sono naturalmente delle regole da rispettare per garantire la sostenibilità ambientale e la tutela dei suoi tesori naturali. Questo impegno per la conservazione rende l’isola ancora più preziosa e invita i diportisti ad apprezzare e custodire il suo ambiente unico.

Spiagge e calette affacciate su un mare incontaminato

La prima attrazione dell’isola sono certamente le sue bellissime spiagge dove è possibile rilassarsi e godersi il sole. Tra le più belle ci sono la spiaggia di Punta Spalmatore, una specie di piccola isoletta collegata a Tavolara da una lingua di sabbia e circondata da un mare assolutamente cristallino. Poi due spiagge situate nella zona del porto, anch’esse affacciate su un mare incontaminato.

Per gli appassionati di diving invece l’ideale è immergersi al Grottone, a Cala Cicale, a Secca dell’Elefante e a Teddja Liscia, luoghi davvero unici dove è possibile godere del magnifico spettacolo offerto dai fondali marini “abitati” da murene, dentici argentati, barracuda e posidonia oceanica. Una “chicca” è sicuramente il relitto della San Giuseppe, una motonave affondata nel 1949 e oggi attrazione dei fondali di Tavolara.

Escursioni panoramiche e un pizzico di mondanità

Anche sulla terraferma, l’isola ospita una varietà di flora e fauna uniche, tra cui specie di uccelli marini, come il gabbiano reale e il falco pellegrino, che nidificano sulle scogliere. Tra i cammini di trekking più suggestivi c’è sicuramente la “Via Ferrata degli Angeli”. Il percorso permette di raggiungere le vette più alte dell’isola, arrampicandosi su creste elevate a metà strada tra il cielo e il mare. Il cammino è ideale per escursionisti esperti che prevede dopo un breve tratto di trekking e una serie di arrampicate, l’arrivo al “Cristo”, la parte più alta. Da qui si gode di un magnifico panorama su tutto l’arcipelago.

Poco oltre il porticciolo, s’incontra invece lo scenario naturale del Festival Internazionale del Cinema “Una notte in Italia” che da decenni nel mese di luglio, ospita attori, registi e spettatori in una cornice unica. Tra le altre visite ci sono poi il Cimitero Reale, ma si può optare anche per una cena presso uno dei due ristoranti della zona dove, oltre a gustare piatti prelibati, potete anche godere una vista unica.

Esplorare Molara, l’isola verde e fortificata

Navigando verso Tavolara vale la pena cogliere l’occasione di visitare un’altra isola che fa parte della stessa Area Marina protetta. Si tratta di Molara, anche questa un’isola granitica dalla forma circolare e collinosa che ricorda la mola, da cui probabilmente deriva il nome. Qui la presenza dell’uomo è testimoniata oltre che da Villa Tamponi, appartenente alla famiglia omonima che è proprietaria dell’isola, da diversi reperti archeologi. Nella parte Nord Ovest si trovano i resti della chiesa di San Ponziano, in stile romanico e costituita da un’unica navata. Intorno alla chiesa sono stati individuati anche i resti di un paese medievale. A Sud Est si trova invece il Castello di Molara, di cui oggi non restano altro che dei ruderi. Risale alla seconda metà del IX secolo ed è collegato all’attacco a Roma dei Saraceni, i quali avevano posto il punto di partenza della loro maestosa flotta proprio nelle acque di fronte all’isola di Tavolara. La costruzione del castello in un luogo così isolato serviva a controllare un eventuale riutilizzo di quel tratto di mare, protetto dai venti e dalla vista e con l’isola di Molara come rifornimento.

Il resto dell’isola è costituito da una folta vegetazione a macchia mediterranea. Distese di olivi, lentischi e cisto dove pascolano placidamente vacche e capre allo stato brado. Qui nidificano anche numerosi uccelli marini, come il falco pellegrino e il raro gabbiano corso.