Guida alle vele da usare durante la crociera: quali e perché
Quando si va in crociera far navigare bene la propria barca a vela dà una soddisfazione enorme all’equipaggio. Non solo si percepisce il giusto feeling con il mezzo, come se fossimo un tutt’uno con lo scafo, ma permette di sfruttare al meglio i venti e aumenta incredibilmente il senso di sicurezza e comfort in navigazione. Per navigare in modo ottimale in crociera è sicuramente necessario interpretare correttamente la situazione meteorologica, così come distribuire in modo ottimale i pesi a bordo, assegnare i ruoli a bordo e avere il giusto timing nelle manovre. Ancora prima, però, ciò che davvero fa la differenza è scegliere la giusta configurazione di vele.
Le vele sono il vero motore, peraltro “pulito”, delle nostre navigazioni che spingono la barca sfruttando l’energia del vento. Poiché si adattano alla forma e alle dimensioni dello scafo, essendoci diversi modelli di cabinati da crociera tra cui scegliere, per ognuno si può configurare il set giusto di vele in base alla forza del vento e all’andatura. Quando si sale su una barca a vela presa a noleggio, che sia un monoscafo o un catamarano, bisogna quindi conoscere di quali vele è dotata e quali bisogna utilizzare per raggiungere quel giusto feeling di velocità, comfort e sicurezza.
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Randa, la “regina” delle vele
Partiamo dalla randa che è la vela più grande e più importante a bordo. Non a caso gli anglosassoni la chiamano “main sail”, ossia vela principale. È inferita nella parte posteriore dell’albero per tutta la sua lunghezza ed è collegata al boma, per cui è anche facilissima da manovrare e orientare in base alla direzione del vento.
In genere si presenta dotata di stecche orizzontali che ne mantengono la forma ottimale, sistemi di riduzione per quando aumenta il vento e sistemi di avvolgimento rapido che la rendono semplice da manovrare anche con equipaggio ridotto. Oltre che nella propulsione della barca, la randa svolge un ruolo fondamentale nelle virate e nelle strambate, rendendola essenziale per qualsiasi navigazione.
Vele di prua: fiocco e genoa
Ad accompagnare la randa nei moderni cabinati ci sono una serie di vele di prua, che possono essere più o meno grandi rispetto alla vela principale. Tra queste la più importante è il fiocco, dimensioni più contenute e inferita allo strallo di prua. Oltre a fornire ulteriore propulsione al cabinato, il fiocco aiuta a sollevare, bilanciare e proteggere lo scafo durante la navigazione, oltre a essere decisivo nei cambi di direzione, in particolare le virate. Quando il fiocco è così grande che si sovrappone parzialmente alla randa, si chiama genoa.
Per agevolare le manovre e la riduzione del genoa o del fiocco in condizioni di vento forte o equipaggio ridotto, in genere sulle barche da crociera queste vele sono collegate a un avvolgifiocco installato sul musone di prua. Grazie a questo dispositivo e tramite delle scotte rinviate al pozzetto, lo stesso skipper è in grado in qualunque momento di aumentare o ridurre la superficie della vela.
Spinnaker, gigante, tecnico e divertente
Un’altra vela di prua che si usa soprattutto nelle andature portanti, quindi lasco, gran lasco e poppa, è lo spinnaker, spesso chiamato in forma abbreviata “spi”. La sua forma è triangolare e per lo più simmetrica con al centro una grande “pancia” e quando è issato viene tenuto al di fuori della prua tramite un braccio, detto “tangone”. È una vela enorme e molto leggera, perché realizzata in nylon o in poliestere e si usa principalmente nei venti medi e leggeri e mare calmo.
Date le sue dimensioni, va utilizzata con attenzione e misura, specie in equipaggio ridotto o di neofiti. Per contro è una vela molto divertente e che aumenta la velocità della barca di diversi nodi, quindi molto utile per i lunghi passaggi o quando si ha fretta di allontanarsi da una zona di navigazione o rientrare presto in porto.
Gennaker, il più versatile nelle portanti
Come suggerisce il nome, il gennaker è un misto tra uno spinnaker e un genoa, si utilizza nelle andature portanti, ma è molto più versatile sia a livello di andatura che di range di vento. È di grandi dimensioni e la sua forma è asimmetrica, ossia le due balumine non sono uguali, come nello spinnaker, ma quella d’ingresso è più lunga.
In genere i produttori di gennaker codificano questa vela dall’A0 all’A5. I modelli A1, A3 e A5 sono vele per navigare al lasco con varie intensità di vento, mentre l’A0 è una vela da traverso con vento leggero o lasco con vento forte. I modelli A2 e A4 sono invece le vele con un taglio più rotondo fatte per navigare ad angoli poggiati anche di 160 gradi.
Code Zero, la vela hi-tech per arie leggere
Altra vela ideale per navigare con venti leggeri o moderati e sempre più apprezzata dagli equipaggi in crociera è il Code Zero. È una vela progettata per creare portanza e aumentare la velocità della barca quando le vele normali non generano abbastanza propulsione. Inoltre grazie al fatto che è rollabile su un frullone può essere manovrata e ridotta in modo semplice anche in equipaggio ridotto. Quanto alle andature, il Code Zero è molto versatile e consente di navigare anche di bolina larga con vento sotto i 10 nodi, così come al traverso con vento più fresco.
Tra i punti forza del Code Zero c’è infine l’utilizzo di materiali hi-tech, leggeri e molto performanti, che comprendono laminati e soluzioni funzionali alla distribuzione ottimale dei carichi in gioco e alle prestazioni generali della vela.
Tormentina, la vela da tempesta
Quando il vento rafforza tanto, in caso di groppi, meteo perturbato e condizioni di burrasca, diventa fondamentale l’uso della tormentina. Si tratta di una vela dalla forma triangolare che viene inferita sullo strallo di prua ed è realizzata in materiale rinforzato proprio per resistere alla forza del vento. Le sue misure sono molto contenute e i diportisti in genere la tirano fuori quando il vento soffia tra i 35 e i 40 nodi.
Essendo piccola, in realtà non serve tanto alla propulsione della barca, né a stringere meglio, in quanto con vento forte e mare formato sono le onde a fermare la barca. Evita però che la barca sbandi, riduce gli sforzi sul timone e permette di risalire il vento fino a 60°. È una buona idea usarne una molto colorata, che rende la barca visibile in caso di pericolo da elicotteri e mezzi di soccorso.