A vela nel Golfo di Fethiye nel Sud della Turchia
La Turchia è un Paese del Mediterraneo che da sempre affascina e sorprende i velisti con i suoi luoghi incantati, le bellezze naturalistiche e i resti di un grande passato. Le acque turche sono famose per la bellezza dei colori, con fondali straordinari ricchi di flora e fauna lussureggiante. La parte meridionale della costa turca in particolare è nota per la sua tranquillità e una crociera a vela non può che essere un’esperienza indimenticabile.
In particolare il Golfo di Fethiye che fa da sfondo al nostro itinerario con le sue isolette frastagliate, è famoso per la sua incredibile bellezza ed è anche meta privilegiata di barche e yachts privati. La zona inoltre non è interessata da venti forti o particolari condizioni di maltempo, questo vuol dire che ogni giorno di vacanza in barca sarà totalmente da godere.
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Giorno 1, Fethiye, imbarco
La base nautica di partenza per la nostra crociera lungo le coste della Turchia del Sud è Fethiye, è una delle più belle destinazioni nautiche della provincia di Mugla. Un luogo magico ubicato in una baia chiusa da 12 isolotti che combina spiagge meravigliose, paesaggi sorprendenti e viste mozzafiato. La barca sarà ormeggiata nel porto naturale della città, forse il più bello della regione, nascosto nelle propaggini meridionali di un’ampia baia disseminata di graziose isolette, come Şövalye Adası che ha fatto da sfondo al celebre film “Skyfall” di James Bond. A troneggiare sul porto c’è anche l’imponente e suggestivo castello di Fethiye.
Una volta completato il check in si può fare una passeggiata nel centro storico della città (Pasapatur) che si presenta come una rete di stradine pittoresche, piene di colori, negozi e caffetterie circondate da edifici tradizionali turchi. Qui si possono ammirare le tombe rupestri di Licia, risalenti al IV secolo a.C., visitare i resti di una fortezza costruita nell’antichità dai Cavalieri di Rodi per proteggere la costa, o ancora entrare nell’affascinante mercato del pesce della città dove si può anche gustare il pescato del giorno. A pochi chilometri dal centro di Fethiye, si trovano inoltre splendide spiagge con acque cristalline, tra cui Katranci, Kumburnu, Kabak (Gemile) e Calis.
Giorno 2, Fethiye – Ölüdeniz – Isola di Gemiler, 22 miglia
Riprendiamo la navigazione per una sosta nella Baia di Ölüdeniz che offre un paesaggio incantevole con sabbia fine e acqua turchese. Qui si trova la celebre Valle delle Farfalle (Kelebek Vadisi), un’area protetta ubicata tra ripide scogliere. In fondo al piccolo sentiero nella valle, c’è una cascata dove vivono specie rare di farfalle, tra cui la rara farfalla tigre.
Proseguiamo quindi la crociera verso l’isola di Gemiler, che in turco si chiama “Gemiler Adası” e che significa “isola delle barche”. Tale nome potrebbe essere un riferimento al ruolo di San Nicola, patrono dei marinai. Gemilier è infatti conosciuta anche come Isola di San Nicola. Questo fazzoletto di terra al largo della costa della Turchia ha la forma di un triangolo isoscele rovesciato con base di circa 900 m e altezza di circa 300 m. I suoi fondali di acqua cristallina raggiungono una profondità massima 27 m e questo permette l’ancoraggio di barche di notevoli dimensioni. Il lato Nord dell’isola è completamente ridossato, e a parte la laguna di Olü Deniz, chiusa alle barche, costituisce un riparo sicuro per i naviganti provenienti da Kalkan.
Sull’isola sono situati i resti di ben cinque chiese bizantine costruite tra il IV e il VI secolo d.C. Altri resti dello stesso periodo comprendono una quarantina di altri edifici ecclesiastici e oltre cinquanta tombe cristiane. Una delle chiese è stata tagliata direttamente dalla roccia nel punto più alto dell’isola, e si trova all’estremità occidentale della passerella processionale. È possibile che l’isola sia stata utilizzata da pellegrini cristiani in rotta verso la Terra Santa.
Giorno 3, Isola di Gemiler – Ağa Limanı, 13,5 miglia
Turchia del Sud. Si prosegue il viaggio verso Ağa Limanı. Situata nel Golfo di Göcek, a circa un miglio a Nord di Kurtoğlu Burnu, Ağa Limani è in realtà composta da due baie, chiamate rispettivamente Büyük (grande) e Küçük (piccola). L’imboccatura di Ağa Limani è rivolta a Est, offrendo ai velisti una bella vista del sole che sorge ogni mattina e del Monte Bagadağ durante il giorno. L’acqua di Ağa Limanı è tra le più pulite e limpide della Turchia. In parte, ciò è dovuto a una sorgente sottomarina che alimenta la baia con acqua dolce. Purtroppo, questo significa che l’acqua è un po’ più fredda rispetto ad altri ancoraggi. Tali condizioni lo rendono in ogni caso un fantastico ancoraggio e un luogo perfetto per l’avvistamento delle tartarughe.
Un bel sentiero dalla riva del mare porta a un altopiano che si trova a poco più di cento metri sopra Ağa Limanı. La vista dalla cima è spettacolare. Qui si trovano i resti dell’antica Lydai, in passato un’importante città di confine tra Caria e Licia, chiamata Lydai. Tra le vaste rovine di epoca romana e bizantina, ci sono tombe e mausolei risalenti all’inizio del II secolo. Ci sono anche un teatro e un’agorà. Il sentiero di Ağa Limanı prosegue poi fino alla suggestiva Baia di Hamam.
