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A vela tra le isole Egadi, San Vito e la Riserva dello Zingaro

– 11 Marzo 2022 – Itinerari Crociera

Itinerari Crociera

A vela tra le isole Egadi, San Vito e la Riserva dello Zingaro

La Sicilia nord orientale, con le isole Egadi, la città portuale di Trapani, la splendida baia di San Vito Lo capo e la natura incontaminata della Riserva dello Zingaro è una delle destinazioni a vela più suggestive e accoglienti del Mediterraneo.

Con i loro angoli nascosti, le baiette incantate color smeraldo e l’atmosfera lontana dal caos cittadino, le isole Egadi nella Sicilia Nord orientale sono una destinazione privilegiata per una crociera a vela. Facili da raggiungere dal porto di Trapani o di Marsala, sono immerse in una splendida riserva naturale ricca di coste rocciose, casette bianche, vecchie tonnare e specchi d’acqua sotto cui si nasconde una delle più grandi praterie di posidonia del Mediterraneo. Sono una più bella dell’altra, Favignana la più grande, Levanzo piccola e chic e infine Marettimo che ricorda la Grecia delle Cicladi.

Solo queste valgono la vacanza. Ma poi qui a poca distanza c’è San Vito lo Capo, una delle mete più gettonate del turismo siciliano e poi ancora la maestosa Riserva dello Zingaro con le sue baie ridossate, una diversa dall’altra, e la natura incontaminata.

Leggi anche: Eolie: una crociera a vela nelle isole dei vulcani

Giorno 1, imbarco a Trapani

Egadi a vela. La base di partenza per il nostro itinerario alle isole Egadi è Trapani, facile da raggiungere e servita da ben due aeroporti: quello internazionale di Palermo e quello di Trapani Birgi a 15 minuti di macchina. Una volta effettuato il check-in, ci si può dedicare alla visita di questa stupenda città circondata dal mare il cui centro storico ricco di café, ristoranti e palazzi storici, è a pochi minuti a piedi dal porto. Se apprezzate l’arte merita una visita il Museo Agostino Pepoli, con raccolte di scultura, pittura e archeologia, dove si possono ammirare dei veri e propri capolavori come il “San Francesco riceve le stimmate” dipinto da Tiziano intorno al 1525.

Interessante anche la Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco, una meravigliosa area protetta, impreziosita dai mulini a vento sul mare e gli stormi di fenicotteri rosa. Dopo aver fatto il tour della città, potrete mangiare in uno dei ristoranti tipici e assaggiare per esempio uno dei piatti tipici come le busiate al pesto trapanese.

Giorno 2, Trapani – Favignana, 9,5 miglia

Mollati gli ormeggi da Trapani raggiungiamo la prima tappa della crociera: Favignana, l’isola più grande dell’arcipelago delle Egadi, dove il tempo scorre lentamente e vi aspettano alcune delle baie più belle del Mediterraneo; come per esempio la bellissima spiaggia di Cala Rossa, circondata da cave di tufo e caratterizzata da un’acqua cristallina e fondali che richiamano gli amanti delle immersioni. Prende il nome dalla durissima battaglia tra Romani e Cartaginesi nel 241 a.C. Qui vale la pena sostare all’ancora se non c’è vento di Maestrale. Altrettanto suggestive sono la Spiaggia del Bue Marino, perfetta per chi ama tuffarsi dalle scogliere, Cala Rotonda, famoso porto naturale con un arco in pietra, detto l’Arco di Ulisse così come Cala San Nicola, uno dei siti archeologici più importanti dell’area, dove si trova il Bagno delle Donne, una piscina intagliata nelle rocce a pelo d’acqua con mosaici del II secolo a.C.

Egadi a vela. Se invece si ormeggia nel piccolo porto cittadino, da non perdere è l’ex stabilimento Florio, industria della lavorazione e conservazione del tonno, uno dei luoghi simbolo dell’isola. Ma è interessante anche perdersi nei vicoli di questa cittadina e ammirare Villa Florio, con i suoi tetti rosati e i merletti architettonici, oppure la Chiesa Madre al nella piazza centrale o ancora il Rione di Sant’Anna, primo nucleo del paese. Merita una visita anche il Faro di Punta Sottile e il Castello di Santa Caterina che a 314 metri sul livello del mare è la cima più alta, da cui si gode di una vista mozzafiato. Qui c’è anche la Grotta delle Uccerie, una caverna sotterranea raggiungibile con uno stretto cunicolo.

Egadi vela

Giorno 3, Favignana – Marettimo, 13 miglia

Egadi a vela. La nostra navigazione prosegue verso Marettimo, la più selvaggia tra le isole Egadi, con le sue creste montuose strapiombanti su calette placide o tempestose, secondo la forza e la direzione del vento. Il piccolo porto con i pescatori, le barche rovesciate e le reti lasciate ad asciugare al sole, si trova proprio nel centro del paese tutto di case bianche con gli infissi azzurri.

