Scali mitici: la magia turchese di Rangiroa in Polinesia Francese
A vela a Rangiroa. Uno splendido atollo di spiagge infinite formate da sabbia bianchissima e ricoperte di palme da cocco, alberi del pane e fiori profumati. E al centro una laguna incantata, di acque turchesi e tranquille in cui si cela un “giardino” sottomarino con oltre 400 specie di pesci e molluschi.
Rangiroa è l’atollo più grande della Polinesia Francese nell’arcipelago delle Tuamotu ed è una di quelle destinazioni tropicali mitiche che i velisti sognano per tutta la vita. Il termine “Rangiroa” nella lingua polinesiana Puamotu significa “Cielo senza fine”. In queste terre remote del Pacifico infatti il mare si fonde all’orizzonte con il cielo, nascondendo l’estremità dell’atollo e dando così la sensazione di essere sospesi in aria. Insomma un luogo magico del pianeta che in genere le flotte di velisti giramondo raggiungono con un viaggio diretto dalle Hawaii a Tahiti che copre una distanza di circa 2.700 miglia. Navigando a vela la rotta diretta richiede in genere circa 15-20 giorni, a seconda delle condizioni meteorologiche e della velocità dell’imbarcazione. In alternativa si può raggiungere Rangiroa con voli diretti da Bora Bora, da Raiatea e da Tahiti, con o senza scali.
Oltre che da velisti e naviganti, Rangiroa é conosciuta in tutto il mondo come paradiso delle immersioni subacquee. L’atollo offre infatti innumerevoli possibilità di escursioni e visite guidate alla scoperta dei suoi scenari marini incontaminati.
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Ingresso in paradiso: la Tiputa Pass
Per accedere in barca dall’oceano nell’atollo di Rangiroa si sfrutta la Tiputa Pass, uno stretto passaggio che si trova nella parte nord-occidentale della laguna. C’è anche un secondo passaggio che è l’Avatoru Pass. La Tiputa Pass tuttavia è il più utilizzato, separa i villaggi di Avatoru e Tiputa ed è uno di più rinomati habitat mondiali per le immersioni subacquee, in particolare durante l’estate australe che va da dicembre a marzo, quando in queste acque sono presenti grandi squali martello e mante. Spesso nell’attraversarlo si incontrano numerosi delfini che spesso surfano sulle onde e fanno salti impressionanti.
Una volta imboccata la Tiputa Pass sfruttando la corrente, si entra nelle acque placide della laguna. A ovest del passaggio si trova il villaggio di Ohotu e di fronte a esso un’ampia area di ancoraggio che può ospitare decine di barche. L’acqua è trasparente e i pesci sono già numerosi. Il mezzo ideale per spostarsi sull’atollo e visitare baie e spiagge di Rangiroa sono le speed boat locali o piccoli motoscafi utilizzati dalla comunità locale in tutti questi atolli dalle immense distese di acqua.
Scenari unici per immersioni spettacolari
Tra i siti più spettacolari per fare immersioni a Rangiroa oltre a Tiputa e Avatoru, c’è Bird Island nella parte più orientale della laguna. Oppure l’isolotto di Taeo, rinomato per la sua varietà di pappagalli blu. O ancora Reef Island disseminata di formazioni coralline dalle forme bizzarre (i cosiddetti “Feo”). Altri luoghi davvero emozionanti sono Le cosiddette “Spiagge Rosa”, sempre sulla costa est e la Laguna Blu. Quest’ultima è circondata da piccoli gruppi di vegetazione a pelo d’acqua su isolotti sabbiosi. È considerata una delle aree più belle del pianeta per la possibilità di nuotare con una grande varietà di specie di pesci, squali e coralli in acque cristalline.
In queste acque cristalline, i giochi di luce irreali sfiorano le migliaia di pesci multicolori che popolano la laguna: pesci pappagallo, pesci farfalla, pesci pagliaccio e tante murene che convivono con le tartarughe. Senza dimenticare gli squali Tapete a punta bianca e gli squali grigi. Lo spettacolo della vita marina prosegue fino al calar del sole, con i grandi delfini che danzano nelle onde e, per i più fortunati, la felicità di udire, nella stagione, i canti commoventi delle balene risalenti dagli abissi.
Escursioni all’interno: la tradizione delle perle
Per esplorare l’interno di Rangiroa basta anche una bicicletta o andare tranquillamente a piedi. Di fronte al villaggio di Ohotu quasi ogni giorno vengono organizzati spettacoli di danze tahitiane e concerti di yukulele attorno alle capanne indigene. Queste espongono ai turisti i manufatti dell’artigianato locale, ma anche perle, parei e gioielli realizzati con le conchiglie.
Se si vuole trovare un po’ di autenticità e scoprire la ricchezza del territorio, basta prendere l’unica strada per Avatoru che offre numerosi punti panoramici sia sul lato laguna che sul lato oceano. Pochi chilometri dopo il villaggio, vi accoglie una fattoria di perle che offre anche visite guidate che svelano i principi dell’allevamento locale che produce oltre 100.000 perle all’anno.