A vela tra le isole silenziose e verdi della Croazia centrale
Una crociera a vela di 7 giorni nella Croazia centrale è quanto di meglio per esplorare isole appartate e ricche di storia, vecchi villaggi di pescatori circondati dal verde e spiagge di ciottoli affacciate su acque trasparenti.
La Croazia centrale offre certamente uno degli scenari più insoliti e assolutamente incantati del Mediterraneo. Merito di una costa che a un certo punto si sfilaccia in una serie di isole e isolotti per lo più di forma allungata e ricoperti dal verde. Sono gli arcipelaghi attorno a Zara che si estendono fino a Lussino e arrivano giù fino a lambire la parte alta del Quarnaro. Luoghi magici segnati da una natura rigogliosa, boschi di pini e lecci, ma anche baie solitarie, spiaggette di ciottoli e sabbia appartate e soprattutto vecchi borghi marinari che sorgono inaspettati tra rovine archeologiche, chiesette e dimore di ex capitani di lungo corso.
Lo sfondo ideale per una crociera a vela di 7 giorni che parte da Sukošan e vi porta a esplorare Muline, l’isola di Molat e di Ilovik, Silba, Olib, Lussino e Dugi Otok. Perché questi luoghi vissuti viaggiando per mare rimangono ancora di più impressi nel cuore e diventano esperienze che non si dimenticano.
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Giorno 1, Sukošan, imbarco
Vela in Croazia centrale. Base nautica di partenza per la nostra crociera nella Croazia centrale è lo splendido paesino di Sukošan, meglio noto agli italiani con il nome di “San Cassiano”. Distante circa 4 miglia a Sud della città di Zara, si affaccia nell’ampia baia Zlatna Luka che con le sue acque cristalline è diventata un vero paradiso per i velisti. Merito anche del porto Dalmacija, uno dei marina turistici più grandi della Croazia. Oltre al suo inconfondibile stile mediterraneo, Sukošan è anche nota per le sue bellissime spiagge, tutte di sabbia mista a ciottoli e dalle acque poco profonde. La più nota è Dječji raj che significa “paradiso per i bambini”, proprio per la sua grande fruibilità. Ma altrettanto suggestive sono anche D-Marin, proprio nei pressi del porto, Zlatna Luka, circondata da alberi di Tamaris e pini e la più mondana Makarska.
Appena usciti dal porto, il paese accoglie i visitatori con la sua atmosfera tranquilla e i tanti vicoli che si affacciano su resti di pietra che testimoniano una storia antica. Da visitare la Chiesa della Madonna delle Grazie, con le sue insolite decorazioni e i canti a cappella che echeggiano nelle sue navate e soprattutto la Chiesa di San Cassiano che, accanto al suo campanile, cela numerose leggende del suo santo patrone. Intrigante anche la casa estiva vescoviale Palac del XV secolo, i cui resti giacciono addormentati proprio sull’isolotto nel mezzo della baia.
Giorno 2, Sukošan – Muline, 12 miglia
Pronti a partire, mettiamo la prua verso Muline, paesino sonnacchioso e perfetto per rilassarsi che si trova nella parte occidentale dell’isola Ugljan. Lo stesso porticciolo regala proprio questa pace. Dove un tempo i Romani ormeggiavano le loro navi, oggi c’è solo il via vai di pochi velisti, qualche peschereccio ormeggiato, un paio di taverne dove ristorarsi all’ombra e assaggiare il pescato del giorno o una fetta di torta. Del resto sono solo una cinquantina gli abitanti che popolano Muline in maniera stabile. In compenso il paese è circondato da una costa frastagliata di rara bellezza con baiette nascoste, piccole spiagge terrazzate e di ciottolini e spettacolari scogliere ombreggiate dai pini.
Uno dei modi più belli per esplorarla è mettersi a cavallo di una bicicletta e i costeggiando campi di ulivi, viti e fichi dirigersi pedalando verso una delle tante spiagge naturali che si trovano della parte occidentale del paese. In ciascuna di queste si può fare snorkeling che è uno dei piaceri più grandi a Muline: il mare è così trasparente che sembra di volare e i fondali sono davvero ricchi di vita.
Vela in Croazia centrale. Poco distante dal paese una visita assolutamente da fare è quella alla villa romana. Uno dei migliori resti che si può trovare in Mediterraneo della classica “villa rustica” romana adibita in questo caso alla raccolta delle olive con annesso frantoio e mulino.
Giorno 3, Muline – Zapuntel, 14 miglia
Lasciamo gli ormeggi e ci rimettiamo in viaggio con destinazione Zapuntel, sull’isola di Molat. Il porto è sovrastato dal paesino arroccato su una collina ed è riparato da tutti i venti. Per raggiungerlo tuttavia bisogna studiare bene la carta e prestare attenzione agli isolotti, agli scogli e alle secche. La profondità dello Stretto di Zapuntel nel centro arriva a 20-30 metri ma è attraversato da forti correnti che raggiungono anche i 3 nodi. Una volta entrati ci si può ormeggiare al molo principale dove la profondità dell’acqua raggiunge i 3,5 metri evitando lo spazio alla testa del molo dove attracca la nave di linea. In alternativa sono presenti numerosi gavitelli anche nella magnifica baia di Mljake.
