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Tutto quello che devi sapere per tracciare una rotta in crociera

– 9 Settembre 2022 – Vita a bordo

Vita a bordo

Tutto quello che devi sapere per tracciare una rotta in crociera

Come fanno i marinai a tracciare una rotta sulla carta? Come determinano la propria posizione? Come calcolano tempi e gradi bussola da seguire mentre sono al timone? Se si osserva una carta nautica, si notano alcune linee nere parallele tracciate sulla superficie terrestre. Queste linee sono note ai naviganti come linee di latitudine o paralleli. La latitudine inizia all’Equatore a 0° (0 gradi) e viene misurata a Nord o a Sud fino al polo corrispondente. Come si vedrà, ogni polo dista 90° dall’Equatore. Quindi, a metà strada tra l’Equatore e il Polo Nord si misura 45° di latitudine nord e così via.

Le linee verticali invece sono note come linee di longitudine o meridiani. La longitudine è simile alla latitudine, ma viene misurata verticalmente (da Est a Ovest) dalla linea del meridiano che passa per Greenwich, in Inghilterra. L’intervallo di longitudine va da 0° a 180°. Il meridiano che si trova sul lato opposto del globo rispetto a Greenwich è noto come Linea di Data Internazionale e dista 180° da Greenwich.

Leggi anche: I segnali di pericolo in mare che i crocieristi devono conoscere

Ecco come i velisti utilizzano la Latitudine e la Longitudine

Usate insieme, latitudine e longitudine aiutano a definire dove ci troviamo sulla Terra specificando latitudine e longitudine. Allo stesso modo in cui dividiamo le ore di tempo in minuti e secondi, dividiamo anche i gradi in minuti e secondi. Tuttavia, in termini di navigazione si usa il simbolo:

‘ per indicare i minuti e

” per indicare i secondi.

Per esempio Santorini, in Grecia, è contrassegnata in questo modo:

Latitudine: N 36° 23′ 35.3623”

che equivale a: Nord 36 gradi 23 minuti e 35,3623 secondi.

Longitudine: E 25° 27′ 41.4331”

che equivale a: Est 25 gradi 27 minuti e 41,4331’ secondi

Che cos’è il Miglio Nautico (NM)

Un miglio nautico corrisponde a un minuto di Latitudine, mentre un “nodo” è un minuto di latitudine all’ora. Ad esempio, per percorrere un grado di latitudine in un’ora è necessario viaggiare a 60 nodi. Considerate tuttavia che sulla maggior parte degli yachts a vela sarete fortunati se riuscirete a raggiungere i 10 nodi.

Il globo “quadrato” di Mercatore

Per rendere il mondo “piatto” è necessario distorcere il globo in qualche modo per adattarlo alla carta. Nessun mezzo è perfetto e nel corso dei secoli si sono sperimentati diversi modi. Per i naviganti, tuttavia, la Proiezione di Mercatore è il modo migliore per vedere il mondo su una carta nautica. Nel 1569 il geografo e cartografo fiammingo Gerardus Mercator pubblicò una mappa per i marinai che consentiva loro di tracciare una rotta in linee rette su una carta. Fu una svolta per i viaggi in mare. Fino a quel momento le mappe erano state disegnate soprattutto per le persone, come guide, ed erano in gran parte opere d’arte.

La proiezione di Mercatore era diversa: si trattava di uno strumento di esplorazione. Le linee di Longitudine, invece di divergere ai poli e convergere all’Equatore, sono state raddrizzate in linee parallele come le linee di latitudine. Il mondo non è quindi un globo ma un quadrato.

I problemi della carta di Mercatore

Sulle carte nautiche odierne, se si vuole andare da un’isola all’altra su una barca a vela, si può tracciare una linea retta sulla carta tra il punto di partenza e il punto di destinazione. Su altre proiezioni del globo questo potrebbe essere impossibile, ma poiché le linee del Nord e del Sud sono rettilinee, si traccia la rotta su una griglia piatta.

