Prima di salpare: il briefing di imbarco
La voglia di lasciare gli ormeggi è tanta in vista di una crociera, ma è bene, prima di salpare, partecipare al briefing di imbarco in cui lo skipper istruisce i membri dell’equipaggio sulla barca e le sue attrezzature: dalle dotazioni di sicurezza, agli strumenti di comunicazione, passando anche per gli impianti e gli allestimenti all’esterno e all’interno.
Oggi che a bordo dei cabinati a vela moderni trovano posto i dispositivi elettronici più disparati, dal gps al chart plotter, dal dissalatore al salpancora, dall’elica di prua all’avvolgiranda, si può avere l’idea che la navigazione sia più facile ed accessibile a tutti. In parte è proprio così. È però altrettanto vero che il mare rimane sempre un ambiente naturale ricco di bellezze ma anche di incognite e rischi. Basta un groppo di vento a trasformare una tranquilla veleggiata in una piccola avventura.
Chi salpa per una crociera vuole giustamente divertirsi e avere la sua dose di relax, ma è assolutamente necessario rendersi conto che navigare su una barca a vela richiede un approccio responsabile e che a bordo vigono delle regole di comportamento ispirate a fondamentali principi di sicurezza.
Conosce la barca e confermare il piano di crociera
Per questo motivo, ancora prima di mollare gli ormeggi, lo skipper raduna tutti i membri dell’equipaggio e da loro alcune istruzioni attraverso il briefing di imbarco. Obiettivo di questa riunione è dare a tutti una serie di informazioni principali sulla barca e le attrezzature di bordo, dalle manovre agli impianti (per esempio il wc), dagli strumenti di comunicazione come il Gps o il Vhf, fino alle corrette procedure di emergenza. Il briefing di imbarco è sempre utile sia perché non tutti siamo esperti di navigazione, ma anche perché chi non è un neofita quasi certamente non ha confidenza con quella specifica imbarcazione, le sue manovre, gli strumenti di navigazione, le dotazioni e gli impianti.
Il briefing pre-imbarco è un buon momento anche per confermare il programma di crociera in base alle esigenze degli ospiti ma soprattutto in vista delle condizioni meteo: si riassumono in questa fase l’itinerario di massima, i migliori punti di ancoraggio, i possibili pericoli di una specifica area di navigazione e gli approdi migliori per il rifornimento di acqua, viveri e carburante. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le istruzioni che l’equipaggio riceve in questo importante appuntamento.
Le dotazioni di sicurezza a partire dal salvagente
In genere il briefing di imbarco comincia con una veloce descrizione della barca: il modello, il cantiere e il progettista, la tipologia, le misure, le attrezzature di cui è dotata, gli impianti, gli spazi e gli allestimenti sia in coperta che negli interni. Si passa quindi alle dotazioni di sicurezza specificando quali sono e la loro collocazione a bordo. Si parte dai giubbotti di salvataggio che andrebbero sempre esposti e mostrati con calma nel loro utilizzo facendoli indossare a ciascun membro.
Tale manovra è, infatti, semplice e intuitiva ma in caso di emergenza e magari con uno stato di paura o panico può risultare piuttosto complicata. Ormai su molte barche da crociera ai tradizionali giubbotti rigidi, troppo scomodi e ingombranti, si preferiscono quelli autogonfiabili, ergonomici, leggeri e molto efficaci. Per quanto riguarda la collocazione, è bene che ogni membro conservi il proprio salvagente sempre nello stesso posto e sempre a portata di mano, per esempio nella sua cabina. Oltre ai salvagente, anche le cinture di sicurezza andrebbero indossate, regolate a misura e attrezzate con il cordolo che al momento opportuno, per esempio di notte o in caso di maltempo, va assicurato alla jack- line predisposta da poppa a prua della barca.
Razzi, estintori, kit medico e zattera
Continuando con le dotazioni di sicurezza lo skipper illustra dove si trovano i razzi a mano, le boette fumogene e ne mostra l’uso. In genere questi dispositivi hanno apposite istruzioni sulla confezione, ma spesso sono in inglese. Per ultimo lo skipper mostra a tutti la collocazione e l’uso degli estintori anti incendio, l’Epirb, il Kit di Pronto Soccorso e la zattera. Anche per quest’ultima è bene conoscere oltre alla sua posizione a bordo anche come si lancia in mare, in particolare assicurando alla barca prima di qualsiasi operazione di lancio fuoribordo la sagola di azionamento della zattera.
Gli skipper più rigorosi approfittano di questo briefing pre-imbarco anche per illustrare cosa fare in caso di uomo a mare: è importante infatti che almeno un’altra persona dell’equipaggio oltre al comandante sappia eseguire le manovre necessarie al recupero di un membro dell’equipaggio che cada accidentalmente fuoribordo.
Sapete utilizzare il Vhf e accendere il motore?
Stessa attenzione viene quindi rivolta a come si effettua una chiamata di emergenza. A bordo è sempre lo skipper (o il suo secondo) ad occuparsi delle comunicazioni rivolte ad altre barche, all’autorità portuale o alla Guardia Costiera. È possibile tuttavia che non siano in condizione di farlo, per esempio perché si sono allontanati dalla barca con il tender. Quindi in una situazione di necessità o di emergenza ogni membro deve sapere utilizzare la radio Vhf. In genere si trova nei pressi del tavolo da carteggio ed è accompagnata sulle barche da charter da una tabella con le istruzioni su come si accende e come si aziona il microfono sul canale 16. Lo skipper a questo punto può anche sfruttare l’angolo carteggio per mostrare a tutti come leggere la posizione della barca sulla carta o come rilevare le coordinate sul Gps di bordo.
Importante è anche l’uso del motore che sulle barche a vela è necessario azionare quando si entra e si esce dai porti, negli ormeggi in rada o quando molla il vento. Tutti devono sapere come si accende e come si manovra, agendo sul numero di giri e sfruttando gli effetti evolutivi dell’elica.
Al termine del briefing di imbarco lo skipper verifica che ogni membro dell’equipaggio abbia con sé i documenti personali, soprattutto se si veleggia in paesi esteri. Nel caso di un controllo in mare infatti a differenza di quanto accade a terra nessuno può garantire sull’identità della persona sprovvista di documento di riconoscimento. Se con pazienza e applicazione tutti i membri dell’equipaggio sfruttano il briefing con lo skipper, durante la crociera conosceranno il mezzo sul quale navigano e avranno la giusta tranquillità per partire con il piede giusto.
David Ingiosi
Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come giornalista professionista per testate nazionali e internazionali.