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Soluzioni per l’albero che influenzano le nostre crociere

– 27 Febbraio 2024 – Accessori di bordo

Accessori di bordo

Soluzioni per l’albero che influenzano le nostre crociere

Quando si salpa per una crociera un componente della barca che influenza enormemente la qualità delle nostre navigazioni in termini di prestazioni, comfort e sicurezza è certamente l’albero. Chi è abituato a noleggiare cabinati da charter con una certa frequenza si accorgerà di quanto sono diverse le soluzioni adottate a bordo rispetto al rigging. Ognuna di queste scelte corrisponde a caratteristiche peculiari ben precise che è bene conoscere.

Possono fare infatti la differenza nella conduzione della barca, sulla velocità o l’angolo di sbandamento, ma anche nella gestione delle manovre, come per esempio la presa di terzaroli. Vediamo allora quali sono le principali soluzioni adottate per l’albero sulle barche che normalmente vengono prese a noleggio.

Leggi anche: Guida alle vele da usare durante la crociera: quali e perché

Albero

Crocette acquartierate: pregi e difetti

Nel processo di semplificazione delle manovre che è stato introdotto ormai da qualche anno su tutte le barche da crociera spicca la presenza sull’albero delle crocette cosiddette “acquartierate”, ossia angolate verso poppa. Tra i loro vantaggi c’è quello di evitare l’uso di sartie volanti e in alcuni casi anche del paterazzo. Il che si traduce per l’equipaggio in meno manovre da fare in virata, un più agevole passaggio del genoa sulle altre mura e strambate “morbide” anche in presenza di vento forte.

Ci sono tuttavia anche degli svantaggi. Per prima cosa il profilo dell’albero deve essere sovra-dimensionato e di conseguenza più pesante di quello che potrebbe essere adottato per un albero con crocette in linea, dotato di volanti e stralletto. Nell’andatura di poppa piena, inoltre, non si riesce a lascare più di tanto la randa. Sembra un dettaglio di poco conto, ma in durante lunghi trasferimenti questo è un limite non trascurabile.

Albero in coperta o passante

Un’altra soluzione che salta subito all’occhio quando si sale su un cabinato da crociera è come viene sorretto l’albero. Esistono due soluzioni. L’albero può essere poggiato in coperta. Oppure essere “passante”, cioè attraversa la coperta e arriva sul fondo dello scafo dove viene fissato su un tacco di legno integrato al paramezzale. Poiché è vincolato in due punti, ossia mastra e piede, l’albero passante consente una più facile regolazione della curvatura (pre-bend) dell’albero e della inclinazione sull’asse longitudinale (rake). Inoltre può essere di sezione più piccola e pertanto più leggero e sottile, con conseguente minore resistenza al vento e una più contenuta zona d’ombra sulla randa. Come svantaggi l’albero passante è soggetto al passaggio di acqua che penetrando all’interno del profilo finisce in sentina. Occorre quindi avere soluzioni efficaci per bloccare l’ingresso dell’acqua.

Al contrario l’albero poggiato in coperta è vincolato a un solo punto. Ma in termini di sicurezza, se l’aggancio del piede in coperta e se il puntone interno che distribuisce il carico a compressione sono ben progettati e realizzati, non ci sono grossi problemi. Inoltre in caso di disalberamento l’albero poggiato in coperta produce meno danni di uno passante.

L’albero spostato a poppa è più efficace

Molti anni fa quando i cabinati da crociera avevano grandi vele di prua sovrapposte e piccole rande, l’albero era posizionato piuttosto in avanti, nella zona prodiera appunto. Questo tipo di piano velico tuttavia rendeva le virate più difficoltose per l’equipaggio. Sui cabinati moderni, al contrario, l’albero è collocato più verso poppa e offre piani velici più importanti. I vantaggi di questa configurazione sono diversi. Per prima cosa spostando l’albero verso poppa si ha un centro velico più arretrato e l’imbarcazione avrà una certa tendenza a essere boliniera.

Al tempo stesso aumenta la J, cioè la misura tra la base dello strallo e quella dell’albero, il cosiddetto “triangolo di prua”. Più è grande la J, più il piano velico potrà avere un fiocco a bassa sovrapposizione ma comunque con una superficie efficace per garantire potenza al piano velico. In questo modo con una vela di prua che non supera le sartie verso poppa, la virata risulta più semplice.

Albero

Albero con rollaranda o avvolgitore sul boma

L’avvolgiranda sull’albero è comodo soprattutto per gli equipaggi ridotti ma permette di installare sulla vela solo delle piccole stecche in balumina. Si vede spesso sui catamarani da crociera dove le rande presentano poco allunamento e sono di piccole dimensioni, il che penalizza non poco le prestazioni e l’efficienza del cabinato.

Al contrario, l’avvolgiranda sul boma offre la possibilità di realizzare una randa cosiddetta “full batten”, ossia completamente steccata, di dimensioni più generose e di forma migliore. Il sistema di avvolgimento però, rispetto a quello sul boma, è un po’ più complesso da eseguire. Se si ha una certa esperienza di navigazione è in ogni caso preferibile rispetto al sistema classico.

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Albero in carbonio o in alluminio

Riguardo il materiale con cui è realizzato l’albero le opzioni sono due: alluminio o carbonio. Per il momento sui cabinati da crociera prevale ancora il primo, per una questione di costi. Per quanto infatti la fibra di carbonio sia oggi meno costosa di un tempo, il divario di prezzo è ancora piuttosto alto. Questo perché mentre un profilo d’alluminio viene prodotto in serie, quello in carbonio deve essere realizzato manualmente. E questo contribuisce a elevare i suoi costi di produzione. La costruzione in carbonio inoltre è più complessa e la stessa solidità dell’albero può essere perfettamente calibrata nei vari punti applicando più rinforzi di fibra dove serve e meno dove i carichi sono minori.

I vantaggi del carbonio riguardano anche il comfort in navigazione. Risparmiare il 30-40 per cento del peso dell’albero consente di abbassare il baricentro a tutto vantaggio del rollio, del beccheggio e infine dello sbandamento. Un cabinato da crociera dotato di albero in carbonio passa più dolcemente l’onda e rolla meno.

Albero

La giusta regolazione dell’albero

Chiudiamo questa guida con un tema altrettanto importante che riguarda la giusta regolazione dell’albero. Anche durante una crociera questo deve essere dritto e non avere flessioni laterali. Può essere pericoloso osservare una forma a “S” o strane torsioni. Lateralmente può invece avere una leggera curvatura, ma non troppo marcata. Gli alberi armati in testa, ossia con lo strallo che arriva in cima all’albero, di norma sono meno “morbidi” e permettono di effettuare una regolazione più grossolana.

Gli alberi frazionati, invece, permettono di effettuare regolazioni più accurate e di ottenere una flessione dell’albero più adeguata alle condizioni del vento e all’attrezzatura armata. Per regolare l’albero e ottenere le massime prestazioni, occorre un esperto dotato di uno strumento chiamato “tensiomentro”. Tuttavia per la crociera, con un po’ di esperienza si può regolare l’albero della barca anche da soli.

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