La Proiezione di Mercatore presenta alcuni problemi: l’Europa sembra essere di dimensioni simili all’Africa, quando invece è grande solo un terzo. Ciò è dovuto al fatto che le latitudini più alte vengono “stirate” per appiattirle, in quanto le linee di longitudine sono ora diritte e non curve. Solo intorno all’Equatore la proiezione è accurata, poiché è da qui che la proiezione viene tracciata: tutto ciò che si trova a Nord e a Sud sembra più grande di quanto non sia in realtà.

Come tracciare una rotta sulla carta nautica

La Carta di Mercatore presenta linee rette Nord/Sud ed Est/Ovest. Su una carta per esempio del Mar Egeo o del Mar Ionio, sarete dunque in grado di vedere il mondo che state percorrendo su una proiezione piana. Nella maggior parte dei casi si utilizza una carta elettronica, sia che si tratti di un’applicazione Navionics che utilizza il Gps del tablet o del telefono, sia che si tratti del sistema di navigazione elettronico della barca. Inoltre, si possono avere carte cartacee di riserva.

Anche se il sistema elettronico farà tutto per voi, dovreste avere un’idea della navigazione manuale su carta, in modo da sapere cosa fare in caso di emergenza, ad esempio se perdete l’elettronica e gli ausili navali dell’imbarcazione sono fuori uso.

Pianificare una rotta tra le isole della Grecia

Ecco un esempio di navigazione su carta.

La maggior parte dei corsi di navigazione richiede il possesso di un tracciatore con goniometro, un compasso e un paio di squadrette.

Utilizzare il tracciatore con goniometro

Il tracciatore ha una rosa dei venti e diverse linee che possono essere utilizzate per la navigazione su una carta. Nella sua forma più semplice, si tratta di una coppia di linee parallele che possono essere fatte scorrere sulla carta mentre si eseguono i calcoli. La rosa dei venti è un cerchio di plastica con 360 gradi segnati intorno ad esso su un pezzo di plastica oblungo che misura su di esso. Per tracciare una rotta dalla boa del canale navigabile del porto di partenza alla boa del canale navigabile del porto di destinazione, dovrete allineare il Nord del goniometro con il Nord della carta, quindi calcolare la Variazione (che potrebbe essere di circa 10 gradi in base alla posizione del Nord magnetico rispetto al Nord vero, come indicato nell’almanacco nautico).

Fate quindi scorrere il goniometro fino alle due boe del porto e, con la rosa rivolta verso il Nord magnetico, lo girate sulla rotta che dovrete percorrere. Sarà quindi possibile leggere la rotta da seguire dalla rosa delle bussole del goniometro. A questo punto dovrete dare al timoniere le indicazioni appropriate, come ad esempio: “Ho bisogno che tu navighi sulla rotta 275”, per dirigere appena a Nord di Ovest.

Tracciare rotta

Come utilizzare le squadrette

Come tracciare una rotta in crociera. La squadretta nautica ha la forma di un triangolo rettangolo isoscele e ha un rapportatore con due graduazioni. Le graduazioni sono da 0° a 180° e da 180° a 360° nel senso antiorario marcate su entrambi i lati corti insieme a direzioni cardinali ed intercardinali; lo 0° è il Nord, 90à è Est e via così. Per tracciare una rotta che va da A a B usate una o due squadrette e con la matita disegnate una linea retta. Se volete sapere qual’è l’angolo della rotta appena tracciata dovete disporre il lato lungo sulla rotta e e la fate scorrere fino a quando lo 0 arriva ad un meridiano. Sulla scala graduata apparirà l’indicazione dell’angolo di rotta. Se per qualche motivo non dovesse essere possibile tracciare una rotta sicura con una sola linea dovrete tracciare più linee fino a che non arriverete al punto da voi prefissato.

Conoscere il tempo della navigazione

Per valutare la distanza della giornata di navigazione, misurerete un miglio nautico sulla scala di Latitudine della carta con il compasso e “camminerete” lungo la rotta proposta. Si contano le miglia e da lì si valuta la durata della giornata di navigazione. Una rotta di 10 miglia potrebbe richiedere un paio d’ore, mentre una di 20 miglia potrebbe richiederne 4-6, a seconda delle condizioni e del fatto che si voglia arrivare a destinazione o godersi il viaggio.

