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Dodecaneso: Lipsi, l'isola della natura e del dolce far niente

– 9 Aprile 2024 – Vacanze in barca

Vacanze in barca

Dodecaneso: Lipsi, l’isola della natura e del dolce far niente

Il Dodecaneso è il più orientale tra gli arcipelaghi della Grecia. Le isole che ne fanno parte si trovano infatti più vicine alle coste della Turchia che a quelle della Grecia continentale. Tra queste spicca l’isola di Lipsi, nota anche come Lisso, che si trova a circa 5 miglia a Nord di Leros e a 6 miglia a Est di Patmos. Incastonata come una gemma nel blu dell’Egeo meridionale, è un’isola minuscola, lunga appena 8 chilometri e circondata da 31 isolotti disabitati. Makronissi è uno dei più spettacolari, con le sue acque turchesi e la sua piscina circolare. Ma sono molto suggestivi anche Aspronissia con le sue rocce bianche sul mare blu elettrico e Petalias dovesi può nuotare sotto un’arcata di rocce color malva.

Per il resto Lipsi è un’isola sonnacchiosa, un’oasi assoluta di tranquillità lontana dalle orde turistiche che invadono le vicine Cicladi. Una specie di scalo del dolce far niente che invita a fare tutto con lentezza e assaporando ogni minuto. Conta solo 800 residenti, tutti concentrati a Lipsi Chora, l’unico villaggio dell’isola. Niente automobili, niente hotel e una natura incontaminata che ne fa un vero e proprio santuario della vita marina nel Mar Egeo. Le giornate qui trascorrono serene, ammirando aspre colline e incantevoli baie bagnate da un mare blu, prendendo il sole su spiagge solitarie e girovagando tra le vie ciottolate del borgo.

Ormeggi e ancoraggi di Lipsi

La costa meridionale di Lipsi offre ai velisti la possibilità di ormeggiare nel porticciolo antistante il grazioso villaggio di Lipsi (Sokora). Il consiglio è di dare ancora e accostare di poppa o di prua al molo principale. Meglio nella parte interna del molo, poiché lì il fondale di fango e sabbia garantisce una buona tenuta. All’esterno l’ancoraggio risulta assai meno sicuro, per la presenza di molte alghe e perfino di zone di roccia liscia. In alternativa si può accostare all’inglese al molo posto nella parte Nord Ovest. Il porto fornisce acqua e corrente elettrica e un distributore di carburante sul lato Sud Est del porto.

Per quanto riguarda gli ancoraggi in rada Lipsi offre varie opzioni. La costa Sud di Lipsi, tra Ak Acerba e Ak Korakia, offre alcune belle calette con fondi sabbiosi e ben ridossate dal Meltemi. In particolare la Baia di Lera Lipso. Si può ancorare nel fondo sabbioso, buon tenitore e con profondità adeguate all’ancoraggio. Sono tutti buoni ridossi per venti del settore Nord, anche quando le raffiche sono forti. Immediatamente ad Est di Ak Korakia si apre un’altra rada, Ormos Koulokura, che si presta a un ancoraggio molto gradevole, su fondo di sabbia buon tenitore, mare cristallino e cornice suggestiva.

Infine un ottimo ancoraggio sono gli Scogli Aspronisia (Vrak Aspro), situati a Nord Est di Lipsi, a poco più di mezzo miglio dalla costa. Qui l’acqua è pulitissima e il paesaggio selvaggio. Sarebbe opportuno pianificare la navigazione in modo da giungere agli scogli abbastanza presto la mattina prima che arrivino le barche turistiche, per godere in pieno della magia del luogo.

Lipsi Chora, borgo silenzioso da vivere senza fretta

Situato alla fine di un golfo in miniatura, al centro delle due penisole che compongono l’isola, il borgo di pescatori di Lipsi Chora si riconosce a colpo d’occhio anche venendo dal mare. Come in tutta la Grecia, la mitologia non è mai lontana: qui, si dice, la ninfa Calipso offrì a Ulisse l’eternità in cambio del suo amore. Le case del villaggio formano un quadro colorato di facciate bianche e blu disposte ad anfiteatro intorno al porto. Tra loro qualche taverna, una panetteria dove assaggiare i bignè al formaggio (tiropitas) appena sfornati e i dolci locali e una piazza splendidamente addobbata per le giornate di festa attorno un albero centenario che offre una gradita ombra. C’è anche un’incantevole chiesetta sullo sfondo.

Alla fine della banchina del porto si trova un edificio discreto con la scritta “Scuola Internazionale del Mare”. Di fronte si trova una nave oceanografica in miniatura, l’Aegean Explorer. Lipsi è stata infatti inserita in progetto scientifico ed educativo dedicato alla conservazione della biodiversità dei mari e delle isole greche, con un programma internazionale di attività che accoglie studenti da tutto il mondo. È anche un centro di riabilitazione per mammiferi marini, un ospedale per delfini salvati dalla cattività, un centro di ricerca ecologica e un laboratorio per analisi ecologiche e ricerche sulle microplastiche.

Lipsi

Le spiagge dell’isola: sabbia, ciottoli e mare blu

Pur essendo piccola, Lipsi ha un buon numero di spiagge diverse tra loro. Le più belle spiagge di sabbia sono Katsadia, Kampos, Tourkonima, Platys Gialos e Lientou. Per chi ama invece le spiagge di ciottoli o di roccia da non perdere sono Hohlakoura, Xerokampos, Papantria e Monodendri. Platy Gialos è più suggestiva, ma la più spettacolare in assoluto è senza dubbio Monodendri, una lingua di sassi incastonata tra bassi promontori di rocce piatte in cima ai quali cresce un pino solitario che dà il nome alla spiaggia. In questo punto il mare, di magnifiche tinte del blu, è particolarmente limpido il che fa di Monodendri una spiaggia ideale per gli amanti dello snorkelling. Segnaliamo inoltre la spiaggia di Eleni, consigliata ai naturisti.

Lipsi

In cammino tra mulini, grotte e resti archeologici

Chi ama camminare può seguire un sentiero che porta in un’ora da un capo all’altro dell’isola, attraverso macchia, uliveti secolari, vigneti e boschetti profumati e pascoli. Si può anche raggiungere il mulino Aravis nel punto più alto della Chora. Le viste sull’Egeo da questo punto panoramico sono spettacolari. Nel punto più alto dell’isola si trovano anche i resti di un castello e dell’antica acropoli. È un luogo molto suggestivo, perfetto per chi cerca un momento di solitudine e serenità.

C’è anche un sentiero storico a Sud Est che passa per Xyrokambos, da cui si può nuotare fino agli isolotti di Koulouras, e Chochlakoura, la romantica spiaggia con la sua sabbia dorata piantata di tamerici e la sua grotta. A Ovest, sulle orme dei monaci, un altro sentiero scende fino alle grotte della Baia di Kimisi. Il sentiero che conduce al Golfo di Moschato si snoda invece lungo la costa settentrionale, costeggiando la spiaggia più incredibile dell’isola, Platy Gialos.

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