
Un itinerario magico nelle delizie naturali del Sud Croazia
Una crociera a vela nel Sud della Croazia regala emozioni uniche. Prima di tutto perché tra le isole e isolotti e lungo le frastagliate coste continentali che fanno parte del litorale meridionale croato si trovano innumerevoli baie e porti riparati. Tutti luoghi ideali per l’ancoraggio durante le crociere, quando si cercano divertimento rilassante e bellezza naturale incontaminata. E poi perché ogni luogo regala atmosfere uniche, con borghi marinari ricchi di storia e lunghe tradizioni, testimoniate da palazzi antichi, castelli, fortezze, piazze e monumenti che celebrano questo passato notevole.
In questo itinerario con partenza da Sukošan, andiamo ad esplorare l’isola di Murter, Zlarin nell’Arcipelago di Sebenico e poi ancora Skradin, quindi Žirje, prima di immergerci nelle meraviglie di Dugi Otok e Mala Rava all’interno del maestoso Parco Naturale delle Kornati. Luoghi magici che visti da una barca a vela sono ancora più belli e rimangono a vita negli occhi e nel cuore.
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Giorno 1, Sukošan – Murter (Hramina), imbarco + 20 miglia
La base di partenza per la nostra crociera nel Sud della Croazia è Sukošan, nota anche con il nome italiano di “San Cassiano”. È una città marinara tra le più belle del Mediterraneo e oltre a essere un vero paradiso per i navigatori, è nota anche per le sue bellissime spiagge che lambiscono un mare azzurro, le aree verdi e il suggestivo centro storico ricco di palazzi e chiese antiche.
La barca si troverà ormeggiata nel Marina Dalmacija che con i suoi 1.200 ormeggi e 500 posti barca a secco è la più grande marina croata, premiata tra l’altro con la “Bandiera Blu”. Il porto è ben protetto da tutti i quadranti, anche se i venti da Sud Est a volte creano una lieve risacca all’interno del bacino. Aperto tutto l’anno, il marina oltre a elettricità ed acqua dispone di reception, ufficio cambio valute, ristorante e bar, negozio di alimentari, shipchandler e gru per le imbarcazioni fino a 30 e 65 tonnellate. C’è anche un distributore di benzina.
Mollati gli ormeggi, con una navigazione di 20 miglia raggiungiamo l’isola di Murter dove ci attendono insenature appartate e spiagge incontaminate. Tra queste c’è Slanica con le sue acque cristalline e poco profonde, un luogo perfetto per rilassarsi e nuotare. Oppure Čigrađa, una baia pittoresca con acque turchesi e fondali sabbiosi, ideale per lo snorkeling. È bello anche salire sulla collina di Gradina e ammirare il panorama che si estende sull’isola di Murter e i suoi dintorni. A Murter ormeggiamo nel Marina Hramina che dispone di oltre 370 posti barca in mare e 120 a terra, ciascuno dotato di acqua e corrente elettrica. La profondità dei fondali varia da 1,5 a 3,0 metri e l’intera area è sorvegliata 24 ore su 24. Murter è anche un punto di partenza ideale per esplorare la regione di Sebenico, così come il famoso Arcipelago delle Kornati che si trova proprio qui di fronte.
Giorno 2, Murter (Hramina) – Zlarin, 15 miglia
Molliamo gli ormeggi e facciamo rotta verso Zlarin, isola croata nel Sud Croazia situata nell’Arcipelago di Sebenico che offre un’esperienza unica di tranquillità e bellezza naturale. Nota per la sua storia legata al corallo e per l’assenza di automobili, l’isola è infatti un paradiso per velisti e amanti della natura. Si trova all’ingresso del Canale di Sant’Antonio e accoglie i visitatori con lo scenario suggestivo della fortezza di San Nicola. Il porto di Zlarin è attrezzato per soddisfare le esigenze dei diportisti. Con numerosi corpi morti su fondali poco profondi e servizi di acqua ed elettricità, offre un approdo sicuro e confortevole. Una volta ormeggiata la barca, si possono visitare il Museo del Corallo e il laboratorio artigianale di gioielli testimoniano questa tradizione secolare. Ma anche chiese storiche, come la Madonna del Rosario e l’Assunta che aggiungono un tocco di spiritualità all’atmosfera dell’isola.
Zlarin è un vero e proprio santuario naturale. Le sue pinete rigogliose, i boschi di cipressi e i cespugli di rosmarino offrono scenari perfetti per passeggiate e gite in bicicletta. La varietà di spiagge e insenature soddisfa ogni desiderio, dalla ricerca di tranquillità alle attività acquatiche. Ogni angolo dell’isola offre nuove scoperte, rendendo Zlarin una tappa imperdibile per chi esplora l’Adriatico.
Giorno 3, Zlarin – Skradin, 9,5 miglia
Riprendiamo la navigazione nel Sud Croazia per esplorare la piccola cittadina di Skradin, suggestivo crocevia dalla storia ricchissima. Il suo centro infatti è un monumento storico protetto e consiste principalmente dalle case costruite nel XVIII e XIX secoli. Ovunque ci sono tracce del suo passato grandioso: dalle quattro moschee risalenti alla dominazione degli Ottomani, all’intonaco colorato sugli edifici tipico della tradizione veneziana. Altrettanto interessante è il sito archeologico di Bribirska Glavica, con antichi sarcofagi, cisterne e refrigeratori in ceramica, le mura liburne e romana di spessore di due metri e i resti degli oggetti sacri dalla preistoria fino al tardo Medioevo. Incredibile è anche il villaggio di Maraguša risalente all’epoca romana.
