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Equipaggio in crociera: seguite questi 8 consigli e andrete alla grande!

– 18 Gennaio 2024 – Vita a bordo

Vita a bordo

Seguite questi 8 consigli e sarete un ottimo equipaggio in crociera

Fare equipaggio, una bella sfida. Quando si noleggia un monoscafo o un catamarano da crociera può capitare a volte di imbarcarsi con perfetti sconosciuti. Può essere il bello di questo tipo di vacanze che consentono di conoscere nuove persone e farsi nuovi amici in un momento spensierato e più incline ai rapporti sociali. Anche se naturalmente ci sono delle incognite.

Quando tutto l’equipaggio in partenza si conosce già a bordo tutto è più facile. Ma non è detto. In barca ognuno di noi esprime tutto il meglio e il peggio di sé. Non basta solo essere amici. In barca occorre essere affiatati e rodati alla vita in mare. In tutti i casi, allora è importante seguire alcune regole e avere lo spirito giusto per far sì che questa convivenza, a volte lunga, si svolga nel modo più sereno possibile.

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Non solo navigare, ma vivere insieme

Durante una crociera di sette o più giorni è bene che lo skipper e tutti i componenti dell’equipaggio siano sulla stessa lunghezza d’onda. In fin dei conti non solo navigheranno insieme, ma vivranno anche insieme. In genere, una crociera charter dura da una a due settimane e in questo periodo è meglio andare d’accordo. Sia per quanto riguarda il modo di navigare che ancora di più per lo stile di vita a bordo, soprattutto in uno spazio ristretto e con risorse limitate: energia elettrica, acqua dolce, etc.

Non è facile quando ci si sta per imbarcare in banchina all’inizio di una vacanza i barca prevedere in anticipo se tutti a bordo andranno d’accordo. Non è raro che alcuni ottimi amici finiscano per litigare o allontanarsi durante una crociera. Oppure, al contrario, si possono sviluppare grandi amicizie tra membri dell’equipaggio che magari si conoscevano appena prima della partenza.

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Equipaggio ideale: essere di buona compagnia

Lo spirito giusto quando si sale a bordo per una crociera a vela è essere amichevoli, disponibili, entusiasti, buoni ascoltatori e premurosi. Già con questo biglietto da visita ci si garantisce una convivenza ottimale. Non è necessario affrontare argomenti spiacevoli o esprimere la propria opinione su ogni punto con persone che non si conoscono bene. Anche se ognuno ha il suo umore, ricordate che non è piacevole stare con qualcuno che passa tutto il tempo a brontolare o a starsene per conto suo.

Non abbiate paura di esprimere le vostre opinioni e i vostri desideri, ma ricordate che la decisione finale spetta allo skipper. Alcuni membri dell’equipaggio non smettono mai di sfidare lo skipper o di mettere in discussione le sue scelte dicendo “te l’avevo detto…”. Non c’è nulla di più odioso e sbagliato.

Coltivare l’onestà e la trasparenza

Quando si naviga con un equipaggio di persone sconosciute, non ha senso vantarsi delle proprie capacità o della propria esperienza per fare colpo o impressionare chi ci sta attorno. Una volta in mare, sarete colti di sorpresa dalle vostre bugie. La vita in barca da questo punto di vista è spietata e democratica: ognuno alla fine esce per come è e barare non serve a nulla.

Prima di partire, è importante capire cosa si vuole dal viaggio, cosa si vuole fare a bordo e cosa si vuole imparare. Comunicate agli altri membri dell’equipaggio e allo skipper le vostre esigenze di sonno, la vostra resistenza al mal di mare, cosa vi piace mangiare e quanto ne avrete bisogno… Queste informazioni vi aiuteranno a organizzare meglio i turni di guardia e il ritmo di navigazione.

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Tenere in ordine i propri effetti personali

Quando si è a bordo di un’imbarcazione da crociera, in uno spazio ristretto, è importante tenere in ordine i propri effetti personali ed evitare di disperderli in giro. Sia per gli altri che per voi stessi. Sarà più facile trovare le vostre cose e anche le attrezzature della barca se le riporrete al loro posto.

Tenete anche conto di dove si trovano le attrezzature di cui avrete bisogno, soprattutto in caso di navigazione notturna. È sempre una buona idea non svegliare i compagni di equipaggio puntando loro addosso la lampada frontale. In coperta, imparate a cosa serve ogni attrezzatura, per evitare di dover accendere continuamente con la luce. Preferite le luci rosse che danneggiano meno la visione notturna.

Stare lontano dagli smartphone

Una delle grandi opportunità di stare in barca in mezzo alla natura è quella di infrangere le nostre routine, le cattive abitudini, sconnettersi per un po’ con il mondo e recuperare le energie. Può essere anche un’occasione per tenere gli occhi lontani dagli schermi dei nostri smartphone, dalle chat, dalle email, dalle distrazioni vacue.

Durante i turni di notte, per esempio cogliete l’occasione per chiacchierare con i vostri compagni di squadra. In barca si ha tanto tempo per riflettere, parlare e scambiarsi esperienze. Le persone sono interessanti e potreste imparare qualcosa conoscendo a uno a uno tutto l’equipaggio.

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Convivere è una grande lezione

In una lunga crociera la navigazione non è l’unico elemento da tenere in considerazione. Bisogna saper convivere e andare d’accordo e questo inizia tanto nella cucina e nel quadrato, quanto nelle manovre e nella rotta da seguire. Normalmente, ci sarà una naturale divisione dei ruoli, perché alcune persone si sentiranno più a loro agio nel preparare i pasti che nell’armare le vele sul ponte di coperta.

E non dimenticate che ogni ruolo a bordo ha la sua importanza. Non esiste una posizione più ridicola e inferiore a un’altra. Sarebbe un peccato respingere qualcuno a bordo a causa della sua mancanza di esperienza, perché potrebbe portarvi dei talenti nascosti.

La tolleranza paga sempre in equipaggio

Anche durante una crociera di piacere possono esserci momenti di tensione o situazioni critiche. Il maltempo, gli spazi ridotti, i cambi di rotta all’ultimo momento, etc. Anche se a volte siamo tutti stanchi o di cattivo umore, è importante essere tolleranti con gli altri. Rispondere con rabbia può portare a molte incomprensioni e frustrazioni. È meglio tenere i propri pensieri per sé e far passare un po’ di acqua sotto i ponti prima di attaccare gli altri. Se siete davvero arrabbiati, potete parlarne più tardi in tutta tranquillità.

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Rispettare le regole di bordo

Ogni armatore o skipper stabilisce delle regole a bordo della propria barca e voi dovrete tenerne conto. Non è un semplice esercizio di autorità o potere fine a sé stesso. È una questione di sicurezza, organizzazione e di buon vivere. Non sprecare l’acqua dolce, spegnere le luci in cabina, indossare scarpe da barca, fumare solo sottovento, differenziare la spazzatura, non fare chiasso di notte, non scendere sottocoperta con le cerate bagnate, sono solo alcune delle regole da rispettare.

Obbedire a queste regole non è solo una questione di civiltà e rispetto della vita marinara, ma anche una grande lezione che serve anche quando si sbarca e si torna sulla terraferma.

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