A vela nel Quarnaro: Opatija, città marinara dal fascino retrò
Navigando a vela nella parte più settentrionale del Golfo del Quarnaro, proprio sotto alle pendici del Monte Ucka che la ripara dalla Bora, il diportista incontra l’elegante città di Opatija. Insieme all’omonima Riviera offre uno scalo davvero suggestivo dove vi aspetta uno scenario di ville asburgiche, parchi d’epoca e piccoli borghi che sorgono tra baie riparate, spiaggette di ciottoli e verdeggianti promontori lambiti da acque smeraldine.
Leggi anche: A vela tra le isole più incantate del Quarnaro
Da borgo di pescatori a stazione climatica per i nobili
Il curioso nome di questa città marinara, Opatija, ossia “abbazia”, rimanda appunto alla celebre Abbazia di San Giacomo della Preluca, fondata nel 1420 da un gruppo di monaci benedettini per dedicarsi alla preghiera e alla coltivazione di vigneti. Da quel primo insediamento si formò successivamente un piccolo borgo dedito alla pesca, alla marineria e all’allevamento di ovini, che verso la metà dell’Ottocento contava solo poco più di un centinaio di edifici. In questo periodo tuttavia Opatija, complice il clima mite e la folta vegetazione mediterranea, divenne una delle località balneari più ambite dalle famiglie aristocratiche che qui potevano praticare la talassoterapia. Tanto che nel 1889 Opatija fu ufficialmente proclamata stazione climatica di cura e divenne una delle più prestigiose in Europa.
Di quel periodo rimangono le splendide residenze nobiliari estive, i giardini affacciati sul mare e i lussuosi alberghi in stile neoclassico che puntellano il bellissimo lungomare della città. Ancora oggi Opatija emana questo suo fascino d’antan che si coniuga perfettamente con la natura rigogliosa e l’atmosfera rilassata che vi accoglie.
Due porti moderni ed efficienti vi aspettano
Arrivando dal mare il porto migliore dove trovare ormeggio per la barca è l’Aci Marina Opatija che è ubicato a Icici, proprio sul Lungomare della città. È un moderno porto turistico aperto tutto l’anno che ospita 283 ormeggi per imbarcazioni fino a 40 metri di lunghezza, oltre a 35 ormeggi a secco, e dispone di tanti servizi nautici, compresi reception con cambio valute, gru, scivolo, assistenza tecnica, ristorante, negozio di genere alimentari e wi-fi gratuito. Importante: il Monte Ucka lo ripara dalla Bora che, come è noto può essere molto violenta in queste zone.
In alternativa si può lasciare la barca nel Marina Admiral, anche questo sempre posizionato nei pressi del centro cittadino. Offre 160 ormeggi, più 40 a secco, per barche fino a 20 metri e fa parte dell’attiguo Hotel Admiral, i cui servizi sono disponibili anche per i diportisti.
Passeggiare sul lungomare di Opatija fa bene al cuore
Uscendo dal porto proprio il Lungomare Francesco Giuseppe I può essere il punto di partenza per una visita di Opatija. Realizzato tra il 1881 e il 1911, offre una splendida passeggiata che da Opatija si snoda per 12 chilometri collegando i comuni costieri della Liburnia, da Volosko a Lovran. È su questo viale lastricato che si incontra anche la “Ragazza con il Gabbiano”, la statua più famosa di Opatija che raffigura una leggiadra fanciulla con il viso rivolto verso il mare e un gabbiano posato sulla mano. È situata sugli scogli, vicino alla spiaggia cittadina di Slatina e accanto al “portic”, l’antico porticciolo cittadino.
Meritano sicuramente una visita l’Abbazia di San Giacomo. Così come l’elegante Padiglione d’arte “Jurai Sporer”, un tempo caffè-pasticceria dove ogni giorno arrivavano dolci freschi da Vienna e da Pest e oggi galleria dedicata alle esposizioni. Il tutto sorge all’interno dell’ottocentesca Casa Svizzera che racconta la storia incredibile di Opatija. Lì accanto si trova anche Villa Angiolina. È circondata da un magnifico parco dove perdersi tra aiuole profumate e ombrosi sentieri di ciottoli che si snodano tra decine di specie esotiche. La passeggiata che non può che concludersi con l’affascinante Museo del Turismo Croato.
Degustazioni gourmet ed escursioni panoramiche
Sempre nel centro storico molto pittoresco è anche il mercato ortofrutticolo coperto. Costruito in puro stile liberty a fine Ottocento, è perfetto per fare cambusa. Mentre si possono gustare al momento le delizie gastronomiche locali in uno dei tanti rinomati ristoranti gourmet. Gli amanti del trekking apprezzeranno sicuramente un’escursione al grande Parco Naturale del Monte Ucka. Sulla cima Vojak a un’altezza di 1401 metri è eretta un’antica torre in pietra da dove ammirare tutto il Quarnaro.
Proseguendo sul lungomare di Opatija verso Est si incontrano le deliziose spiagge di Tomasevac, Skrbici e Lipovica che anticipano Volosko, colorato e vivace borgo di pescatori le cui origini risalgono al 1500. Il suo centro storico è una cascata di ridenti casette variopinte con tetti di tegole, svettanti camini e ripidi vicoletti che si arresta sulla baia a forma di Luna del porto dove si affaccia un’infilata di trattorie.
Rilassarsi alla fonda nelle baie di Cres
Andando verso Ovest, invece, il lungomare termina con Lovran, l’insediamento più antico. Era un importante centro cantieristico che ha conservato il suo impianto urbano medievale, con un dedalo di case, torri, cortili lastricati e chiese. Qui la costa della Riviera si ricopre di lussureggiante vegetazione diventando sempre più selvaggia. Vi spiccano le candide spiagge di Medveja e Moscenicka Draga. Ma anche le piccole Uboka e Jelenscica. E infine le deliziose baiette di Brsec con la meravigliosa spiaggia di Klancac con i suoi ciottoli rosati e l’acqua turchese.
Di fronte, a poche miglia, si si staglia l’incontaminata isola di Cres. L’deale con la barca è mettersi alla fonda sulla costa settentrionale in una delle calette dove passare un’idilliaca giornata in perfetta solitudine.