Quarnaro occidentale: a vela tra acque azzurre e borghi antichi
In barca a vela nella Croazia più autentica. Ideale per staccare la spina e riconciliarsi con l’anima più antica e incantata dell’Adriatico. Una navigazione tranquilla spinti dal Maistro fra piccole isole, calette appartate e villaggi di pescatori senza tempo.
Lo spettacolo del mare croato va in scena nelle acque azzurre del Golfo del Quarnaro, davanti a Lussino. Qui branchi di delfini, la colonia più numerosa dell’Adriatico, danzano sulle onde lungo la scia delle barche tra le isole di questa Dalmazia bucolica che dista appena a 100 miglia da Trieste. Un luogo mitico della Croazia che nei secoli ha sfornato navi, velisti e capitani coraggiosi come pochi altri luoghi al mondo. Vi aspettano villaggi di pescatori, calette di sassolini bianchi e qualche “konoba”, ossia quelle trattorie semplici e genuine in cui si mangia a pelo d’acqua.
Lembi di terra che accolgono chiesette, monasteri in rovina e fari voluti dalla Marina austroungarica in bianchissima pietra istriana, che si alternano a vigneti che digradano verso il mare protetti da una geometrica ragnatela di muretti a secco, dove la macchia mediterranea sfiora le calette. Ecco allora una proposta di crociera nel Golfo del Quarnaro magari spinti dal Maestrale, che qui si chiama “maistro” ed è un compagno fedele delle navigazioni in questo paradiso.
1 giorno, Aci Marina Pomer – isola di Unije, 20 miglia
L’imbarco per la nostra crociera nel Quarnaro occidentale è a Medulin nell’Aci Marina Pomer, in un’insenatura ridossata nell’ampio Golfo di Medulin, chiuso a ponente da Capo Promontore, la punta estrema dell’Istria, e a levante da Capo Marlera. A prua, a circa 20 miglia, appare l’isola di Unije, È annunciata all’equipaggio dal faro ottocentesco che si erge tra uliveti a perdita d’occhio e un solo villaggio animato da case color pastello con pergolati fioriti sotto il colle Kalk.
Possiamo ormeggiare nella baia di Maracol, sulla costa orientale dell’isola, che è attrezzata con gavitelli e costituisce un buon ridosso con la Bora, mentre è inaccessibile con lo Scirocco. Qui i pescatori riempiono i caffè all’alba dopo la pesca notturna in acque così ricche di vita che i pesci saltano da soli nella rete, dicono da queste parti. Il dialetto locale porta i segni dei vari passaggi di mano dell’isola: dai Veneziani ai Turchi, dall’Italia alla Croazia. Oltre a tuffi nelle acque cristalline e bagni di sole, ci si possono concedere escursioni a terra tra i sentieri solitari che si inerpicano tra querce e macchia mediterranea in cima al colle, dove c’è una piccola cappella: un luogo perfetto per godersi il sole che tramonta e lo stretto fra Cres e l’Istria.
2 giorno, isola di Unije – Lussinpiccolo, 7 miglia
Con una navigazione di appena 7 miglia che costeggia gli isolotti di Vele Srakane e Male Srakane, nonché Susak, un’isola interamente di sabbia dorata, raggiungiamo Lussinpiccolo (Mali Lošinj), l’approdo più fascinoso di Lussino e al primo posto nella classifica 2019 del Guardian sui luoghi migliori per rigenerarsi grazie al clima, alla cucina e alle accoglienti Spa, una tradizione che risale alle terme degli Asburgo. È il faro di Capo Kurila a segnalare l’ingresso al porto naturale più celebre dell’alto Adriatico che oltre a numerosi posti barca è circondato da una suggestiva sfilata di dimore ottocentesche, caffè, ristoranti. Un panorama puntellato di agavi e bouganville, palme, aranci e limoni che appaga la vista sul lungomare.
Importante la tradizione marinara e navale di questo luogo che a metà dell’800 vantava 150 velieri e quattro cantieri. Una storia navale che si intreccia con quella dell’ammiraglio Agostino Straulino (1914-2004), il più grande velista italiano di tutti i tempi nato proprio qui. Tra le attrazioni da visitare a Lussinpiccolo va vista la splendida scultura in bronzo dell’atleta Apoxymenos (II-I secolo d.C.), alta quasi 2 metri, ritrovata da un subacqueo nel 1996 ed esposta nel museo a lei interamente dedicato.
3 giorno, Lussinpiccolo – Lussingrande, 3 miglia
Nel terzo giorno della nostra crociera in Quarnaro volgiamo la prua verso Lussingrande (Veli Lošinj) che, a dispetto del nome, è più piccola di Lussinpiccolo e accoglie solo un pugno di casette di pescatori e una chiesa imponente. Caratteristica di Lussingrande sono soprattutto i giardini e i parchi interni delle Ville dei Capitani a cui si accede attraverso i “portuni”, ossia i tipici cancelli in ferro battuto: in questi giardini crescono oltre 80 varietà di erbe aromatiche portate a Lussingrande dai marinai di ritorno dai loro viaggi.
