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Grecia Ionica a vela: Lefkada, Itaca e Kalamos e Meganisi

– 27 Agosto 2023 – Itinerari Crociera

Itinerari Crociera

Grecia Ionica a vela: Lefkada, Itaca e Kalamos e Meganisi

La Grecia Ionica è considerata a ragione tra i velisti un vero paradiso di bellezze naturali, storia e un’atmosfera greca autentica. Anticamente chiamata “Eptaneso”, la Grecia ionica è un arcipelago composto da 7 isole maggiori ed una moltitudine di isole più piccole e isolotti che rappresentano mete ambite dal jet set internazionale, come Skorpio, o deserti approdi per chi cerca la tranquillità e la solitudine. In questo viaggio ci concentreremo su quattro di queste isole: Lefkada, la più vivace, Itaca, l’isola del mito di Ulisse, e le più selvagge Kalamos e Meganisi.

Le isole tra loro sono piuttosto vicine e in questi tratti di mare le condizioni meteorologiche sono quasi sempre favorevoli consentendo spostamenti relativamente brevi e tranquilli.

Giorno 1, Palairos, imbarco

La base nautica per la nostra crociera in Grecia Ionica è Palairos, uno splendido borgo di pescatori che dista solo pochi chilometri dall’aeroporto di Preveza. Affacciato sul Mar Ionio, ospita un ottimo marina proprio a ridosso del centro storico. Dopo esservi sistemati sul vostro yacht, ci sarà tutto il tempo per esplorare il paese e gustare una cena sfiziosa a base di piatti della cucina greca tradizionale.

A Paleros sembra di essere su un’isola greca isolata, ma in realtà ci si trova sulla terraferma circondati dalla bellezza di alcune delle isole più particolari della Grecia, tra cui Kastos, Kalamos, Scorpio, Meganisi e l’isola ionica di Lefkada. Nei pressi di Paleros ci sono altri villaggi tradizionali, come Pagonia, piccole spiagge di sabbia e insenature nascoste, fino alla rinomata località balneare di Mytikas. Alla sera una passeggiata sul lungomare regala un’atmosfera vivace di ristoranti, taverne e caffè.

Giorno 2, Palairos – Sivota (Lefkada), 14 miglia

Si mollano finalmente gli ormeggi e si mette la prua verso Sivota sull’isola di Lefkada. Sivota è un pittoresco villaggio di pescatori che si è trasformato nel tempo in una apprezzata località turistica. L’incantevole baia circondata da verdi colline, i suoi isolotti che ricordano i fiordi norvegesi, le pulitissime spiagge, un mare con acqua cristallina, il suo porto turistico, attraggono ogni anno sempre velisti provenienti da tutta Europa.

Dal caratteristico porto, ricco di locali, ristoranti e taverne dove il pesce è sempre fresco, si può partire per tante escursioni. Le spiagge sono innumerevoli e per tutti i gusti. Le più suggestive sono quelle di Mega Ammos, Mikri Ammos, Bella Vraca. Ma ci sono anche diverse calette accessibili solo via mare e dove sostare alla fonda. Tra queste merita sicuramente una visita quella più famosa chiamata Piscina Beach. Interessanti da visitare anche i Monasteri delle Meteore e il parco nazionale del fiume Acheronte ideale per il rafting e passeggiate a piedi o cavallo.

 

Giorno 3, Sivota (Lefkada) – Kioni (Itaca), 15 miglia

Si salpa ancora in questa crociera alla volta della Grecia Ionica per fare scalo a Kioni, sull’isola di Itaca. Questo pittoresco borgo marinaro si trova sulla costa nord-orientale dell’isola in una piccola baia aperta a Est circondata da boschi di pini, ulivi e cipressi. Arrivando dal mare la baia è segnalata dal promontorio a Sud che ospita le rovine ben visibili e tre mulini a vento. Le profondità all’ingresso della baia si aggirano attorno ai 10-12 metri e il porto di Kioni offre un ottimo riparo dai venti prevalenti di Nord e Nord Ovest, mentre si soffre un po’ con forti venti da Est. Ci sono tutti i servizi nautici, compreso il carburante che può essere consegnato dalla vicina stazione di rifornimento. Bar, taverne, ristoranti e piccoli negozietti completano l’offerta. Se si vuole sostare alla fonda il lato Sud della baia offre alcune calette su un buon fondale di sabbia e alghe profondo dai 6 ai 10 metri e portando cime di ormeggio a terra. Unica pecca è che questi ancoraggi sono molto esposti ai forti venti da Nord.

Kioni è considerato il più bel villaggio di Itaca. Kioni scende ad anfiteatro da Rachi verso il mare con le incantevoli case dai tetti colorati, i cortili imbiancati a calce pieni di vasi di fiori, le stradine strette e lastricate e le scale costruite sulle colline verdeggianti. Nel XVI secolo, la popolazione che abitava sulle montagne di Anogi fondò questo villaggio per accedere a uno sbocco sul mare. Poche abitazioni sono sopravvissute al terremoto del 1953 e oggi Kioni è una destinazione da crociera tra le più famose del Mar Ionio. Sulla cima di Rachi c’è la chiesa di Evangelistria costruita alla fine del secolo scorso, con una iconostasi assai interessante. Mentre scendendo verso il porto si può ammirare la chiesa di Agios Ioannis con la sua iconostasi in legno intagliato.

