Noleggio Barche
Miglior prezzo garantito
I vantaggi per i nostri clienti
Testimonianze
Contatti
marenauta®
noleggio barche, un nuovo modo per vivere il mare
Sign out?
+39 0112171011
Contattaci per qualunque motivo!
  
Marenauta Blog
il blog del mare

Radio Vhf: uso, emergenze e regole di etichetta - Marenauta Blog

– 22 Marzo 2022 – Accessori di bordo

Accessori di bordo

Radio Vhf: uso, emergenze e regole di etichetta

Inserito tra le dotazioni obbligatorie per le barche fino a 24 metri di lunghezza che navigano oltre le 6 miglia dalla costa, la radio Vhf marina è un prezioso compagno dello skipper che serve a comunicare con altre imbarcazioni, i porti e i marina, la Guardia Costiera e soprattutto svolge un ruolo essenziale nelle situazioni di emergenza.

Quando si parte per una crociera è importante che tutti i membri dell’equipaggio sappiano come utilizzarlo al meglio per esempio per effettuare una chiamata o scegliere i canali giusti o ancora rispettare i momenti di silenzio-radio. Vediamo allora come funziona questo fondamentale apparato, quali sono le regole e l’uso corretto del Vhf marino.

 Radio Vhf

Per comunicare via radio serve il “patentino”

Per utilizzare la radio Vhf, anche portatile, secondo il codice della navigazione è necessario avere una Licenza di esercizio Rtf che si richiede al ministero delle Comunicazioni. Ogni radio installata su una barca è a tutti gli effetti una “stazione” con un proprio Nominativo Internazionale composto da due lettere (“IY” o “IZ”), seguite da un numero che varia da unità a unità. Per utilizzare il Vhf inoltre almeno un membro dell’equipaggio deve avere il certificato di operatore, detto anche “patentino”, che viene rilasciato sempre dal ministero delle Comunicazioni.

Radio Vhf

Onde radio, portata e potenza del dispositivo

Il Vhf è una radio ricetrasmittente che sfrutta le onde elettromagnetiche ad alta frequenza (tra i 30 e i 300 Mhz), da cui l’acronimo “Vhf”, ossia very high frequency. L’intensità del segnale captato dal dispositivo dipende soprattutto dall’altezza dell’antenna, in genere installata in testa d’albero. In media un Vhf portatile ha una portata di circa 9 miglia, mentre uno fisso di 14 miglia. Le radio Vhf hanno una potenza di 3-5 Watt, quelle portatili, e di 25 Watt, quelle fisse. In entrambi i modelli, è possibile grazie a un sistema di commutazione scendere a 1 Watt per comunicazioni a corto raggio, mentre se si deve trasmettere o ricevere a lunga distanza si sfrutta la potenza massima.

Radio Vhf

Quei 4 tasti principali da conoscere

In genere la radio Vhf ha quattro comandi: il tasto di acceso-spento (accoppiato al volume), il tasto di trasmissione, il selettore dei canali e la regolazione del filtro antirumori. La trasmissione può svolgersi in due modalità: simplex o duplex. Nella modalità simplex la trasmissione e la ricezione avvengono sulla stessa frequenza, quindi non si può parlare e ascoltare contemporaneamente. Per agevolare e rendere più chiare le comunicazioni in simplex, il dialogo tra i due operatori deve essere punteggiato da una serie di parole codificate, come per esempio “passo” o “cambio” o “ricevuto”. Se invece si tratta di un Vhf duplex, allora si può conversare come con un normale telefono.

Radio Vhf

Canali per parlare e per ascoltare

Riguardo i canali, il più utilizzato è il canale 16 che in tutto il mondo è dedicato all’emergenza e riservato all’ascolto. La radio dovrebbe sempre rimanere accesa su questo canale dove vengono annunciati i bollettini meteo, gli avvisi ai naviganti, gli avvisi di burrasca e dove si possono captare eventuali richieste di aiuto. Bisogna rispettare una regola fondamentale: nei primi tre minuti di ogni mezz’ora va mantenuto il silenzio radio sul canale 16: il periodo in questione infatti è preposto alle segnalazioni di sicurezza e di emergenza. Ci sono poi altri canali di lavoro, per esempio le Capitanerie di porto utilizzano il canale 9, mentre per le comunicazioni tra barca e barca è meglio usare i canali 6, 8, 72 o 77.

Radio Vhf

Le regole da rispettare nelle comunicazioni

Per effettuare una chiamata si sintonizza la radio Vhf su un canale noto al ricevente e si procede chiamando per tre volte il nominativo della stazione, preceduto dalla parola “qui”. Il nominativo della stazione con cui comunicare solitamente è il nome della barca, per esempio: «Stella Polare 2, Stella Polare 2, Stella Polare 2, qui Penelope, Penelope, Penelope, passo…». Se Stella Polare 2 non dovesse rispondere si attendono due minuti e poi si ripete la chiamata. Ci sono poi una serie di norme da rispettare durante le comunicazioni, come per esempio eseguire conversazioni essenziali, rispettare la destinazione di ciascun canale, non trasmettere segnali falsi o ingannevoli, non occupare inutilmente il canale 16, utilizzare l’alfabeto internazionale per scomporre in lettere i nomi propri o il proprio numero identificativo.

Radio Vhf

Chiamate di emergenza: come lanciare un may day

La radio Vhf ha un ruolo fondamentale soprattutto nelle emergenze in mare. Ogni membro dell’equipaggio deve sapere utilizzare la radio Vhf e gestire una chiamata di soccorso sul canale 16. Ci sono tre tipi di chiamate di emergenza: il may day, il pan e il securitè. Il may day è la chiamata di soccorso che si utilizza in una situazione di gravissimo pericolo imminente per la barca e l’equipaggio. Nel messaggio di soccorso ci devono essere il segnale di soccorso may day ripetuto tre volte, il nominativo dell’unità, le coordinate geografiche, la natura del pericolo, il genere degli aiuti richiesti e ogni altra informazione intesa a facilitare il soccorso. Qualora si capti un may day si devono sospendere le trasmissioni in corso, restare in ascolto e mettersi a disposizione della Capitaneria di porto che assume la direzione dell’intervento.

Poi c’è la chiamata d’urgenza, composta dalla parola pan ripetuta tre volte, con la quale si trasmette un messaggio urgentissimo riguardante la sicurezza di una imbarcazione o di vite umane; deve essere trasmessa su ordine del Comandante o della persona responsabile dell’imbarcazione e ha la precedenza su tutte le altre comunicazioni salvo quelle di soccorso. Infine c’è la chiamata di sicurezza, composta dalla parola securitè ripetuta tre volte, con la quale si trasmette un messaggio riguardante la sicurezza della navigazione, per esempio un bollettino del mare o un avviso urgente ai naviganti.

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come giornalista professionista per testate nazionali e internazionali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Offerte speciali? Iscriviti alla nostra newsletter!
Iscriviti