La usano i surfisti, gli appassionati di immersioni, i velisti e i praticanti di watersports. La muta in neoprene è un accessorio fondamentale per proteggere il corpo in acque fredde. Vediamo in questa guida come prendersene cura per mantenerla in perfetta efficienza.

Compagna fedele di tutti gli amanti dei watersports, dalla vela al windsurf, dal wing foil ai jet ski, la muta in neoprene è un accessorio fondamentale per uscire in acque fredde e mantenere inalterata la temperatura del corpo. Per preservare le prestazioni e la durata della muta in neoprene è necessario tuttavia capire come prendersene cura in modo adeguato.

Il neoprene, infatti, pur essendo flessibile e robusto, può essere soggetto a usura nel tempo se non viene mantenuto correttamente. Seguendo alcuni semplici accorgimenti, è possibile prolungare la durata della muta e mantenere intatte le sue proprietà isolanti.

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Neoprene: origini e caratteristiche

Il neoprene è la denominazione commerciale dell’azienda “DuPont Performance Elastomers” per una famiglia di gomme sintetiche basate sul policloroprene (forma polimerica del cloroprene). È stato inventato nel 1930 dagli scienziati Arnold Collins e Wallace Carothers dell’azienda DuPont che originalmente lo chiamarono “duprene”. Di fatto è stato il primo residuo della gomma sintetica prodotto a larga scala. Appartiene alla famiglia degli elastomeri di sintesi, ossia delle gomme sintetiche e si presenta come una gomma porosa, la cui massa è costituita da cellule gassose uniformemente distribuite.

Le principali caratteristiche del neoprene sono l’elasticità, la resistenza al taglio e allo schiacciamento, la resistenza all’invecchiamento atmosferico e al calore, e inoltre risulta essere inerte verso molti agenti chimici, oli e solventi. Per questi motivi oltre all’impiego per la realizzazione di mute trova importanti applicazioni nel campo dell’industria chimica, automobilistica e nella realizzazione di raccordi, guarnizioni, rivestimenti protettivi.

Pulizia e manutenzione della muta

Vediamo ora quali accortezze utilizzare per mantenere una muta in neoprene in perfetto stato e farla durare nel tempo.

1. Risciacquare la muta dopo ogni utilizzo

Uno dei passaggi più semplici ma più importanti è quello di sciacquare accuratamente la muta con acqua dolce dopo ogni utilizzo. L’acqua salata, il cloro e persino gli oli del corpo possono degradare il neoprene nel tempo. Questo semplice passaggio può aiutare a preservare l’elasticità e l’integrità generale del materiale. Evitate di usare acqua calda perché potrebbe compromettere la flessibilità del neoprene.

2. Pulizia stagionale più profonda

Ogni tanto è utile lavare più a fondo la muta con un detergente specifico per mute, in genere delicato e non detergente. I normali detergenti domestici possono danneggiare il neoprene e le cuciture della muta.

3. Asciugare perfettamente la muta

Assicuratevi che la muta sia ben asciutta prima di riporla. Tendetela al rovescio in un’area ben ventilata e lontana dalla luce diretta del sole che può far sbiadire e rendere fragile il neoprene. Una volta che l’interno è asciutto, capovolgere la muta sul lato destro per asciugare l’esterno. Non utilizzare mai un’asciugatrice o un riscaldatore per asciugare la muta.

4. Come conservare correttamente la muta

Quando si tratta di riporre la muta, la soluzione migliore è quella piatta. Se la si appende, utilizzare una gruccia larga per distribuire il peso in modo uniforme e prevenire le pieghe. Evitate di piegare la muta, che può causare pieghe permanenti, riducendone l’efficacia e la durata.

5. Riparare tempestivamente gli strappi

Se la muta si strappa, riparatela subito con il cemento per mute o portatela da un professionista. Uno strappo ignorato può peggiorare rapidamente, portando a una perdita significativa delle proprietà isolanti della muta.

6. Evitare superfici ruvide e oggetti appuntiti

Quando indossate la muta cercate di evitare di sedervi o inginocchiarvi su superfici ruvide. Il neoprene può essere facilmente danneggiato anche da oggetti appuntiti o superfici ruvide, provocando strappi e, di conseguenza, perdita di calore. Con questi accorgimenti potete prolungare la vita della vostra muta e assicurarvi che continui a tenervi caldi e comodi in acqua per molte avventure a venire. Una cura e una manutenzione adeguate di una muta non solo hanno un senso economico, ma contribuiscono anche alla conservazione dell’ambiente riducendo i rifiuti. Dopo tutto, la muta migliore è quella che già possedete.

Domande frequenti

Come indossare una muta in neoprene?

Per infilare la muta in neoprene ancora più facilmente, occorre infilare un braccio e una spalla alla volta. Quando si tiri la muta per indossarla inoltre, bisogna prendere il neoprene con tutte le dita, piega dopo piega, per evitare di creare strappi. È assolutamente vietato infine afferrare il neoprene con le unghie.

Quale muta usare d’inverno?

In acque fredde, sotto la soglia dei 15° gradi, è bene scegliere una muta con spessori da 5/4 oppure 4/3 millimetri (mm). Questo perché più spesso è il neoprene, più terrà caldo il corpo.

Come scegliere la taglia giusta della muta?

La muta deve essere perfettamente aderente, come una seconda pelle. Un buon modo per verificare se la muta è della taglia giusta consiste nell’accucciarsi e provare a fare una serie di movimenti, come per esempio simulando una nuotata. Se si sente solo una leggera resistenza, allora la muta è della taglia giusta. Se non vi è alcuna resistenza potrebbe essere troppo grande, mentre se c’è troppa resistenza è sicuramente troppo piccola.