La barca è il mezzo privilegiato per visitare la costa frastagliata dell’isola che regala un percorso unico di baie e grotte: dalla limpida laguna di Cala Cretazzo, alla Grotta del Cammello e a Cala Bianca; oppure Punta Bassano, con una parete di gorgonie rosse o ancora la Grotta nella Cattedrale; o ancora Cala Spalmatore, dove si può ammirare un relitto di una nave. Fino ad arrivare alle celebri Barranche, torrioni dolomitici a picco sul mare. Il castello di Punta Troia è uno degli scorci che si vede dalla barca. È arroccato infatti sulla cima del piccolo promontorio omonimo, ospita una piccola chiesa normanna e da lì sopra si riesce a vedere tutta la costa Est dell’isola. All’interno e sui monti Marettimo nasconde antiche case romane risalenti al IV secolo d.C., fonti battesimali medievali, folta vegetazione e comunità di asinelli liberi.

Egadi vela

Giorno 4, Marettimo – Levanzo, 12 miglia

Una piccola perla in miniatura è invece Levanzo, isola ideale per chi vuole staccare la spina e caratterizzata da un’atmosfera intima e rilassata. La vita si svolge essenzialmente attorno a Cala Dogana, l’unico paese dell’isola che ospita anche l’incantevole porticciolo peschereccio, con lo specchio d’acqua che sembra una piscina. Offre anche una piccola spiaggia di ghiaia perfetta per lo snorkeling e vicina ai servizi del centro cittadino. La forza dell’isola è, però, nelle calette e spiaggette sparse lungo le coste, incorniciate dalla macchia mediterranea che lambisce l’acqua e raggiungibili solo in barca, come per esempio Cala Minnola.

Egadi a vela. Interessanti sono anche le innumerevoli grotte. La più importante è la Grotta del Genovese, tra le più importanti al mondo per le pitture e incisioni rupestri archeologiche risalenti al Neolitico e Paleolitico. L’antro venne scoperto per caso nel 1949 da un pescatore e si può raggiungere sia in barca che a piedi. Ma sono belle anche la Grotta dei Porci, la Grotta di Punta Cappero, la Grotta di Cala tramontana, la Grotta del Palammo e la Grotta delle Pecore. Sulla punta più a Nord dell’isola si trova invece il faro di Capo Grosso.

Egadi vela

Giorno 5, Levanzo – San Vito Lo Capo, 25 miglia

Nel quinto giorno della nostra crociera si lasciano le Egadi per fare rotta verso San Vito lo Capo, una destinazione molto ambita e amata per la sabbia bianca e il mare cristallino della costa. Lungo la rotta si può fare sosta a Pizzo Cofano o alla Caletta del Bue Marino, eletta la più bella d’Italia nel 2015. San Vito Lo Capo vi accoglie con la meravigliosa spiaggia del paese puntellata dal Faro di 43 metri voluto dai Borbone ed eretto nel 1859 e dalla punta estrema del Golfo di Castellammare. Il colpo d’occhio se si sale sulla Piana dell’Egitarso, uno splendido balcone panoramico, è dir poco mozzafiato.

Per il resto si consiglia di perdersi tra le vie fiorite ricche di cafè e ristoranti sempre animati del paese. Una visita merita anche il santuario di San Vito martire che emerge maestoso tra le basse case bianche, con la sua mole di tufo dorato. È l’unica chiesa, in realtà un’antica fortezza costruita alla fine del 1400 attorno all’originaria cappella dedicata al Santo con lo scopo di proteggerla dalle incursioni dei pirati. Tante anche le falesie a picco sul mare di San Vito celebri tra gli appassionati di arrampicata che qui vengono da tutto il mondo. San Vito infine ha antiche tradizioni arabe; e a fare da padrone nella tradizione gastronomica locale è il cous cous che potrete assaggiare nei tipici ristoranti del posto e a cui è dedicato in estate il celebre festival internazionale.

Egadi vela

Giorno 6, San Vito Lo Capo -Riserva dello Zingaro, 6 miglia

Ultima tappa della nostra crociera a vela, non molto lontano da San Vito Lo Capo, è la Riserva dello Zingaro, un paesaggio unico al mondo con rocce calcaree a strapiombo su un mare limpido e turchese, piccole insenature e spiagge di ciottoli bianchi, anfratti e grotte abitate fin dal Paleolitico. Un luogo ideale per praticare swimtrekking, snorkeling e birdwatching. La Riserva dello Zingaro è lunga circa 4 miglia; e per coloro che approdano in questo paradiso dai colori incredibili c’è un susseguirsi di 7 cale, una più bella dell’altra. Dall’ingresso Nord la prima ad apparire è Cala Tonnarella dell’Uzzo che merita assolutamente un primo bagno nell’acqua celeste e trasparente.

Nella macchia mediterranea e tra i fichi d’India ecco che si snodano in splendida successione Cala Marinella, Cala Beretta, Cala della Disa, Cala del Varo; e per ultimo Cala Capreria. Qui l’ambiente è proprio incontaminato, quindi bisogna essere assolutamente rispettosi della natura. Ma per i velisti, come dire, viene ancora più naturale.

Egadi vela

Giorno 7, Riserva dello Zingaro – Trapani, 31 miglia

Mollati gli ormeggi nel nostro ultimo giorno di crociera si salpa per fare ritorno al porto di Trapani. Qui una volta ormeggiata la barca ci si rilassa; oppure si può visitare un posto magico a soli 20 minuti dal porto: Erice. Un piccolo borgo medievale e straordinario set cinematografico di innumerevoli pellicole le cui radici affondano nel mito.

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