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Meltemi, il vento greco “amico” dei velisti in crociera

– 9 Marzo 2024 – Vita a bordo

Vita a bordo

Meltemi, il vento greco “amico” dei velisti in crociera

Coloro che navigano in Grecia, soprattutto nella stagione estiva, lo conoscono bene e sanno che è una garanzia per una crociera bella e divertente. Spinge bene le vele della barca e permette di macinare tante miglia anche in una sola giornata consentendo agli equipaggi di esplorare anche le isole più distanti. Stiamo parlando del Meltemi, il vento greco che regna sovrano nelle acque del Mar Egeo. Quando soffia forte, per contro, può intimorire i velisti neofiti ed è bene conoscerlo a fondo per programmare itinerari, tappe e punti di sosta durante la crociera.

In questa guida cerchiamo di spiegare tutto quello che c’è da sapere sul Meltemi, come nasce, quali caratteristiche presenta, quando e dove si può incontrarlo in mare e soprattutto come gestirlo al meglio durante la navigazione.

Il suo regno è il Mar Egeo nel periodo estivo

Il Meltemi è un vento secco da Nord che soffia da fine maggio a fine settembre, principalmente nel Mar Egeo, ma anche nel Mediterraneo orientale. In genere è più forte nei mesi centrali estivi, ossia da giugno ad agosto, e in certe giornate può essere anche pericoloso per la navigazione poiché crea anche un discreto mare formato e difficoltà di governo.

I velisti in ogni caso adorano il Meltemi. Così come gli stessi greci. Perché è un vento fresco che rende molto più sopportabile anche il caldo più torrido, quando le temperature negli arcipelaghi dell’Egeo superano tranquillamente i 40 gradi. Inoltre è un vento perfetto non solo per andare a vela, ma anche per praticare sport acquatici, come il windsurf o il kiteboarding. I greci antichi lo chiamavano “Etesiano”, ossia “vento annuale”, per il fatto che tornava ogni anno nello stesso periodo. Mentre il nome turco che poi è stato adottato anche in Grecia era “meltem”, cioè “brezza leggera”.

Un vento fresco che può diventare “furioso”

Il Meltemi tuttavia è tutt’altro che un vento leggero. Soffia spesso con una forza compresa tra i 5 e i 7 gradi della scala Beaufort, ma può facilmente raggiungere una forza di burrasca di 9 gradi. Nei passaggi stretti della costa o tra le isole, a causa dell’effetto Venturi, aumenta anche di più e bisogna sempre studiare le previsioni. Quando è molto furioso in genere il traffico marittimo greco si ferma e i velisti sono costretti a ridossarsi in baia o in porto in attesa che si calmi un po’.

Il Meltemi è anche imprevedibile, appare dal nulla in condizioni di cielo sereno e può facilmente cogliere di sorpresa i velisti. Il segreto è tenere d’occhio le previsioni del tempo. In generale, se il clima in Europa occidentale è più caldo del solito in estate, è molto più probabile incontrare venti di Meltemi quando si naviga in Grecia. Tuttavia, se in Europa occidentale l’estate è più fresca e le precipitazioni sono abbondanti, le crociere a vela nell’Egeo dovrebbero essere molto più tranquille.

Se il Meltemi vi coglie di sorpresa durante il vostro viaggio, è sicuramente utile sapere come varia la sua forza nel corso della giornata. Al mattino, il Meltemi è generalmente un vento leggero che soffia a circa 11-16 nodi. Durante il giorno accelera fino a circa 22-27 nodi. Nel pomeriggio e in serata, il vento tende a essere più forte, prima di calare nuovamente durante la notte. Ciononostante, la potenza del Meltemi è quasi illimitata e a volte può soffiare a circa 50 nodi, pari a 10 o più gradi della scala Beaufort.

Direzione: il Meltemi non è uguale in tutto l’Egeo  

Il Meltemi soffia soprattutto nel Mar Egeo, ma non è uguale ovunque. È più forte nelle Cicladi, nelle Sporadi settentrionali e nel Dodecaneso. In prossimità delle Cicladi, normalmente raggiunge i 7-8 gradi della scala di Beaufort. Se l’alta pressione si forma sul Peloponneso, sulle Isole Ionie o sull’Albania, in combinazione con un calo di pressione da Nord Est, può diventare un compagno molto sgradevole e insidioso.

In genere il Meltemi soffia da Nord, ma si incontra anche con direzione da Nord Ovest o Nord Est, poiché colpisce decine di isole o promontori che ne influenzano traiettorie e direzioni. Nell’Egeo settentrionale, vicino ai Dardanelli, il vento soffia da Nord a Nord Est, nell’Egeo centrale soffia da Nord a Nord Ovest e nel Sud è prevalentemente Nord occidentale.

Consigli per la navigazione con il Meltemi

Prima di ogni crociera in barca a vela, lo skipper deve controllare le previsioni meteo, soprattutto per quanto riguarda il vento. Solo una preparazione accurata e attenta può garantire un viaggio piacevole che non si trasformi in una lotta per la sopravvivenza. Se avete un equipaggio composto da gente di mare esperta, con il Meltemi alla sua forza abituale, non sarà un problema. Ma se vi manca l’esperienza, dovete assolutamente capire chiaramente cosa siete in grado di affrontare in sicurezza come capitano e come equipaggio.

Quando soffia il Meltemi le onde possono raggiungere un’altezza media di 4 metri, e questo può mettere alla prova anche gli equipaggi più esperti. Se volete navigare verso Sud, questo può essere fatto abbastanza facilmente con un Meltemi più mite. Se voi e il vostro equipaggio non vi preoccupate delle onde, potete navigare con un bel vento di poppa e persino raggiungere la vostra destinazione in anticipo.

Tuttavia, quando volete tornare a Nord, questo potrebbe essere piuttosto problematico, poiché in questa direzione dovrete navigare continuamente controvento. In generale, se non siete abbastanza esperti, prendete in considerazione la possibilità di ingaggiare uno skipper esperto per la prima parte del viaggio, affinché vi addestri a navigare durante il Meltemi. In questo modo, acquisirete esperienza e sicurezza.

Come affrontare il Meltemi nelle soste in baia

Il Meltemi a volte soffia ininterrottamente per una settimana. In questo caso, è molto importante scegliere l’ancoraggio giusto secondo le buone pratiche marittime e le regole dell’ancoraggio sicuro, per garantire la sicurezza della barca e il riposo dell’equipaggio. In caso di maltempo e venti forti, ogni skipper dovrebbe cercare un ancoraggio sicuro sul lato sottovento dell’isola. Quando si getta l’ancora, non bisogna pensare solo alla forza del vento, ma anche al suo effetto sul mare, ossia al moto ondoso. Quando il vento fa sì che il mare si gonfi con onde alte 2 o più metri e la vostra baia non è completamente protetta, è probabile che il mare si muova parecchio, rendendo l’ancoraggio scomodo o addirittura pericoloso. Dormire sonni tranquilli è quindi fuori discussione. Tenete presente che se le onde si scatenano intorno a voi, stare sottovento a un piccolo rilievo roccioso non vi offrirà protezione.

Se il Meltemi soffia e si intende comunque salpare dall’ormeggio, bisogna tenerne conto e pianificare l’intera manovra nei dettagli, in modo da evitare spiacevoli esperienze come graffi alle fiancate della barca e cime d’ormeggio arrotolate.

 

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