Navigare nella Corsica occidentale: grandi emozioni tra mare e montagne verdi
La Corsica è un’isola che sembra nata per i velisti. Selvaggia, aspra eppure dolcemente mediterranea, offre uno dei litorali più spettacolari del Mare Nostrum. Montagne che si tuffano a picco nel blu, baie solitarie di sabbia rosata, piccoli porti di pietra e una cultura marinara autentica rendono questa destinazione un sogno a portata di vela. Lungo la costa occidentale, tra Ajaccio e Calvi, il paesaggio alterna scogliere granitiche scolpite dal vento e calette nascoste, dove il profumo del lentisco e del mirto accompagna le onde.
Il clima è tipicamente mediterraneo, con estati calde e secche e un regime di venti variabile: il Maestrale e il Libeccio dominano da ovest, spesso sostenuti, mentre la brezza termica pomeridiana può regalare ore di navigazione piacevole anche nelle giornate più calme. Attenzione alle improvvise raffiche provenienti da Nord Ovest, soprattutto nel Golfo di Porto e nell’area di Girolata. Le condizioni del mare sono generalmente buone, ma è consigliabile pianificare con cura le traversate più lunghe e consultare sempre i bollettini meteo locali (Marine Nationale o Météo France).
Dal punto di vista nautico, la costa occidentale corsa è ben attrezzata: Ajaccio e Calvi offrono porti moderni e servizi completi (carburante, acqua, cambusa, assistenza tecnica), mentre le rade di Ficajola, Girolata o Revellata sono perfette per chi ama la sosta in libertà, tra silenzio e natura.
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Giorno 1, Ajaccio – Golfo d’Ajaccio, 8 miglia
Ajaccio, capitale della Corsica e porto principale dell’isola, è il punto di partenza ideale per ogni navigatore. Protetta dal suo grande golfo naturale, la città sorge in un anfiteatro di colline coperte di macchia mediterranea. Il Porto Tino Rossi, moderno e ben organizzato, dispone di oltre 300 posti barca con fondali dai 3 ai 6 metri. Qui troverai rifornimento di carburante, cambusa, acqua potabile, elettricità e assistenza tecnica.
Prima di salpare, vale la pena esplorare il centro storico: le vie ombreggiate della Cittadella, la Casa Bonaparte, i mercati di prodotti locali e le terrazze affacciate sul mare. Le spiagge cittadine – come Saint-François o Trottel – sono perfette per un tuffo rinfrescante.
La prima tratta è breve: circa 8 miglia verso Sud fino alla Punta di Isolella, attraversando il golfo e godendosi la vista del profilo montuoso dell’isola. L’ancoraggio di Isolella, su fondali sabbiosi di 5-8 metri, è sicuro con venti moderati e ideale per la prima notte alla fonda. Il tramonto qui regala riflessi dorati sulle acque calme del golfo.

Giorno 2, Golfo d’Ajaccio – Baia di Ficajola, 35 miglia
Il secondo giorno è dedicato a una navigazione più impegnativa – circa 35 miglia, 8-9 ore di rotta costiera verso Nord. Dopo aver superato il Golfo di Lava e Sagone, la costa diventa progressivamente più frastagliata e spettacolare. Le Calanche di Piana, patrimonio UNESCO, sono un trionfo di rocce rosse che si tuffano nel mare turchese. Qui la barca a vela diventa il modo migliore per scoprire anfratti e grotte irraggiungibili da terra.
La baia di Ficajola, incastonata tra le scogliere, è uno dei luoghi più suggestivi dell’isola. L’ancoraggio è possibile su fondale sabbioso (5-6 metri), ma è esposto ai venti da Ovest. Il piccolo lido di ciottoli e sabbia dorata invita a scendere a terra per una nuotata o una passeggiata tra i pini. Non ci sono servizi portuali, ma la pace del luogo compensa ogni mancanza. La sera, con le luci che colorano le rocce di rosso e arancio, Ficajola regala un’atmosfera da sogno.

Giorno 3, Baia di Ficajola – Galeria, 20 miglia
Lasciata Ficajola, si risale verso Nord lungo una costa sempre più selvaggia. La navigazione (circa 20 miglia) è un susseguirsi di calette e promontori coperti di vegetazione mediterranea. Galeria appare come un piccolo gioiello incastonato tra mare e montagna, alla foce del fiume Fango, che alimenta una riserva naturale protetta. Il porticciolo dispone di pochi posti (fondali di 2-4 metri) ma offre acqua, elettricità e un paio di ristoranti dove gustare pesce fresco. In alternativa, la baia di Galeria consente un buon ancoraggio su sabbia e posidonia, protetto da venti orientali.
A terra, il borgo conserva un’atmosfera genuina: case in pietra, pescatori che rientrano al tramonto, profumo di salsedine e rosmarino. Le spiagge circostanti, Plage de Galeria e Bocca Fango, sono ideali per nuotare o fare snorkeling in acque cristalline.