Messa al sicura la barca, una passeggiata fin sul al paesino permette di ammirare un panorama bellissimo. Di fronte a Zapuntel spicca infatti l’isola Ist che insieme a Molat, Premuda, Skarda, Dugi Otok, Ugljan e Pasman fa parte delle isole dell’Arcipelago Zaratino. Sembra formata da due isole unite da una sottile lingua di terra piatta e stretta ai cui lati si trovano due “valli” marine: Kosirica e Siroka.
Vela in Croazia centrale. La stessa Zapuntel è inoltre collegata agli altri paesi di Molat da una strada panoramica che corre proprio al centro dell’isola e che attraversa vallate e campi dove godere dello spettacolo della natura rigogliosa, ammirare le distese di fiori puntellate di farfalle, i cespugli di rosmarino, gli occasionali greggi di pecore. Per chi sa apprezzare la pace e il silenzio questa destinazione dove cemento e chiasso non sono ancora arrivati è un vero toccasana.
Giorno 4, Zapuntel – Ilovik, 14 miglia
Proseguiamo la nostra crociera veleggiando verso l’isola di Ilovik e proviamo ad ormeggiare nella parte sudorientale, dove la costa è più bassa e facilmente accessibile. È qui che si è sviluppato l’unico insediamento che porta lo stesso nome dell’isola, un antico e pittoresco borgo di pescatori cresciuto di fronte alla baia di Skracina. Il relativo porto è protetto dai venti nordorientali dall’antistante isola di San Pietro. A terra non troverete altro che un market ben rifornito, l’ufficio postale, un panificio, una pasticceria e giusto un paio di ristoranti. Il paese tuttavia è particolarmente grazioso con la maggior parte delle case orientate in modo da fronteggiare il maltempo e la Bora.
Per il resto, Ilovik è un vero e proprio paradiso per gli escursionisti che vogliono avventurarsi in un territorio incontaminato, a piedi o in bicicletta, tra boschi di lecci e pini d’Aleppo, oleandri, eucalipti e alberi da frutta, tra cui fichi, prugne, mandorle e melograni.
Pura macchia mediterranea
Tutt’intorno è possibile ammirare la ricca vegetazione mediterranea che si concentra in particolare sulle cime dei monti Dida e Krisine e sulle pendici del Monte Vele Straze dove si trovano i resti dei muri a secco perimetrali di una fortezza risalente all’età del Bronzo, costruita a controllo e difesa di una importante via di commercio. Proprio in virtù della flora estremamente ricca, Ilovik è conosciuta anche come “l’isola dei fiori”. Oltre ai tanti asinelli caratteristici dell’isola e ai cavalli, di recente sono stati introdotti anche alcuni struzzi.
Ma ce n’è anche per gli appassionati di snorkeling, che saranno felici di esplorare i ricchi fondali, tra Posidonia e pesci coloratissimi. Tutte le spiagge infatti hanno fondali poco profondi anche a diversi metri dalla riva. Una delle baie più apprezzate Parzine, collegata al paese da una strada, così come la spiaggia Parknu dove si trova un bunker della Seconda Guerra Mondiale.
Giorno 5, Ilovik – Mali Lošinj, 10 miglia
Nel quinto giorno della nostra crociera in Croazia centrale salpiamo per raggiungere Mali Losinj, in italiano più conosciuta come “Lussinpiccolo”, la cittadina più grande che si trova sul lato meridionale dell’isola di Lussino. Arrivando dal mare Mali Losinj è un’autentica meraviglia. Il paese si trova infatti adagiato nella baia Augusta che guarda verso Ovest e le sue case in stile mediterraneo sono circondate da verdi colline e raccolte a ferro di cavallo attorno al porto, ben riparato. In paese sono presenti diversi negozi, la maggior parte dei ristoranti e una pescheria dove acquistare pesce freschissimo, mentre sul lungomare si trovano ghiotte pasticcerie, bar e gelaterie.
Sul lungomare sorgono una serie di imponenti dimore ottocentesche fatte costruire dai capitani di marina locali e, perfino con la calca turistica estiva, il quartiere storico riesce a conservare intatti il suo fascino e la sua atmosfera. Appena fuori il paese, sulle spiagge di sabbia e ciottoli tra Sunčana Uvala e Čikat, si possono ammirare le antiche ville e gli alberghi di lusso che già alla fine del XIX secolo costituivano le dimore delle facoltose élite di Vienna e Budapest che venivano a respirare l’aria salubre di queste coste.
