Mete per la crociera: 6 ancoraggi da sogno nella Francia mediterranea
A vela nella Francia mediterranea. Dire Francia per chi ama le crociere a vela spesso significa Costa Azzurra. In realtà la costa mediterranea del Paese non si esaurisce con le città glamour e i porti chic di questo famoso tratto costiero. Per chi vuole vivere alcuni angoli di natura incontaminata e allontanarsi dal caos delle località prese d’assalto, vi proponiamo 6 scali meno conosciuti della Francia mediterranea, ma altrettanto ricchi di suggestioni, dove sostare uno o più giorni in porto oppure in rada.
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Porquerolles, isola verde del Mediterraneo
Scalo mitico della Francia mediterranea, Porquerolles, la più grande delle isole di Hyères, è un’isola tutta da scoprire soprattutto per la sua rigogliosa natura. Offre infatti una ricca varietà di piante, alberi e fiori. Qui l’erica, la lavanda selvatica, il rosmarino, il mirto, i pini d’Aleppo e le querce da sughero fondono le loro fragranze che le dolci brezze portano verso il mare.
Per i diportisti che scelgono questa location per la propria crociera Porquerolles ha un grande porto turistico, ma soprattutto si possono sfruttare i numerosi ancoraggi tutt’intorno. Tra i più apprezzati c’è la Baia di Langoustier. Situata a Ovest dell’isola, si raggiunge aggirando la torretta cardinale a Nord della Jeaune Garde e il forte di Langoustier. L’ancoraggio avviene in 4-5 metri d’acqua su un fondale sabbioso con alghe di mare. Il consiglio è di non avvicinarsi troppo alla spiaggia, poiché i fondali hanno un pescaggio di appena 2 metri.
Port-Cros, riserva naturale incantevole e selvaggia
Situata a circa 5 miglia da Porquerolles e altrettante da Cap Bénat, l’isola di Port-Cros gode dello status di Parco Nazionale e anche per questo è rimasta molto selvaggia. La sua vegetazione profumata è incantevole. C’è da considerare tuttavia che oggi è un’isola altamente regolamentata e l’unico modo per fermarsi qui è quello di ormeggiare nella baia che funge da porto. Dominata dall’antico Forte di Eminence, questa baia si trova a Est dell’isola ed è protetta dall’isola di Bagaud.
È divisa in due zone: a Sud si trova un ancoraggio organizzato con 40 di ormeggi. A Nord invece c’è il porto vero e proprio, con due pontili in grado di ospitare 75 imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 15 metri. La Guardia Costiera locale, tuttavia, non accetta prenotazioni e i posti barca vengono occupati man mano che i diportisti arrivano in giornata.
Cap Taillat, in mezzo a due baie meravigliose
Cap Taillat separa le baie di Bon-Porté e Briande da un basso e stretto braccio di sabbia. È un luogo di sosta molto piacevole per chi ama le crociere a vela in mezzo alla natura incontaminata. In caso di bel tempo è possibile ancorare a Est o a Ovest dell’istmo in 3-5 metri d’acqua su un fondo sabbioso. Naturalmente bisogna scegliere da che parte ancorare, a seconda della direzione del vento: Bon Porté con vento da Ovest e Briande con vento da Est.
Qualunque sia il lato scelto, il litorale è ancora selvaggio e non sono ammesse auto. Il consiglio è di fare attenzione, quando si passa davanti a Cap Taillat, alla Roche l’Enfer, alta solo 1,70 metri e ad alcune rocce coperte da appena 0,3 metri d’acqua sul lato della baia di Bon-Porté.
Corniche De L’estérel, alla fonda tra le insenature
Esteso dalla rada di Agay al Golfo di La Napoule, il massiccio dell’Estérel si estende per circa 7 miglia, formando una costa molto frastagliata dove gli affioramenti di porfido rosso di questa terra vulcanica si stagliano sul blu del mare. Con il bel tempo, una barca di 10 metri di lunghezza può ancorare direttamente nelle diverse insenature e sempre molto frequentate.
Attenzione, però: non appena il vento si alza un po’, la prudenza consiglia di allontanarsi dalla riva. Si può rimanere alla fonda fino a tarda sera per godere delle luci basse e dei sontuosi tramonti, ma si sconsiglia vivamente di passare la notte.
Villefranche-Sur-Mer, nella rada più bella del Mediterraneo
Si dice che questa sia la più bella rada del Mediterraneo, quindi vale sicuramente la pena di fare una deviazione per raggiungerla. In alta stagione il luogo è sempre molto frequentato sia a terra che in acqua. Nei mesi estivi arrivano anche le navi da crociera che sbarcano i croceristi che si aggirano per le stradine, le piazze ombreggiate e le terrazze dei ristoranti della bella Villefranche.
Per gustare appieno questa suggestiva località, vi consigliamo di ancorare di fronte al porto o alla fine della rada, tenendosi abbastanza vicini alla riva per non intralciare la zona di manovra delle navi. La profondità dell’acqua è compresa tra i 7 e i 10 metri. Con l’eccezione dei venti meridionali, il bacino è ben protetto, ma l’agitazione causata dalle imbarcazioni che percorrono questo tratto di mare è inevitabile.
Centuri, un ex villaggio di pescatori
Sempre nella Francia mediterranea, situato sulla costa occidentale di Cap Corse, 2 miglia a Sud di Cap Bianco, Centuri è un piccolo porto di pescatori che ha conservato tutto il suo fascino e non a caso è classificato tra i più belli della Corsica. Naturalmente, la navigazione da diporto qui è un po’ in punta di piedi, in parte perché il posto non è molto grande e in parte perché i pochi posti disponibili alla fine del molo sono presi d’assalto.
Il più delle volte si deve ancorare nella baia, riparata dall’isola di Capense, le cui alture offrono una buona protezione dai venti occidentali. Si può ancorare in 4-8 metri d’acqua su un fondale sabbioso e roccioso. Evitate di ancorare davanti al porto, dove l’area è ingombra di numerose teste di roccia.