3 Controlli del motore entrobordo fondamentali prima di salpare
Controlli al motore. Il motore entrobordo piace poco ai velisti che vogliono sfruttare il vento in piena libertà. Durante la crociera ci sono tuttavia momenti in cui il propulsore va usato e deve fare correttamente il suo lavoro: ormeggi, ancoraggi, manovre di emergenza.
Quello tra velisti ed entrobordo è un rapporto non sempre felice. Chi ama andare al vento sfruttando le vele in genere non ama l’idea di accendere il propulsore anche se per un periodo di tempo limitato. La noia del rumore, gli olezzi del carburante, il fastidio di lasciare dietro di sé il mare un po’ più inquinato. Eppure durante una normale crociera a vela ci sono dei momenti in cui l’equipaggio non può fare a meno di utilizzare l’entrobordo della barca. Può essere l’ingresso o l’uscita da un porto, una manovra di accosto in banchina, un ancoraggio in rada, la necessità di ricaricare le batterie di bordo, etc.
Per questo, anche se si utilizza poco, il nostro entrobordo al momento del bisogno deve essere perfettamente efficiente. Soprattutto se si noleggia con la formula bare boat, ossia senza skipper, è bene allora assicurarsi che funzioni bene e ridurre al minimo le brutte sorprese. Ecco quindi tre controlli fondamentali che possono essere eseguiti velocemente anche solo prima di mollare gli ormeggi in banchina: livello carburante, livello olio motore e cinghie di trasmissione.
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01 Livello del carburante e consumi orari del motore
Controlli al motore. Stando alle statistiche dei soccorsi in mare prestati dagli uomini della Guardia Costiera i serbatoi asciutti delle barche sono la prima causa di emergenza in mare. Può sembra banale, ma il semplice assicurarsi che il serbatoio del carburante di bordo sia pieno è un’operazione che spesso passa in secondo piano, magari nella fretta di partire e l’entusiasmo di cominciare la vacanza. Errore grave. Il controllo sul livello di carburante imbarcato è un’operazione obbligatoria che tra l’altro si esegue in pochi minuti..
Per determinare con esattezza l’autonomia di una barca è necessario conoscere prima di tutto la capacità del serbatoio; e quindi controllare sistematicamente i livelli del carburante. Peraltro proprio al fine di agevolare e velocizzare tali verifiche, spesso i serbatoi marini dei moderni cabinati sono dotati di manometri oppure di indicatori esterni. I più evoluti hanno anche dispositivi di riserva acustici che segnalano con una spia sonora la quantità di carburante rimasta. Anche se non siete imbarcati su uno scafo dotato di serbatoi di ultima generazione è comunque sempre possibile e anzi tassativo ricorrere a un controllo manuale utilizzando l’apposita asticella tarata.
Se poi volete conoscere i consumi orari del propulsore sia per pianificare la navigazione in mancanza di vento oppure per raggiungere il porto di scalo in tempi brevi o ancora per conoscere in anticipo il costo del carburante che in genere nei noleggi è una voce di spesa extra per l’equipaggio potete sempre consultare il libretto di manutenzione del motore che indica sempre chiaramente questo parametro.
02 Livello olio motore e pulizia filtro
Oltre al livello del carburante imbarcato un equipaggio in partenza per una crociera a vela deve controllare anche il livello dell’olio del propulsore. In questo caso la verifica richiede sempre pochi minuti ma una procedura leggermente più articolata, ma comunque alla portata di tutti. L’olio motore si verifica sempre a motore freddo e spento, quando l’olio è tutto raccolto nella coppa. Per visualizzare il livello si deve utilizzare l’apposita asticella dotata di tacche che indicano il minimo e il massimo. Importante: nel caso il serbatoio di olio non sia a pieno carico, il rabbocco deve essere fatto esclusivamente con lo stesso tipo di olio già presente nel circuito per evitare malfunzionamenti e maggiore usura di tutto l’apparato.
Una volta ultimato il rabbocco, prima di verificare il nuovo livello di olio, basta aspettare una manciata di minuti per dare modo al liquido di scendere bene nel circuito. Altra piccola avvertenza: un buon livello di olio nel serbatoio è in prossimità del massimo, ma non oltre, altrimenti si rischia di far perdere potenza al propulsore o di vederlo “fumare”.
Controlli al motore
Se invece l’olio motore è poco e vecchio, è necessario procedere al cambio dello stesso, procedura anche questa per nulla complicata e che si esegue al volo. Unico requisito da rispettare è che la sostituzione va fatta con il motore caldo. In questo modo il liquido diventa più fluido ed è in grado di assicurare un completo ricambio. Anche in questo caso sarebbe bene utilizzare olio della stessa marca e comunque della stessa qualità e viscosità che si utilizza normalmente con quel propulsore. Durante l’operazione del cambio olio non si può non approfittare di sostituire anche il relativo filtro che trattiene le impurità e i depositi di carbonio dell’olio.
La relativa cartuccia va cambiata a ogni sostituzione dell’olio oppure se è del tipo riutilizzabile va pulita accuratamente con benzina. Ultima operazione a cambio olio e filtro effettuati è di controllare anche l’invertitore. Anch’esso contiene olio lubrificante che va controllato e sostituito a intervalli periodici. In questo caso l’olio da utilizzare non è quello usato per il motore, quindi meglio controllare cosa riporta il libretto i istruzioni.
03 Tensione, allineamento e usura cinghie
Controlli al motore. La voglia di mollare gli ormeggi a questo punto è tanta; ma occorre ancora pazientare per eseguire un ultimo importante controllo, ossia le varie cinghie presenti nell’apparto motore. Quella della pompa di raffreddamento e quella dell’alternatore per caricare le batterie. È noto come questi componenti essendo di gomma devono essere particolarmente controllati e sostituiti spesso in quanto soffrono usura, frizioni e riscaldamento eccessivo. In genere se le cinghie presentano dei problemi questi sono causati principalmente da allineamenti non corretti, oppure allentamenti o a eccessive tensioni. Come si effettua il controllo della tensione? In condizioni efficienti le cinghie dovrebbero tendersi di circa 1,5 centimetri con la sola pressione del pollice.
Per accorgersi invece che una cinghia si sta consumando per usura o perché non ben regolata basta osservare un pulviscolo di colore nero che rilascia consumandosi mentre gira e che si deposita sul corpo del motore. Più grave è se si notano segni di parti sfilacciate della cinghia o singoli tratti più usurati degli altri. Una buona regola da osservare per dormire sonni tranquilli è quella di imbarcare alcune cinghie di rispetto per ogni componente del propulsore assicurandosi che siano ben conservate; e soprattutto della stessa misura di quelle utilizzate dal motore della barca.
Bene, a questo punto siamo certi che il nostro propulsore sarà un ottimo compagno di viaggio e possiamo finalmente mollare gli ormeggi. Magari lo useremo pochissimo, ma al momento del bisogno non ci tradirà.
David Ingiosi
Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come giornalista professionista per testate nazionali e internazionali.