
La magia di Stintino tra distese di sabbia bianca e mare smeraldo
Per coloro che hanno la fortuna di navigare a vela nelle acque del Mediterraneo c’è un luogo assolutamente magico che vale la pena di esplorare almeno una volta nella vita. Stiamo parlando di Stintino, un piccolo borgo di pescatori adagiato nell’estremo lembo nord-occidentale della Sardegna. È qui che si trova infatti una delle spiagge più belle al mondo, la spiaggia di La Pelosa, un vero capolavoro della natura con la sua sabbia bianchissima e impalpabile che circonda una laguna color smeraldo.
Ma è tutto il territorio di Stintino ad essere selvaggio, incontaminato e un’assoluta meraviglia per gli occhi, con le sue coste alte e frastagliate, le calette solitarie di sabbia e ciottoli, la rete di torri di avvistamento storico, i parchi naturali e le saline sorvolati da falchi pellegrini, aironi e martin pescatori. Senza contare l’isola dell’Asinara che si trova proprio di fronte a questa costa e resti nuragici nell’entroterra che raccontano di una Sardegna preistorica e mitica.
Leggi anche: A vela in Costa Smeralda, tra natura maestosa e borghi super chic
Tante opzioni per approdare con la barca
Per i velisti che approdano in questo angolo splendido di Sardegna ci sono tante possibilità di trovare il posto barca. La prima opzione è il Marina Turistico di Stintino che è situato a ridosso del molo di sopraflutto del porto della città ed è dotato di pontili galleggianti e banchina fissa completi di acqua potabile ed energia elettrica oltre a tutti i servizi a terra utili al diportista più esigente. Accoglie 320 ormeggi di cui 50 per il transito su fondali di alghe e fango che vanno da 1,6 a 12 metri. In alternativa c’è Porto Mannu che però può essere utilizzato solo da barche con pescaggio massimo di 2,3 metri. Qui i posti barca sono 300 di cui 30 per il transito ed è un ottimo ridosso da i venti di Sud e Sud Ovest.
Infine c’è Porto Minore che si trova a Sud dell’abitato di Stintino ed è protetto ad Est da una piccola scogliera. Le imbarcazioni da diporto possono ormeggiare alle banchine del moletto Nord dove ci trova la marina di Porto Vecchio. Tale banchina è stata completamente ristrutturata ed è servita dei servizi nautici essenziali, come acqua ed energia elettrica. Posizionata al centro del paese, all’ingresso della rada portuale, ha la possibilità di ospitare 10 barche della lunghezza massima di 30 metri con fondali da un minimo di 2 metri a un massimo di 8 metri.
Per gli equipaggi che invece preferiscono la sosta in rada, le cale più vicine sono Rada dei Fornelli, Rada della Pelosa di fronte spiaggia omonima e Rada della Cala Lunga all’Isola Piana.
Fondato dai pescatori sfrattati dall’Asinara
La storia di Stintino è alquanto curiosa. Alla fine del 1800 il Regno d’Italia decise di costruire sull’isola dell’Asinara sia un lazzaretto che una colonia penale. Gli abitanti dell’isola, 45 famiglie, che vivevano a Cala d’Oliva vennero quindi sfrattati e crearono Stintino che divenne poi Comune a partire dal 1988. L’anima del paese è indissolubilmente legata a pesca che un tempo si praticava a bordo delle barche a vela latina (di cui Stintino è la capitale italiana) e alla lavorazione del tonno a cui è dedicato un bellissimo museo. A inizio del XX secolo il borgo divenne meta di illustri famiglie sassaresi, per poi raggiungere l’apice di notorietà durante il “boom” negli Anni 60.
Negli ultimi anni sono nati una miriade di residenze turistiche e hotel sulla costa, i turisti arrivano prevalentemente l’estate, mentre nei mesi invernali il paese è abitato da 1.600 residenti.
La Pelosa, una spiaggia meraviglia della natura
Regina indiscussa di questo territorio è la spiaggia de La Pelosa, uno dei luoghi simbolo di Stintino. Posizionata di fronte all’isola Piana e quindi all’Asinara, si contraddistingue per la sua sabbia bianca e finissima che si tuffa in un’acqua turchese e trasparente. Non a caso, è stata eletta più volte tra le migliori spiagge italiane, raggiungendo anche il 4° posto a livello europeo. È circondata da una macchia mediterranea, ha colori abbaglianti ed è completamente riparata dalla corrente. I suoi bassi fondali e lo scenario da favola attira velisti da tutto il Mediterraneo.
Proprio lì accanto c’è la “sorella maggiore”, ossia la Pelosetta, una baia chiusa da un isolotto sovrastato da una torre aragonese eretta nel 1578 e divenuta simbolo de la Pelosa.
Le altre spiagge di Stintino
Tra le altre spiagge di Stintino da esplorare c’è quella di Ezzi Mannu che si trova sul versante occidentale del Golfo dell’Asinara. È una spiaggia stretta e lunga circa un miglio che si affaccia su un mare che spazia dal verde smeraldo al turchese. Molto suggestiva è anche Cala Grande, incastonata tra due costoni di roccia, che è una delle mete preferite dei sub e degli appassionati di snorkeling. Pittoresca spiaggia dal nome curioso è Cala Coscia di Donna, formata da ghiaia e ciottoli. Poco accessibile, è una meta privilegiata di chi vuole trascorrere qualche ora in piena tranquillità in mezzo alla natura più selvaggia, con la possibilità di fare dei bagni stupendi in un’acqua cristallina.
Un’altra spiaggia molto apprezzata e poco frequentata è quella delle Saline. Si trova nei pressi delle rovine delle antiche saline e dalle Torre delle Saline. Ulteriore particolarità della spiaggia è la composizione mista della sabbia: alla classica sabbia bianchissima si mescola infatti della sabbia cinerea, a formare una particolare combinazione luminosa.
Potrebbe anche piacerti

Noleggiare una barca per la prima volta: consigli utili
21/03/2022
Spiaggia Rosa a Budelli: quest’estate si può visitare prima
12/06/2023