Giorno 4, Galeria – Calvi, 14 miglia
Una rotta di 14 miglia conduce a Calvi, una delle perle della Corsica settentrionale. Prima di arrivare, si costeggia la baia di Revellata, luogo perfetto per un ancoraggio intermedio: fondale sabbioso (5-8 m), acque turchesi e ottima protezione da venti di levante. Calvi accoglie il navigatore con la sua cittadella genovese che domina il mare, simbolo di una storia millenaria.
Il Port de Plaisance de Calvi offre oltre 180 posti barca con tutti i servizi (acqua, carburante, elettricità, docce, Wi-Fi, lavanderia). Conviene prenotare in alta stagione, poiché è molto frequentato. Il centro storico è un dedalo di vicoli, ristorantini e negozi. Da non perdere la passeggiata al faro di Revellata e la lunga spiaggia di Calvi, che si estende per 5 km tra sabbia fine e pinete. La sera, i bar del porto si animano tra musica e profumo di mare.

Giorno 5, Calvi – Girolata, 25 miglia
Questa tappa è una delle più spettacolari dell’intero itinerario. Navigando verso sud, si entra nel cuore della Riserva Naturale di Scandola, accessibile solo via mare. Scogliere di porfido rosso, grotte, archi naturali e colonie di uccelli marini rendono la traversata indimenticabile. È importante ricordare che l’ancoraggio e la navigazione sono regolamentati: è vietato gettare l’ancora in alcune zone protette, e bisogna rispettare le distanze dalla costa.
La meta è Girolata, un minuscolo villaggio raggiungibile solo via mare o attraverso un sentiero. L’ancoraggio nella baia di Girolata è su sabbia e posidonia, con ottima tenuta e buona protezione dal Maestrale. Il piccolo porto offre boe a pagamento durante l’estate, rifornimento d’acqua e alcuni ristoranti tipici. Il luogo è magico: nessuna auto, solo il rumore delle onde e il profumo di pini e rosmarino. Il tramonto dietro le montagne infiamma il cielo, creando uno scenario che resta impresso nella memoria di ogni velista.

Giorno 6, Girolata – Cargese, 16 miglia
La rotta lungo la Corsica prosegue verso Sud, per circa 16 miglia, fino a Cargèse, un villaggio dalle origini greche arroccato su un promontorio. La navigazione attraversa tratti di costa di straordinaria bellezza, dove le montagne incontrano il mare in un abbraccio di colori e silenzio. Il Port de Cargèse offre una cinquantina di posti barca, fondali sabbiosi e tutti i servizi essenziali. In alternativa, si può sostare all’ancora nella baia a Est del porto, protetta dal Maestrale ma esposta al Libeccio.
A terra, Cargèse conquista per il suo fascino mediterraneo: due chiese contrapposte – una latina e una greca – raccontano la storia di una comunità antica e fiera. Le spiagge di Pero e Chiuni, ampie e dorate, invitano al relax. Dalla parte alta del borgo, la vista spazia sul mare fino alle Isole Sanguinarie: un panorama mozzafiato.

Giorno 7, Cargese – Ajaccio,20 miglia
L’ultimo giorno della crociera in Corsica prevede una navigazione di 20 miglia verso Ajaccio. La rotta costeggia le Isole Sanguinarie, un piccolo arcipelago di scogli rosso fuoco che al tramonto si incendiano di luce. Qui è possibile fare un’ultima sosta per un bagno o per ammirare il faro di Mezzu Mare, guardiano silenzioso del golfo. Rientrando ad Ajaccio, si riconoscono le colline familiari e l’ampio porto che accoglie il velista dopo una settimana di mare, vento e scoperte. Prima del check-out, conviene fare il pieno d’acqua e carburante e concedersi un ultimo giro per la città: una passeggiata sul lungomare, un bicchiere di vino corso e il saluto a un’isola che rimane nel cuore di chi la naviga.
Questo itinerario di 7 giorni in barca a vela da Ajaccio è un viaggio completo tra natura, cultura e navigazione. Ogni tappa racconta un volto diverso della Corsica: il fascino urbano di Ajaccio, la quiete di Galeria, la potenza selvaggia di Scandola, la vivacità di Calvi. Per il velista, è un’esperienza che unisce l’adrenalina della rotta alla poesia del mare: un equilibrio perfetto tra tecnica e libertà, tra roccia e orizzonte.
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