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Quadrato, lo spazio principe degli interni di una barca - Marenauta Blog

– 8 Febbraio 2021 – Vita a bordo

Vita a bordo

Quadrato, lo spazio principe degli interni di una barca

Per gli anglosassoni è il “saloon”, mentre i francesi è il “carré”. Da noi si chiama quadrato, anche se nell’uso corrente per identificare questo locale centrale degli interni dei cabinati a vela si utilizza spesso e impropriamente il termine “dinette”. Quest’ultima parola, di derivazione francese, in realtà non attiene al gergo nautico: significa infatti “spuntino” e la sua unica connessione con questo spazio di bordo è che in effetti tra i suoi utilizzi c’è anche la consumazione dei pasti da parte dell’equipaggio. Per la tradizione marinaresca, invece, questo spazio è sempre stato designato come “quadrato”. Già a bordo di vascelli e brigantini veniva chiamato così quello spazio sottocoperta, ubicato in posizione centrale o a poppa, dove il personale di bordo si riuniva per mangiare, conversare, leggere e rilassarsi, fuori dai turni di guardia.

Per i membri dell’equipaggio di una nave, dunque, “andare in quadrato” ha sempre significato principalmente staccare dai compiti di navigazione, dai locali operativi, dal lavoro e godersi un po’ di relax, chiacchierare, fare uno spuntino o dedicarsi alla lettura di un libro. Insomma uno spazio grande e versatile, un po’ mensa, ma anche salotto e sala ricreativa. A bordo di una moderna barca a vela il quadrato ha ancora questa identità: un luogo ampio, dotato di comfort, dove rilassarsi sia in porto che in navigazione, consumare i pasti e riposarsi. Ma anche uno spazio dedicato alla convivialità, all’aggregazione con gli altri membri dell’equipaggio.

La posizione del quadrato è di solito a centro barca

Nelle barche fino a 12 metri di solito occupa l’intera larghezza del baglio con divanetti a murata a forma di “L” o di “C” e il tavolo disposto in posizione centrale e longitudinale al senso di marcia, addossato all’eventuale albero passante. Su barche oltre i 12 metri invece il quadrato tende a essere spostato verso la murata di dritta o di sinistra. Il tavolo in questo caso è separato dall’albero e di fronte alle sedute a murata vengono disposte un’altra seduta lineare o due poltroncine. Con quest’ultima configurazione il passaggio a prua rimane sempre libero.

La prima impressione che si avverte osservando il quadrato dei moderni cabinati sono i volumi, in generale più ampi grazie alle linee esterne degli scafi più larghe e tonde. Il design degli interni è infatti tutto concepito per ottimizzare i volumi a disposizione, ma si lavora anche per dare la sensazione a chi utilizza questi ambienti, li vive, che siano ancora più ampi di quello che sono in realtà.

Leggi anche: Ecco come sono gli interni della barca

Quadrato barca

Uno spazio aperto, comodo e multifunzione

Addirittura sui nuovi cabinati l’obiettivo dei progettisti è cercare di aumentare il più possibile la percezione dello spazio del quadrato. Come? Con delle geometrie longitudinali continue per esempio, tipo mobilio ed elementi di arredo che oltre a creare un elemento stilistico di pulizia e piacevolezza, nell’insieme danno una sensazione di una volumetria meno incombente, più libera e grande. Un altro elemento di novità è la sempre più frequente ambientazione “open space” dove la zona del quadrato non è più separata da quella del carteggio o dalla cucina. Spariscono alcuni elementi verticali e questi locali in pratica si fondono in un unico grande spazio arioso e accogliente.

Il quadrato moderno in barca è sempre più pensato come uno spazio aperto e unito non solo con i locali strettamente adiacenti, ma anche con l’esterno. Lo stesso collegamento con la coperta non è più affidato solo agli oblò o ai passi d’uomo, ma vengono sempre più utilizzate superfici vetrate, spesso scorrevoli o comunque che si aprono e si chiudono e che vengono oscurate. Secondo i momenti di vita a bordo in questo modo lo spazio interno ed esterno della barca possono essere fruiti con maggiore continuità. L’idea di fondo è concepire un luogo “globale” che ha il proprio baricentro nel quadrato e in cui le altre zone operative sono quasi fuse con questo, pur mantenendo la propria identità, peraltro rafforzata da strumenti e apparecchiature tecniche più funzionali e compatte rispetto al passato.

Quadrato barca

Che bella idea il quadrato panoramico!

Anche sul piano estetico il quadrato della barca ha subito una grande evoluzione. Ormai salgono a bordo materiali nuovi come pelli e superfici laccate, resine sintetiche, l’acciaio, il carbonio o l’alluminio per i supporti. Anche quando si sceglie il legno, si ricorre a elementi chiari e luminosi che danno maggiore respiro all’insieme. Inoltre si fa largo ricorso a oblò panoramici, ampi osteriggi, si inseriscono grandi finestrature che oltre a investire gli ambienti con luce naturale permettono di guardare fuori, si gioca con l’illuminazione artificiale grazie all’utilizzo di faretti a led, pannelli riflettenti e cielini rivestiti di luci incassate. Da sottolineare soprattutto sui nuovi modelli votati alla crociera anche la nuova concezione “deck saloon” o “pilot saloon”, in cui cioè la tuga è completamente finestrata e il quadrato rialzato in modo da avere anche dall’interno un’ampia visuale della coperta, delle vele, dell’ambiente circostante.

A cambiare negli ultimi anni è stato anche lo stile architettonico degli elementi attinenti al quadrato: più eleganti, più ergonomici, ricchi di rifiniture. Se un tempo sedute e tavolo erano più essenziali, quasi spartani, ispirati comunque allo stile marino delle barche nordiche, oggi prevalgono le forme rotondeggianti, le linee pulite, si da spazio allo stile “made in Italy”. C’è estrema attenzione al minimo dettaglio alle linee di ogni singolo elemento di bordo, all’ergonometria. Oggi tavoli, sedute e complementi di arredo per forme, stile ed eleganza richiamano decisamente quelli dei salotti delle abitazioni. Si fa largo uso poi di schermi tv, impianti hi-fi, computer, etc.

Quadrato barca

La parola d’ordine in quadrato sarà sempre “comfort”

Se lo stile del quadrato si è senza dubbio trasformato rispetto al passato, la rivoluzione maggiore di questo spazio della barca nell’interpretazione dei progettisti è legata proprio alla sua funzione, o meglio alle sue molteplici funzioni: pranzo, relax, soggiorno, zona notte complementare. In pratica si fa in modo che il tavolo da pranzo, per esempio, si riduca, scorra via su dei binari o scompaia quando l’esigenza è quella di stare in soggiorno e viceversa, riappaia e si estenda quando c’è da consumare il pasto tutti insieme.

Insomma volumi più ampi, stile ricercato, polifunzionalità, versatilità degli elementi, importanza della luce, tecnologia, sembrano gli ingredienti che cantieri e progettisti sono oggi chiamati a interpretare nella realizzazione della zona quadrato dei nuovi cabinati a vela. E nel futuro? Certamente comfort, pulizia delle linee, percezione dello spazio, luminosità, piacevolezza degli ambienti, sono elementi destinati a orientare la progettazione di questo fondamentale spazio di bordo anche nei prossimi anni.

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come giornalista professionista per testate nazionali e internazionali.

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