Giorno 4, Ağa Limanı – Iztuzu, 25 miglia
Partenza presto per raggiungere in circa 2 ore di navigazione la spiaggia di İztuzu che si trova a circa 5 miglia a Sud dal centro di Dalyan. Si estende per 2 miglia ed è protetta da regole speciali dato che è uno dei pochi siti del Mediterraneo in cui nidifica la tartaruga Caretta. Lungo la spiaggia una fila di pali di legno segnala la collocazione dei nidi e stabilisce il limite oltre il quale i visitatori sono pregati di non spingersi per evitare di arrecare disturbo gli animali. All’estremità meridionale della spiaggia si trova la sede del Turtle Conservation, un centro di ricerca, recupero e riabilitazione per le tartarughe marine.
Turchia del Sud. I velisti apprezzano Iztuzu per oziare sulla sua sabbia dorata e nuotare sullo sfondo di montagne boscose. Gli avvistamenti di tartarughe sono comuni e a volte è possibile nuotare accanto a loro. Resta in giro fino al tramonto, quando le tartarughe tornano ai loro nidi sulla spiaggia, oppure fai una visita al Centre all’estremità sud della spiaggia per saperne di più.
Giorno 5, Iztuzu – Göcek, 30 miglia
Si riparte per esplorare Göcek, un’esclusiva località del Mediterraneo occidentale meta del turismo velico e non solo. È un porto naturale e una piccola cittadina all’interno del Golfo di Fethiye, sulla Costa Turchese, nel Sud della Turchia. Protetta da rigogliosi boschi di pino e dalle montagne Taurus, nelle sue acque si trovano innumerevoli isolotti e baie nascoste e riparate, un ambiente assolutamente perfetto per una crociera. Una volta raggiunta questa località vi troverete liberi da tutto lo stress della vita moderna, immersi in un ambiente rilassato e tranquillo.
Turchia del Sud. Oggi Göcek è un porto di fama internazionale che fornisce servizi e strutture per la nautica da diporto di alto livello. E anche grazie al clima favorevole, la bella stagione comincia in aprile e dura fino a novembre offrendo grandi opportunità ai velisti. Nel centro di Göcek si trova la lunga via Turgut Ozal con i suoi tanti negozi di artigianato, antiquariato, ristoranti e café. Anche sul lungomare c’è un’infinità di ristoranti dove gustare la cucina locale, bar e pub. Anche a Göcek non mancano resti del passato, visto che era un antico insediamento licio tra Fethiye e Caunos.
Giorno 6, Gocek – Isola di Tersane, 5 miglia
Proseguiamo la nostra crociera nel Sud della Turchia approdando sull’Isola di Tersane, la più grande del Golfo di Fethiye, conosciuta anche come “Dockyard”. In passato infatti la flotta turca utilizzò l’isola come cantiere navale durante la Prima Guerra Mondiale, da cui trae il nome. A quel tempo, molte navi sono state costruite nelle sue acque poco profonde. Subito dopo il conflitto, la popolazione ha abbandonato l’isola in seguito all’accordo di scambio di popolazione tra Grecia e Turchia.
Turchia del Sud. Tersane è separata dall’isola di Domuz da uno stretto canale a Ovest. L’isola ha una superficie di circa 2,5 chilometri quadrati. Ci sono tre piccole baie e la baia nell’angolo nord-occidentale è ben protetta. La parte Nord-orientale della baia ha un porto molto poco profondo. Oggi Tersane è un ottimo scalo per nuotare e rilassarsi nelle sue acque turchesi e cristalline. Sebbene l’isola sia attualmente disabitata, vi è un ristorante con un molo per i velisti. Oltre ad alcune rovine dell’epoca licia.
Giorno 7, Isola di Tersane – Isola di Kizil – Fethiye, 10 miglia
La nostra crociera nel Sud della Turchia volge al termine ed è tempo di tornare nella nostra base nautica di Fethiye. C’è il tempo tuttavia di fare scalo nell’isola di Kızıl, chiamata così per il suo aspetto bruno-rossastro. L’isola ospita una ricca vegetazione costituita da alberi di pino turco, alloro, carrubo e gomma dolce turca. Inoltre ci sono capre selvatiche e lepri. Sulla punta meridionale si può ammirare il faro omonimo, risalente al 19º secolo, che è stato riqualificato in un ristorante di pesce e in un ostello con nove camere.
Una curiosità: nelle prime ore del 3 agosto 1953, il volo 152 dell’Air France proveniente da Roma (Italia) e in rotta verso Beirut (Libano), effettuò un atterraggio d’emergenza a un miglio dall’isola dopo aver perso un motore in volo. La manovra fu possibile grazie anche all’aiuto del guardiano del Faro e alcuni pescatori locali. Su un totale di 42 persone (8 dell’equipaggio e 34 passeggeri) a bordo dell’aereo del tipo Lockheed L-749A Constellation, 38 sopravvissero all’incidente, mentre 4 passeggeri anziani morirono per annegamento. La posizione subacquea del relitto dell’aereo rimane ancora oggi sconosciuta. In molti ancora oggi si immergono per scoprire il vecchio relitto.