Grecia Ionica

Giorno 4, Kioni – Vathi (Itaca), 5 miglia

Tempo di andare a esplorare un altro villaggio imperdibile di Itaca. È Vathy, capitale dell’isola, che si trova al fondo di una insenatura ampia e riparata, dalla forma a “fungo”. La baia, aperta a Nord Ovest, offre buon riparo da venti settentrionali, ma è soggetta a forti raffiche. Il consiglio è di ammainare in prossimità dell’ingresso e dirigersi al porto sfruttando il motore. C’è un’interessante scritta nel porto che tutti i velisti possono leggere: “Ogni viaggiatore è un cittadino di Itaca”. Le barche di solito ormeggiano presso il molo ovest che offre circa 20 posti barca ed è segnalato con linee gialle, presso i quali si può attraccare di poppa o di prua. Il fondo di alghe e fango è profondo 3,5-4 metri ed è discreto tenitore.

Altra opzione è ormeggiare proprio di fronte al paese, al centro della baia, dove il fondale è profondo 10-15 metri e l’ancora tiene bene. Terza opzione è un ulteriore molo poco distante dal paese, a circa mezzo miglio in linea d’aria, all’estremità est della baia del porto: una sorta di piccolo bacino a forma di ferro di cavallo dove possono trovar posto altre 15 imbarcazioni.

Vathi si presenta come un agglomerato di splendide case dai tetti marroni affacciate su un mare cristallino. Merita una visita il Museo Archeologico che espone alcuni interessanti resti micenei, per lo più oggetti votivi e vasi. Subito accanto, c’è la Biblioteca che espone numerose edizioni dell’opera di Omero, inclusa una rara versione giapponese del 1600. Nelle vicinanze c’è anche il Museo del Folclore, con mostre sullo stile di vita locale. Tante suggestioni offrono anche i percorsi escursionistici che solcano l’isola alla ricerca delle mitiche rovine del mitico palazzo di Odisseo assieme alle straordinarie vedute che si godono dalla sommità delle alture.

Grecia Ionica

Giorno 5, Vathi (Itaca) – Kalamos, 10 miglia

In quello che i greci chiamano “mare interno”, ossia il tratto dello Ionio compreso tra la penisola greca e le isole di Lefkada, Cefalonia e Zacinto, sorge l’isola di Kalamos, un luogo semplice e sospeso nel tempo con una natura rigogliosa e bellissima, caratterizzata da estese macchie di pini ed eucalipti. L’isola si eleva per quasi 800 metri sul livello del mare ed è facilmente individuabile arrivando in barca. In ingresso al porto bisogna solo fare attenzione ai fondali bassi e a qualche scoglio. La struttura offre circa 30 posti barca su fondali di 2,5-3,5 metri.

Purtroppo non ci sono servizi, se non una taverna dove gustare delizie locali. Siccome il porto di Kalamos tende a riempirsi in fretta in estate, ci sono due ancoraggi alternativi. Il primo è il piccolo porto di Episkopi, sul lato Nord dell’isola: c’è spazio solo per 5 o 6 barche e solo con mare calmo e assenza di vento. L’altra alternativa è Porto Leone che un tempo era il porto principale dell’isola, ma è stato abbandonato dopo il terremoto del 1953.

Su Kalamos si respira ancora un’aria genuina. Le sue coste sono costellate di tante piccole calette, per lo più ghiaiose e spesso accessibili solo via mare. Quanto alle spiagge, vicino al porto ci sono quelle di Myrtia e Asproyiali, mentre più a Sud ci sono Agriapidia, Pefkoi e Kefali con Kedros, Alexaki, Kipoi e Trachilos a Ovest. L’isola ha anche alcune grotte interessanti. Il paesino di Kalamos ospita supermarket, taverne, alcuni bar e un solo negozio di souvenir. Mentre l’altro insediamеnto dell’isola, Episkоpi, sullа cοsta nord-осcidentale nasconde delle rοvine di un сastеllo venezianо mоltο bеn conservate.

Grecia Ionica

Giorno 6, Kalamos – Port Atheni (Meganisi), 10,5 miglia

Salpiamo ancora una volta per raggiungere Port Atheni, un piccolo porto sulla splendida isola di Meganisi, un luogo con uno sviluppo turistico limitato e una natura ancora incontaminata. I pochi abitanti sono tutti concentrati nella parte Nord dell’isola, mentre la costa meridionale è famosa per un paio di grotte assolutamente da non perdere. La prima è la grotta di Papanikoli che deve il suo nome all’omonimo sottomarino greco che qui si nascose durante la Seconda Guerra Mondiale. La grotta infatti è profonda 30 metri e ospita persino una piccola spiaggia sabbiosa, raggiungibile solo via mare. L’altra grotta è quella del Ciclope che secondo la leggenda ospitava il Ciclope Polifemo, che Ulisse accecò per salvare la sua vita e quella dei suoi compagni di viaggio.

Per il resto l’isola ospita numerose chiese. Quelle di San Nicola, San Costantino e Santa Elena si trovano tutte nel borgo di Katomeri. Invece il monastero di San Giovanni Battista è situato sul lato opposto dell’isola, a Ovest. Tanti anche i mulini che formano un tutt’uno con il paesaggio dell’isola. Le spiagge più apprezzate sono invece Agios Ioannis, Fanari, Spilia e Barbarezou.

Giorno 7, Port Atheni (Meganisi) – Palairos, 8 miglia

Non ci resta che navigare a ritroso verso la base di partenza di Palairos della nostra crociera in Grecia Ionica con la certezza di avere esplorato una delle zone più belle del Mediterraneo e il desiderio magari di tornare per completare l’esplorazione di questi luoghi avvolti dal mito e ricchi di storia, semplici e genuini dove i profondi valori della cultura greca sono ancora ben visibili.

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