Consigli e trucchi utili per lavare i piatti e le stoviglie di bordo
Lavare piatti e stoviglie di bordo. La navigazione a vela di sicuro mette appetito e gustare a bordo piatti sfiziosi e succulenti, così come snack appetitosi, è uno dei grandi piaceri di passare le proprie vacanze in barca. Dopo le delizie della cucina tuttavia arriva il momento di lavare piatti, pentole e padelle, operazione che a bordo richiede altrettanta attenzione. Prima di tutto per evitare di sprecare le riserve d’acqua dolce di bordo. Poi utilizzando prodotti specifici per l’uso marino e comunque naturali e biodegradabili, in modo da pulire e sgrassare efficacemente le stoviglie, ma anche essere il meno inquinanti possibili con l’ambiente che ci circonda.
Ecco allora alcuni consigli utili su come lavare al meglio piatti, posate e pentole di bordo. Sono trucchetti e accorgimenti importanti non solo per chi lava queste componenti a mano, ma anche per coloro che imbarcano una piccola lavastoviglie. Ormai questi elettrodomestici sono economici, facili da incassare nelle cucine di bordo e soprattutto a basso consumo di energia. Ecco perché sono sempre più apprezzati dagli equipaggi.
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Ricordarsi di chiudere il rubinetto
Lavare piatti e stoviglie di bordo. I velisti più esperti sicuramente sorrideranno ricordando le prime esperienze a bordo alle prese con il risparmio dell’acqua dolce. In tanti infatti si saranno ritrovati spesso con il serbatoio vuoto in pochissimo tempo, soltanto perché durante il lavaggio dei piatti si è lasciato incautamente il rubinetto aperto. Sono errori in cui all’inizio cadono tutti e servono anche questi a imparare le risorse limitate quando si va per mare. Con il tempo vi verrà automatico, ma a ogni risciacquo di ogni singolo oggetto, va assolutamente chiuso il rubinetto dell’acqua altrimenti durante la vostra crociera vi ritroverete presto il serbatoio delle acque chiare completamente vuoto.
Quando poi dovete riporre la pentola o i bicchieri, è necessario che lo scolapiatti sia collocato proprio di fianco al lavello: in questo modo sarete veloci tra il chiudere il rubinetto e mettere l’oggetto a sgocciolare.
Utilizzare detersivi naturali e biodegradabili
Per lavare le stoviglie e ridurre al minimo l’impatto ambientale di queste operazioni quotidiane è importante optare per saponi e detergenti espressamente concepiti per l’uso marino, quindi con formule ecologiche certificate, principi tensioattivi naturali e senza elementi chimici. Tali prodotti in genere sono studiati per creare poca schiuma, in modo da ridurre la quantità di acqua dolce necessaria per eliminarla. È bene inoltre travasare tali prodotti liquidi o in gel negli appositi dosatori per usarne solo la giusta quantità.
Lavare le stoviglie con metodo
Lavare piatti e stoviglie di bordo. È importante seguire una successione logica nel lavaggio delle stoviglie. Per prima cosa si insaponano gli oggetti meno sporchi, poi seguono quelli più unti. Ecco una tecnica ottimale per il risparmio d’acqua dolce. Per prima cosa si tappa il lavello della cucina. Dopidiché si mette sulla spugna o sulla spazzola una piccola quantità di detergente a basso schiumaggio e un po’ d’acqua. Quindi si strofinano le prime stoviglie non unte, come per esempio bicchieri e tazzine. Mentre si risciacquano con acqua calda, raccogliamo l’acqua nel lavello per poi procedere al lavaggio delle stoviglie più difficili da sgrassare, come piatti, posate, pentole e padelle. A questo punto si procede con il lavaggio e risciacquo delle rimanenti stoviglie.
Non buttare l’acqua di cottura della pasta
Lavare piatti e stoviglie di bordo. Un semplice trucchetto per evitare inutili sprechi di acqua dolce a bordo è quello di riutilizzare l’acqua di cottura della pasta, raccogliendola nel lavabo della cucina; può essere utile per lavare le stoviglie, ha il vantaggio di essere già calda o tiepida e inoltre sembra che anche l’amido contenuto in questa abbia un ottimo effetto sgrassante. Altrimenti per il lavaggio delle stoviglie poco sporche è sufficiente riscaldare l’acqua del boiler alla minima temperatura, mentre per quelle più unte e incrostate è necessario scaldare l’acqua alla massima temperatura Questo utilizzo consapevole del boiler, aiuterà a risparmiare anche il gas o l’energia elettrica dei fornelli.
Le proprietà sgrassanti di limone e aceto
Lavare piatti e stoviglie di bordo. Per il lavaggio delle stoviglie efficace e a basso impatto ambientale si può ricorrere a due potenti sgrassanti naturali come l’aceto e il succo di limone che possono venirci in aiuto quando piatti e padelle sono molto unti. Basta dare una passata d’aceto o succo di limone sulle stoviglie, facendosi aiutare dalla carta da cucina. Rimuove l’eccesso di grasso in questo modo ci agevolerà poi il lavaggio e il risciacquo, con conseguente risparmio di acqua dolce. Qualora ci fossero ancora cibi attaccati al fondo di un tegame, può essere utile farli bollire con un po’ acqua e aceto per far distaccare completamente i residui e quindi procedere al lavaggio completo.
Piatti e bicchieri di carta: solo se siete a corto d’acqua
Lavare piatti e stoviglie di bordo. L’utilizzo di piatti e bicchieri usa e getta diminuisce naturalmente la quantità di stoviglie da lavare. Siccome tuttavia questi oggetti vanno comunque smaltiti nella raccolta differenziata e aumentano l’impatto ambientale della crociera il consiglio è di ridurre il consumo soltanto a quando vi ritrovate con una riserva limitata di acqua dolce. In ogni caso è sempre meglio utilizzare piatti e bicchieri monouso biodegradabili e compostabili. Quindi prima di mollare gli ormeggi fatene una piccola scorta.