Condurre un catamarano in crociera: dubbi, verità e falsi miti
Negli ultimi tempi, un numero crescente di persone desidera affittare un catamarano per le proprie crociere a vela. Tuttavia, molti preferiscono governarlo autonomamente senza l’assistenza di uno skipper professionista. La domanda che sorge spontanea è: saranno in grado di gestire una barca così imponente?
Vediamo alcune riflessioni e suggerimenti per chi si approccia a questa esperienza per la prima volta.
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Caratteristiche dei catamarani da crociera
I catamarani sono notevolmente più ampi rispetto ai monoscafi. Una barca a vela tradizionale può apparire stretta e maneggevole, mentre un catamarano, grazie alla sua larghezza, offre maggiore stabilità ma può sembrare più ingombrante, specialmente in porto. Bisogna sapere tuttavia che in genere i catamarani disponibili per il noleggio senza skipper sono i modelli più piccoli, da 40 a 46 piedi. Raramente troverete un catamarano di oltre 46 piedi disponibile senza skipper ed è una scelta sensata per i neofiti.
In secondo luogo entrare e manovrare in un porto con un catamarano può risultare intimidatorio per chi non ha esperienza. Gli spazi sembrano ridursi e ogni manovra appare più complicata a causa delle dimensioni della barca. Poiché manovrare in porto può essere più complicato, è importante pianificare attentamente ogni mossa, prendere in considerazione le dimensioni del catamarano e fare pratica nelle manovre in spazi ristretti.
Quale catamarano scegliere: con o senza fly bridge
Se non avete molta esperienza nella conduzione dei catamarani a vela, è consigliabile noleggiare un multiscafo con timoneria a mezzanino. Questa si si trova su un piano rialzato su un lato della barca, a differenza della timoneria sul fly bridge che è posizionata centralmente su una piattaforma superiore. Tra i vantaggi della timoneria a mezzanino c’è la visuale eccellente: chi è al comando infatti ha una buona visuale a prua e, inclinando leggermente la testa, può vedere anche la poppa. Questo è cruciale durante le manovre.
Con la timoneria a mezzanino, inoltre è più semplice comprendere la distanza tra la barca e la banchina durante l’ormeggio di poppa, a meno di non avere una telecamera di poppa sulla timoneria del fly bridge.
Come manovrare con due motori
Un significativo vantaggio del catamarano è la presenza di due motori con eliche posizionate a grande distanza l’una dall’altra. Questi motori si trovano nella parte terminale dello scafo, quasi alle estremità, e sono generalmente dotati di trasmissione S-Drive. Il sistema S-Drive prevede un piede che scende verticalmente dal motore, attraversando lo scafo fino a terminare con un’elica. Questo sistema consente di massimizzare la spinta del motore, poiché la forza dell’elica è in linea con l’asse della barca, riducendo al minimo la dispersione verso il basso.
Le eliche distanziate generano una leva potente, che permette un controllo preciso della barca. Utilizzare i due motori è simile a guidare un mezzo cingolato: facendo avanzare un motore e retrocedere l’altro con la stessa forza, la barca può ruotare su se stessa. Dopo alcune manovre, ci si abituerà all’uso dei due motori e tutto diventerà più semplice. Alla fine della vacanza, potrete anche tentare manovre più complesse.
Precauzioni all’ormeggio: vento laterale e scarroccio
Uno dei momenti più delicati nella gestione di un catamarano è la manovra di ormeggio. Durante questa fase, due aspetti sono fondamentali: le dimensioni del catamarano e la sua timoneria. Sebbene in linea di principio controllare un catamarano sia più semplice rispetto a un monoscafo durante l’ormeggio, è importante ricordare che la superficie esposta del catamarano è molto ampia, mentre quella immersa è ridotta. Questo significa che in caso di vento laterale, il catamarano tenderà a scarrocciare rapidamente. Per questo motivo, è necessario iniziare la manovra di ormeggio mantenendosi ben sopra vento.
Quando si è all’ancora, il consiglio principale è di posizionarsi vicino ad altri catamarani piuttosto che a monoscafi. Come accennato, il catamarano tende a girare più rapidamente sotto l’azione del vento rispetto a un monoscafo. Quindi, se il vento cambia direzione e vi trovate sottovento rispetto a un monoscafo, aumentano le probabilità di collisione.