Possiamo ormeggiare la barca nell’ACI Marina Skradin, un porto turistico magico e pittoresco, situato in un singolare ambiente naturale, in un punto dove il fiume bacia il mare. La struttura ospita 164 posti barca e oltre a tutti i più moderni servizi nautici offre un ambiente piacevole e assolutamente comodo per la visita in città.
Giorno 4, Skradin – Žirje, 21 miglia
Riprendiamo la navigazione verso Žirje (o Zuri) che tra quelle appartenenti all’arcipelago sebenicense, è l’isola abitata più distante dalla terraferma. Si trova esattamente davanti all’ingresso meridionale delle magnifiche Kornati o Incoronate, dietro cui c’è soltanto l’azzurro a perdita d’occhio del mar Adriatico. L’isola un tempo era ricoperta da un fitto bosco di querce pieno di ghiande, da cui il suo nome (žir = ghianda). Ex base militare, oggi Žirje ha popolazione permanente di circa 50-70 abitanti. Il piccolo centro abitato è adornato da case in pietra tipiche per i piccoli villaggi di pescatori dell’Adriatico.
Sud Croazia. È un luogo di pace e silenzio nel quale sembra che il tempo scorra più lentamente. La sua costa, varia e frastagliata e piena di splendide calette, isolotti e scogli, è l’ideale per i velisti. Tra le sue molte baie selvagge e rocciose i velisti apprezzano in particolare Velika, Stupica e Koromačna. Nei mesi estivi, molti eventi culturali e gastronomici sono organizzati a Žirje, il più famoso dei quali è la notte di pesca.
Giorno 5, Žirje – Dugi Otok (Kornati), 25 miglia
Riprendiamo la navigazione nel Sud della Croazia per raggiungere Dugi Otok e immergerci nel paradiso delle isole Kornati. Quest’arcipelago della Croazia conta 89 isole che fanno parte di un Parco Naturale istituito nel 1980. Si può navigare qui dopo avere pagato una tassa di ingresso per la propria barca. Il nome deriva dalle impressionanti rocce a picco sul mare che vengono chiamate “corone” che hanno altezze di 60-80 metri fuori dall’acqua e più di 100 metri sott’acqua. Sono tutte isole di origine carsica, con una costa rocciosa caratterizzata da imponenti falesie, promontori e grotte. Una delizia per velisti, sub e amanti dello snorkelling.
La nostra destinazione è la splendida Baia di Telašćica che divide in due la punta sud-orientale di Dugi Otok. La baia penetra profondamente nell’entroterra ed è formata da una serie di insenature più piccole. Il paesaggio, di una bellezza incantevole, alterna tratti di macchia mediterranea a rocce calcaree, con scogliere a picco sulla costa che superano i 160 metri. Qui si trova anche il famoso lago salato di Mir, nei pressi dell’omonima baia, creato da un canale sotterraneo che arriva al mare attraverso il calcare poroso.
Giorno 6, Dugi Otok (Kornati) – Mala Rava, 25 miglia
Ripartiamo per sbarcare sull’ultima tappa del nostro viaggio nel Sud della Croazia. E cioè Mala Rava che fa parte dell’Arcipelago Zaratino. Sull’isola ci sono due villaggi, Mala Rava e Vela Rava, che sono collegati tra loro da un sentiero. Il porto principale è Vela Rava che si trova proprio nel mezzo dell’isola, con l’insenatura Marnjica e la parte antica del paese posizionata in alto rispetto alla costa, sulla collina. La baia si affaccia verso l’isola Dugi Otok ed è un porto sicuro conosciuto e apprezzato dai velisti.
In alternativa il porto di Mala Rava si trova a Nord dell’isola di Rava, tra le isole di Dugi Otok e Iž. Gli yachts in genere ormeggiano a Nord del molo dei traghetti in acque profonde fino a 1 metro. Il porto è protetto dai venti provenienti da tutte le direzioni, tranne che da Sud e Sud Ovest Davanti al porto, sulla sponda occidentale della baia, gli yachts possono anche ormeggiare alle boe con le linee di riva.
A Vela Rava si trovano una scuola ormai in disuso, un mini-market, l’ufficio postale e il “centro del mondo”, un buco nella terra dove un tempo si trovava un grosso albero dove per tradizione gli abitanti versano qualche goccio di olio per “aiutare” il mondo a ruotare più facilmente. Un lungomare con palme, numerose spiaggette e qualche piccola cappella portano fino alla vicina Baia Grbacina formando quella che è una piacevole passeggiata serale.
Giorno 7, Mala Rava – Sukošan, 28 miglia
Con una lenta navigazione ritorniamo nella splendida base nautica di Sukošan con tutta la giornata a disposizione per visitare la città e i suoi dintorni, così come raccogliere ancora per un momento tutte le emozioni che ci ha regalato la nostra crociera a vela lungo la costa della Dalmazia meridionale.
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