Se si vuole godere di un po’ di pace si può gettare l’ancora di fronte l’isolotto di Oruda che si trova di fronte a Lussingrande. In quest’area vive una comunità molto grande di delfini ed è facile avvistarli durante le soste o mentre si attraversa il tratto di mare.
4 giorno, Lussingrande – Ilovik, 8 miglia
Si riparte con rotta verso verso Sud. Poche miglia e si approda a Ilovik, conosciuta anche con il nome di “isola dell’asinello” che si trova oltre la punta meridionale di Lussino. La costa è accessibile da tutti i lati ed è molto articolata con numerose baie e insenature. L’approdo nell’unico porticciolo è possibile solo ai natanti con pescaggio inferiore ai 2 metri. Ma ci si può mettere alla fonda appena fuori dal porto e usare il tender per sbarcare. Tutto il fondale intorno all’isola infatti è sabbioso con profondità di circa 10 metri a ridosso della costa e coperto di posidonia. Il bacino di Ilovik inoltre è piuttosto pescoso e ricco di pesce azzurro e pesci bianchi di qualità.
Sulla terraferma vi accolgono diverse trattorie di pesce che espongono orate, calamari, branzini e a volte aragoste. Ed è un piacere sedersi a tavola o passeggiare per le radure circondate dal verde e i profumi di oleandro, erbe aromatiche ed eucalipti.
5 giorno, Ilovik – Premuda – Pag, 25 miglia
Un’ora di navigazione al lasco ci porta all’isola di Premuda. Qui la costa orientale è esposta alla Bora. Meglio ormeggiare nel pittoresco porticciolo di Krijal, a occidente. Accanto al porto si ergono una chiesetta, lo struggente cimitero e pozzi di acqua piovana più preziosa del vino. A pochi passi dal mare si può cenare alla konoba Masarine, branzini e orate, ma anche il famoso arrosto alla peka, carne o pesce e verdure cotti sulla brace in una teglia con coperchio a campana.
Poche miglia ed emergono dalle acque trasparenti le rocce chiamate Greben, bianche di calcare e grigie di licheni, mentre a Selve ci si immerge nei fondali dalla sabbia color borotalco. Di fronte l’isola di Pag, dall’atmosfera lunare, un mare dai colori verdeazzurri e una costa frastagliata spazzata dalla Bora sulla punta Nord. Si può dar fondo nell’acqua turchese di Caska, dove un’ansa di sabbia si allunga sopra una città romana sommersa dal terremoto del 361 d.C, evitando Novalja, a 2 miglia, purtroppo invasa dai turisti. Qui tra i vigneti si nasconde l’insospettabile ristorante del boutique hotel Boškinac, stella Michelin 2020, che offre cucina tradizionale con elementi contemporanei.
6 giorno, Pag – Cres, 35 miglia
Pronti a mollare ancora una volta gli ormeggi per raggiungere Cres, un luogo splendido e ricco di vegetazione. Qui si può ormeggiare nell’Aci Marina Cres, oppure nei piccoli porti di Valun, Martinscica, Osor o ancora ancorandosi all’estremità Sud Est dell’isola. L’isola di Cres offre una costa lunga e varia, con molte insenature e baie affascinanti da un lato; e splendide scogliere a capofitto sul mare dall’altro. Tra tutte, Saint Ivan è la spiaggia più bella dell’isola. Da visitare ci sono la Grotta Azzurra, con una grande laguna blu o la spiaggia di Mali Bok, situata a Orlec. Questa spiaggia di ciottoli è riparata da alte scogliere che offrono ai visitatori un’ombra rilassante, perfetta per le calde giornate estive.
Tra le principali attrazioni della città di Cres c’è la torre rotonda veneziana, che è l’unica torre rimasta sull’isola, costruita nel XV secolo. Sempre in città, merita una visita il ponte romano conservato dall’ingresso della città e i resti delle mura della città di Cres, risalenti al Medioevo. Altri luoghi da visitare sono Beli e il villaggio storico di Lubenice, famoso per la sua eccellente posizione su una scogliera alta 378 metri che regala una vista mozzafiato sulla costa dell’Istria.
7 giorno, Cres – Medulin (Aci Marina Pomer), 25 miglia
La nostra crociera tra le isole incantate del Quarnaro occidentale volge al termine. Ma ci si può ancora per un po’ godere le meraviglie di Medulin visitando gli isolotti di Ceja, Levan e Bodulas; oppure i mulini a vento lungo la costa; o ancora il sito archeologico di Vizula con resti di ville romane o agli stagni popolati da anatre. Il guaio di questi posti è che non li si vorrebbe lasciare mai.