Vela e trekking: i 9 sentieri vista mare più belli d’Italia
Crociera in barca e trekking. Vela vuol dire avventure, viaggi e turismo sostenibile, un mix già di per sé già gratificante per coloro che finalmente possono godersi le meritate vacanze. Una crociera a vela tuttavia può essere abbinato anche ad altre attività che si svolgono a contatto con la natura e l’ambiente marino, come per esempio il trekking che non soddisfa solo la voglia di fare un po’ di moto dell’equipaggio dopo le ore trascorse negli spazi ristretti della barca, ma soprattutto appaga la curiosità di esplorare le spiagge e l’entroterra delle località in cui si fa scalo.
Unire vela e trekking non solo è un modo per aumentare la sensazione di contatto con la natura, ma permette anche di poter raggiungere e affrontare percorsi difficilmente accessibili via terra, come antiche mulattiere e vecchi sentieri di pescatori esplorando il territorio lungo costa. In questa guida vogliamo proporvi 9 sentieri da fare a piedi tra i più belli non solo d’Italia, ma di tutto il Mediterraneo.
Si tratta di splendidi itinerari lungo costa e nelle isole che una volta ormeggiata la barca permettono di godere di vertiginose falesie, magnifiche insenature, calette appartate e scorci di macchia mediterranea. Basta portarsi dietro una buona scorta d’acqua, delle comode scarpette, le pinne, la maschera e l’asciugamano. Il resto sarà pura emozione.
Trieste: una passeggiata lirica tra Portopiccolo e il Castello di Duino
Rainer Maria Rilke era un intenditore di passeggiate liriche guardando il mare. Non a caso esiste proprio un sentiero di trekking che porta il suo nome e che collega il castello di Duino alla Riserva naturale di Sistiana. Siamo a Trieste, che può essere facilmente utilizzata come base nautica per questo trekking favoloso che è lungo 1.700 metri e che si stende sopra le rocce a picco sul mare e regala viste da grand tour sulle falesie di Duino più vicine. Al termine dell’escursione si può naturalmente visitare il Castello, dimora storica dei principi della Torre e Tasso, così come il suggestivo bordo di Portopiccolo coi suoi tipici ristoranti di pesce.
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Isola d’Elba: camminare tra cale e scogliere non ha prezzo
Nel cuore del Tirreno l’isola d’Elba offre tanti percorsi naturalistici di trekking per chi vuole camminare tra il cielo e il mare. Uno dei più emozionanti è il sentiero che va dalla spiaggia di Nisportino fino a quella dei Mangani. Sono circa 3 chilometri di media difficoltà lungo il sentiero 265 che toccano il Promontorio di Punta delle Casette, il tratto di costa delle Pietre Rosse dal quale si vede addirittura la rada di Portoferraio. Qui la geologia è sotto i piedi e davanti agli occhi tra rocce e le scogliere della spiaggia della Rivercina. La caletta dei Mangani poi regala un’acqua turchese e pesci multicolore che ripagano ampiamente della fatica.
Godersi la costa dall’alto tra Verezzi e Finale Ligure
Liguria, terra amata dai velisti come poche. Verezzi è un paese belvedere di orti, piazzette, balconi fioriti affacciati sul Mar Ligure, dove il teatro open air è sempre stato una tradizione dell’estate. Da qui, il mare lo si può scrutare dall’alto infilandosi nella macchia della Strada Napoleonica che porta fino a Finale Ligure attraverso un percorso di trekking ombroso e sorprendente. Se, però, si vuole sempre avere l’acqua a portata di sguardo, allora dal borgo si scende a piedi tra i tornanti e da lì giù si può arrivare sino a Varigotti dove si può fare il bagno lungo le sue spiagge di sassi chiari, per poi magari farsi l’aperitivo nell’antico villaggio dei pescatori.