Durante l’esecuzione del percorso, è possibile effettuare correzioni a tre punti, EP e DR per misurare la propria posizione rispetto al percorso proposto. Forse avete un timoniere inesperto o l’imbarcazione ha un margine di manovra molto più ampio del previsto? Un fix sulla carta può dirvi esattamente dove vi trovate e potete modificare la rotta di conseguenza.

Tracciare rotta

Nord Magnetico, Variazione e Deviazione

La bussola a chiesuola per governare la barca cerca il “Nord magnetico”. Il Nord magnetico è il vertice di un vasto campo magnetico che si estende da centinaia di miglia sopra il Polo Sud a centinaia di miglia sopra il Polo Nord. Protegge la Terra dai raggi cosmici che altrimenti potrebbero distruggere i nostri dispositivi elettronici e provocare tumori alla pelle.

Per i marinai, il campo magnetico è un ottimo strumento di navigazione, ma c’è un piccolo problema. Non si trova rigidamente sopra il Polo Nord geografico. Si sposta un po’ ogni anno.

Variazione

Lo spostamento del polo magnetico è noto come “variazione”. La variazione è prevedibile e, utilizzando la rosa dei venti della vostra carta, potete trovare la variazione annuale per una determinata località. Ad esempio, potrebbe essere di 7 gradi Ovest. In questo caso, per dirigere verso Nord, dovrete modificare la vostra rotta di 7 gradi verso Est.

Deviazione

La deviazione è molto più locale: è dovuta ai metalli presenti sulla barca e varia da barca a barca. Una cosa che può alterare la deviazione è il blocco motore, ma anche altre strutture metalliche, come i parapetti del pozzetto e persino i verricelli, possono far variare un po’ la bussola. Questo valore viene misurato per ogni barca e, anche se può cambiare a seconda degli altri oggetti presenti sul ponte, sarà ragionevolmente preciso. Sul tavolo di navigazione è presente una tabella di deviazione. Questa indica la deviazione dell’imbarcazione per una determinata rotta.

Quando si calcolano le rotte, si aggiustano le variazioni e le deviazioni per far sì che la rotta proposta per il Nord vero corrisponda alla rotta reale che il timoniere dovrà seguire.

Per navigare verso Nord (000) è necessario effettuare il seguente calcolo:

Se la deviazione è di 5 gradi a Est e la variazione è di 7 gradi a Ovest, dovrete spostare la rotta da 000 a 005 gradi a Ovest e da lì a 007 gradi a Est. Ciò significa che per navigare a 000 sarà necessario impostare una rotta di 002.

Se la variazione e la deviazione sono nella stessa direzione: 7 gradi a Ovest della variazione e 7 gradi a Ovest della deviazione, dovrete impostare la rotta su 014 per ottenere una rotta verso il Nord vero di 000.

Tracciare rotta

A cosa serve il Gps

Come tracciare una rotta in crociera. Il Global Positioning System (GPS) calcola la vostra posizione utilizzando fino a otto satelliti nello spazio. L’unità Gps è dotata di un orologio ultra-accurato e confronta i segnali temporali di ciascun satellite; la differenza di tempo che essi indicano rispetto a quello del sistema Gps consente di calcolare la posizione verticale e orizzontale rispetto ai satelliti.

I moderni sistemi Gps non si limitano a indicare la posizione, ma la tracciano su una carta elettronica. Potete dirgli dove volete andare e lui vi indicherà il percorso migliore da seguire.

Tracciare rotta

App per il tracciamento marino

Se decidete di fare una crociera a vela, prendete in considerazione l’idea di scaricare sul vostro tablet o smartphone un’applicazione di navigazione gratuita come quella di Navionics. Questi sistemi forniscono informazioni molto accurate e facili da usare sulle acque in cui volete navigare. Potreste per esempio pianificare un itinerario per una o due settimane in anticipo, ricercando le isole e gli scali sul vostro percorso e decidendo dove volete andare e quando. Queste app vi permettono di farlo e vi eviteranno di improvvisare.

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