Un lungomare spettacolare
Altre spiagge dove rilassarsi e fare il bagno sono Veli Zal, nella baia Suncana, che con i suoi ciottoli bianchi si affaccia su un tratto di mare limpidissimo. E poi ancora Borik, Valdarke, Kadin, Bojcic, baia d’Argento e baia d’Oro. Da vedere vicino a Lussinpiccolo è anche il villaggio di pescatori di San Marino. Mentre per chi vuole godersi un trekking o un giro in bici consigliamo la strada lungomare che collega le città di Lussinpiccolo e Lussingrande con le sue stradine strette e tortuose lastricate di pietra, fino alla baia di Rovenska con il suo lunghissimo frangiflutti, le bella spiaggia e le casette colorate.
Giorno 6, Mali Lošinj – Silba/Olib, 15 miglia
Tempo di ripartire alla volta di Silba, una delle più apprezzate isole della Croazia centrale, situata nella parte nord-occidentale dell’arcipelago del Quarnero. Un luogo magico dove non ci sono né alberghi, né tanto meno automobili e dove una natura incontaminata regna ancora sovrana. Pensate che gli abitanti si spostano solo a bordo di piccoli trattori che riforniscono i negozi locali. Conosciuta anche come la “Porta della Dalmazia”, l’isola è verde e lussureggiante, un paradiso davvero incantevole.
Silba è anche il nome dell’unico centro abitato dell’isola con le antiche case dei capitani di mare che raccontano del suo ricco passato. La particolare atmosfera romantica del luogo trova il culmine nella celebre Torretta di Marinić che si erge nel cuore dell’isola avvolta da una scala a chiocciola e circondata da un giardino. È nota anche come “Torre dell’Amore”, visto che il monumento è legato a una leggendaria storia d’amore tramandata da generazioni e incisa anche al suo ingresso. Chi sale sulla torre si gode una vista più mozzafiato dalla sua piattaforma panoramica o un tramonto più irresistibile.
A sole 3,2 miglia di distanza da Silba si trova un’altra isoletta croata deliziosa e che merita una visita. Stiamo parlando di Olib. Mentre Silba è l’isola di capitani, Olib è invece un luogo di lavoratori. L’economia del paese si basa infatti sull’agricoltura e il commercio dei prodotti locali: pesce, vino, olio d’oliva e formaggi. Qui nonostante la lunga storia che inizia in epoca romana, c’è una vita ancora semplice e destinata a rimanere tale anche per via della mancanza di sorgenti d’acqua. Un posto particolarmente adatto agli amanti della natura e del silenzio. Punti perfetti dove rilassarsi e fare il bagno sono la baia di Slatinica e quella di Šotorišće.
Giorno 7, Silba/Olib – Veli Rat – Sukošan, 40 miglia
Prima di tornare nella nostra base di partenza di questa crociera n Croazia centrale sfruttiamo quest’ultimo giorno per esplorare Veli Rat, un villaggio ubicato sull’isola di Dugi Otok, ossia “isola lunga”. Un nome azzeccato per questa striscia di terra lunga appena 53 km e che da un capo all’altro attraversa una fitta foresta di macchia mediterranea profumata e un lago salato. Una delle sue attrazioni più apprezzate è il bellissimo faro arroccato su un promontorio a Nord Ovest. La sua torre alta 40 metri si trova a guardia del Passo di Settebocche ed è stata costruita nel 1849.
Pagando un modesto biglietto al custode che ci vive con la famiglia si può salire con una vertiginosa scala a chiocciola fino in cima al faro. La vista è strepitosa e in direzione Ovest si possono ancora vedere i relitti delle navi che negli anni si sono incagliate nella la zona di secca. Nei dintorni del faro ci sono anche alcune baie di ciottoli molto suggestive e scogliere affacciate su acque di un blu intenso e poco profonde dove si immergono gruppi di appassioni di immersioni.
Un marina ricco di servizi
Il paese di Veli Rat si trova a circa 3 chilometri dal promontorio con il faro, al quale è collegato da una lunga strada asfaltata che nella sua parte finale attraversa la pineta per poi affacciarsi sull’insenatura Cuna. Qui si trova un Marina aperto tutto l’anno con 110 ormeggi, ma anche piccoli moli che servono sia da spiaggia che da ancoraggio per le imbarcazioni private. Così come due ottimi ristoranti e un piccolo market. Per il resto la costa dell’isola ha spiagge per tutti, accessibili in auto e a piedi, ma soprattutto in barca. Tra le più frequentate ci sono Sakarun e Lopata. Ma anche il litorale che fronteggia il mare aperto sul lato opposto di Dragove che prende il nome di Veli Zal.
Da menzionare baia Pantera con i fondali sabbiosi e la pineta che scende fin quasi al mare. Merita una visita anche la grotta Strasna Pec o “fornace spaventosa” che di recente è stata aperta al pubblico e attrezzata con luci ecologiche e scalette di metallo.