Come gestire le vele su un catamarano
Un altro aspetto da considerare sui catamarani è la gestione delle vele. Se noleggiate una barca a vela, è naturale voler navigare a vela. Anche in questo caso, la scelta del tipo di catamarano è cruciale per garantirvi un’esperienza piacevole e sicura. I catamarani dotati di fly bridge hanno un boma molto alto, solitamente oltre i 2,5 metri, per posizionarsi al di sopra del tendalino che copre l’area ospiti del fly bridge. In queste condizioni, lavorare con la randa diventa difficile e potenzialmente pericoloso.
Al contrario, se scegliete un catamarano con la timoneria a mezzanino, il boma sarà più basso, rendendo molto più agevole e sicuro il lavoro con la randa. In questo modo, potrete gestire le vele con maggiore comodità e sicurezza, godendovi al massimo la navigazione a vela.
Sicurezza: un catamarano può scuffiare?
In tema di conduzione a vela, i meno esperti pensano subito a quanto una barca priva di zavorra come un catamarano possa essere sicura quando naviga di bolina. In pratica, si fanno la domanda: un catamarano scuffia? La risposta è: far scuffiare un catamarano da crociera tipo Lagoon, Fountaine-Pajot o Bali, è molto difficile se non impossibile. Altri tipi di catamarani pensati per navigazioni di diverso tipo corrono rischi maggiori. Tuttavia, è anche vero che in quei casi gli equipaggi sono composti da persone con molta esperienza che sanno come gestire la barca e gli incidenti sono rarissimi; probabilmente è più facile che scuffi un monoscafo che un catamarano.
I catamarani da crociera sono pensati per essere condotti da persone con un’esperienza limitata che navigano spesso con la famiglia e per le quali il fattore sicurezza è fondamentale; per questo hanno piani velici ridotti e una disposizione dei pesi che aumenta la loro stabilità.
Pressione su scafo sopravento e terzaroli
Quello che invece può capitare e che a volte può mettere paura su un catamarano da crociera è la depressurizzazione di uno scafo. Quando si è di bolina con un vento fresco e la barca cammina veloce, è possibile che lo scafo sopravento perda pressione sull’acqua e si abbia la sensazione che la barca si stia alzando. In realtà c’è solo meno pressione da parte di uno scafo sull’acqua. Prima che lo scafo si alzi davvero c’è ancora molta strada da fare e per arrivare al ribaltamento lo scafo si dovrebbe alzare fino a raggiungere una posizione quasi verticale. In caso di necessità basta che lo skipper o l’equipaggio molli la randa o il fiocco e la barca si raddrizzerà immediatamente.
A volte i cantieri suggeriscono come comportarsi in presenza di vento forte, ovvero indicano a quanti nodi di vento vanno date le mani di terzaroli. Questo perché in un catamarano, al contrario di quanto accade su un monoscafo, non si avverte la barca e non ci si rende conto di quando è ora di far scendere un po’ di randa.
Catamarani da crociera: bolina e mare formato
Una domanda comune per chi si avvicina al catamarano è: quanto sono sicure queste barche in mare? La risposta è molto rassicurante: i catamarani sono estremamente sicuri. Durante le navigazioni nel Mediterraneo nella stagione estiva, la sicurezza è praticamente assicurata. Gli incidenti che coinvolgono i catamarani sono rari e, di solito, sono causati da inesperienza o imprudenza dello skipper, e si verificano principalmente in oceano.
Per quanto riguarda il comfort, i catamarani possono essere meno comodi rispetto ai monoscafi in alcune circostanze. In particolare, i catamarani tendono a non essere molto favorevoli durante le andature di bolina con mare formato. I due scafi possono sollevarsi sulle onde in momenti diversi, creando un effetto “shaker” scomodo. Tuttavia, questo aspetto riguarda solo il comfort di navigazione e non influisce sulla sicurezza della barca, che rimane elevata anche in queste condizioni. Per una navigazione più confortevole, è consigliabile partire al mattino presto, prima che il vento si intensifichi.
Conclusioni
Come emerge da quanto detto sinora, il catamarano è un mezzo sicuro che si può tranquillamente portare anche avendo un’esperienza limitata del navigare. Questo, logicamente, non implica che non si debbano osservare le normali regole di prudenza, sempre proporzionate all’esperienza di chi naviga. Con la giusta preparazione e consapevolezza, navigare un catamarano senza skipper può trasformarsi in un’esperienza indimenticabile e gratificante.