Otranto: gita a piedi al Faro di Punta Palascia
Quando con la barca a vela si arriva nel porto di Otranto è un classico per gli equipaggi amanti delle escursioni trekking a terra raggiungere il Faro della Palascia, il più sud orientale d’Italia con all’orizzonte l’Albania che pare proprio a un passo. Si parte da un suggestivo laghetto di bauxite dall’atmosfera un po’ lunare e da lì, seguendo la costa, si lambisce l’acqua lungo un sentiero tortuoso, piuttosto sconnesso ma splendido con la lanterna sempre in vista. Giunti a destinazione, si salgono i gradini di pietra della torre fino agli ultimi in ferro della cima e da lassù si può godere di una vista mozzafiato sul Canale di Otranto che sfiora le prime isole greche.
Marina di Alliste: un trekking ombreggiato a picco sul mare blu
Coloro che navigano nel Salento ionico, in particolare nella Marina di Alliste, possono approfittare per godersi il bellissimo trekking che si snoda tra le località di Cisternella e Torre Sinfonò. Si tratta di un percorso ombreggiato e tranquillo che all’inizio segue per circa 4 chilometri la pista ciclo pedonale che si dipana a serpentina proprio a ridosso del mare. Da qui si possono ammirare piccoli fiordi, scogli che affiorano e qualche chiosco in legno dove bere un bel caffè freddo con latte di mandorla. Arrivati a Torre Sinfonò non resta che togliersi le scarpette da trekking e indossare le pinne per un tuffo rinfrescante in un mare blu cobalto. Una meraviglia per i sensi.
Isola di Capri: che meraviglia il Sentiero dei Fortini!
Una volta sbarcati nella maestosa isola di Capri, vera perla del Mediterraneo, si può prendere uno dei caratteristici ape taxi per raggiungere il Faro di Punta Carena, perché da questa spettacolare torre che si staglia sul Tirreno parte l’iconico Sentiero dei Fortini che accarezza la Grotta Azzurra e permette di ammirare le fortezze marinare di Orrico, Pino e Mesola. Il cammino tra queste antiche mura è stretto e sembra un labirinto, ma le mattonelle informative sulla storia permettono di sentirsi come i soldati dell’Ottocento che qui difendevano l’isola. L’escursione completa richiede almeno 2 ore e mezza, ma è un’esperienza che difficilmente dimenticherete.
Golfo di Orosei: Cala Goloritzé conquistata a piedi è un eden
La Sardegna con le sue rocce di granito rosa e il mare turchese non ha bisogno di presentazioni. Tra tutta questa bellezza si staglia nel Golfo di Orosei uno splendido trekking che da Su Porteddu, nell’altopiano di Golgo, a Baunei, conduce alla magnifica Cala Goloritzé. Il dislivello è di 470 metri, un’ora per scendere all’andata e circa un’altra ora e mezza di salita per ritornare. Nel mezzo la fitta vegetazione locale dove nidifica il falco della regina, mentre una guglia di roccia è il segnale che siete arrivate in questa spiaggia incontaminata tra le più belle al mondo. L’insenatura è caratterizzata da sassi bianchi levigati, il fondale è trasparente, l’acqua cristallina e le sorgenti carsiche sottomarine garantiscono la purezza di questo scorcio naturale.
San Vito Lo Capo: trekking nella Riserva dello Zingaro
San Vito Lo Capo, dopo le isole Eolie è probabilmente la destinazione nautica più gettonata di tutta la Sicilia. Per coloro che approdano in questo paradiso dai colori incredibili c’è una vera e propria perla del trekking italiano: la camminata nella Riserva Naturale dello Zingaro che regala un susseguirsi di 7 cale, una più bella dell’altra. Dall’ingresso Nord la prima ad apparire è Cala Tonnarella dell’Uzzo che merita assolutamente un primo bagno nell’acqua celeste e trasparente. Ci si inoltra subito dopo nella macchia mediterranea e tra i fichi d’India ecco che si snodano in splendida successione Cala Marinella, Cala Beretta, Cala della Disa, Cala del Varo e per ultimo Cala Capreria. Qui l’ambiente è proprio incontaminato, quindi bisogna essere assolutamente rispettosi della natura. Ma per i velisti, come dire, viene ancora più naturale.