Perché può essere bello e sano stare in barca in inverno
Navigare su una barca a vela in inverno può essere ricco di sfide e lezioni duramente guadagnate. Certamente però è affascinante rimanere lontano dal chiasso, immersi nella natura e svegliarsi magari una mattina con uno strato di brina che ricopre l’ambiente circostante rendendolo magico e poetico. Più impegnativo è invece combattere a bordo i rigori del freddo, così come le raffiche di vento e le perturbazioni prolungate. Quella di navigare in barca anche durante la stagione invernale è un’esperienza comunque intensa, ma ci sono delle ragioni estremamente valide per farla.
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Gestione delle risorse più razionale
La quantità d’acqua dolce che si utilizza a bordo nei mesi freddi per prepararsi un tè o un caffè, per lavarsi le mani, pulire i piatti e prendersi cura della barca diventa molto più alta. Lo stesso vale per quanta spazzatura si accumula o ancora per tutta l’elettricità necessaria. A fronte di tutti questi consumi elevati, navigare in barca in inverno ci spinge a prestare molta più attenzione agli sprechi e a una gestione delle risorse più razionale. Durante la stagione fredda non è raro inoltre che porti e marine occasionalmente disattivino le linee d’acqua principali e i tubi usati per il pompaggio per evitare congelamenti degli impianti. Queste interruzioni del servizio idrico a volte durano per giorni quindi per chi vive a bordo diventa cruciale conservare le riserve di acqua dolce.
Più solidarietà in banchina
Quando si naviga su una barca a vela in inverno, ci si sente molto più connessi e solidali con gli altri diportisti, soprattutto con chi naturalmente condivide la stessa scelta in banchina. È facile e anche utile scambiarsi impressioni e soluzioni tecniche per resistere al freddo, aumentare il comfort di bordo, gestire la condensa, così come piani di rotta futuri. Le occasioni d’incontro si prolungano poi sul molo o mentre si porta a spasso il cane o ancora durante le cene. A volte basta anche un sms per assicurarsi reciprocamente di avere gestito correttamente l’ormeggio in caso di allerta meteo o peggio avviso di burrasca.
Il valore della quiete
In un mondo in cui i rumori di fondo e gli stimoli artificiali sono una distrazione costante, dove le notifiche delle App del telefono cercano continuamente di attirare la nostra attenzione, stare su una barca a vela in inverno significa apprezzare sempre di più il lusso del silenzio, della solitudine, dell’essere sconnessi. Lontani dal traffico, dagli allarmi degli antifurti e dallo smog si possono apprezzare finalmente i rumori della natura, può essere un tuono all’orizzonte o il verso di un gabbiano, lo sbattere continuo delle sartie, così come il suono dell’acqua che lambisce i lati dello scafo.
Imparare ad adattarsi
Anche per coloro che sono abituati a essere versatili, la vita a bordo di una barca in inverno certamente alza il livello della sfida. Dal momento che i rigori invernali, le piogge, il maltempo possono costringervi a rimanere negli ambienti ristretti e chiusi della barca più spesso di altri periodi dell’anno, a volte per intere settimane, prenderla con filosofia, adattarsi, rimanere di buon umore, sfruttare al meglio il proprio spazio personale diventa vitale. Per chi lavora a distanza riuscire a mantenere la concentrazione insieme agli altri, condividere magari una postazione del computer sul tavolo del quadrato, svegliarsi in tempo per una video call, richiede un grande autocontrollo.
L’unicità di certi momenti
Quando si naviga su una barca a vela in inverno nei giorni più impegnativi, come quando ci si sente rinchiusi a causa del freddo o in qualche modo fuori sincrono con il proprio ritmo, basta in fondo concentrarsi sui tanti momenti di gioia e gratitudine che la barca regala nel corso della giornata: può essere la serenità di un compagno che legge un libro indisturbato, il glorioso ticchettio della stufa a propano quando la fiamma riscalda una teiera o ancora il sapore del pane caldo appena sfornato, un gatto felicemente acciambellato nella sua cuccia oppure il cielo pieno di stelle che appare dall’oblò prima di addormentarsi. Apprezzare la bellezza di momenti come questi fa sentire speciali e ripaga sicuramente di tutte le fatiche di svernare a bordo.
Rispetto per la natura
Navigare su una barca durante l’inverno aiuta a mantenere le cose in prospettiva e a rimanere resilienti anche nei confronti della natura. La neve e il ghiaccio che possono coprire la barca nei mesi più rigidi oppure i giorni di pioggia furiosa sono solo un piccolo promemoria che Madre Natura ha il controllo su tutto ciò che ci circonda, quindi combatterla o preoccuparsene troppo è inutile e alla fine è uno spreco di energie. Troppo spesso chi vive nelle grandi città perde questa connessione così stretta con la natura e accetta con difficoltà le sue dure leggi. In barca si torna a rispettare l’ambiente naturale, apprezzare il caldo come il freddo, la luce come il buio, senza forzare necessariamente il suo equilibrio. Chi prova queste esperienze magicamente trova la sua armonia.
Vivere il presente
Dal momento che sentirsi come in clausura mentre si sta su una barca a vela in inverno è una possibilità reale, ci si sente costretti più di altri a vivere il presente: uscire quando c’è il sole e fare una lunga passeggiata, per esempio, fare attenzione a scendere le scalette ghiacciate del tambucio, ammirare un tramonto dalla luce intensa, prepararsi una zuppa calda per ingannare il tempo e riscaldarsi. A volte sulla terraferma continuando a lavorare o fare mille attività freneticamente si perde la cognizione del giorno. È bello invece non avere finalmente l’illusione di essere “multi-tasking” e sentirsi piacevolmente distratti anche dal più piccolo dettaglio.